ABRUZZO TERRA DI MAGIA. CIRCE LA MAGA
Storie senza tempo
Rino Giardiello, aprile 2019

Dai miti dell’antica Grecia all’Abruzzo, un progetto fotografico di Rino Giardiello che dà concretezza ai nostri sogni giovanili ed alle immagini della nostra fantasia (English version here).

Quante ore passate a studiare l’Odissea ai tempi del liceo e quante ore incollato davanti alla televisione per vedere la storica serie televisiva trasmessa dalla RAI nel 1968? Un appuntamento settimanale a cui non potevo rinunciare, ma era uno dei pochi che metteva d’accordo tutta la famiglia, compresa mia madre in ammirazione per Ulisse ottimamente interpretato da un Bekim Fehmiu in splendida forma.

Sono rimasto sorpreso, molti anni dopo, nello scoprire che la serie televisiva fosse stata girata a colori perché, nel 1968, la RAI trasmetteva ancora in bianconero (in Italia il colore arrivò nel 1977 e, in casa mia, qualche anno dopo).

Otto puntate ben realizzate e molto coinvolgenti, ma dopo oltre 40 anni ho dimenticato del tutto la bella Nausicaa, la ninfa Calipso, Penelope ed altri personaggi che meritarono un intero episodio. Non è stato lo stesso per Polifemo, Circe e l’emozionante puntata finale: impossibile non sentirsi soddisfatti quando Ulisse, nelle sembianze di un vecchio mendicante, tende l’arco, scocca la freccia che passa tra i fori di tante scuri allineate ed inizia la strage di tutti i proci.

Circe la maga @  Rino Giardiello

Il progetto
Questo progetto fotografico non vuole illustrare l’Odissea tramite fotografie né riproporre con esattezza i luoghi, i fatti ed i personaggi del poema Omerico. Non è, né vuole essere, una rappresentazione fedele dei luoghi, dei costumi, delle acconciature e dei gioielli.

Qual è allora lo scopo di questo progetto?
Gli dèi greci erano simili a noi, pregi e difetti umani spesso portati all’estremo: erano un concentrato di umanità, passioni, gelosie, vendette, coalizioni, sesso e amore.

Mi piace immaginare Circe come una bella donna in cerca di amore, ma che non sapesse come ottenerlo se non grazie ai suoi sortilegi. Circe non sa chiedere e non sa dare: pretende e basta. C’è la magia ad aiutarla, ma è una donna sola e triste in una piccola isola spersa in mezzo al mare. Questa è la mia interpretazione di fantasia di una storia a sua volta di fantasia: Circe si innamora di un uomo diverso dagli altri ed a nulla servono i suoi incantesimi per farlo restare. Quando Ulisse se ne andrà, Circe resterà con il cuore spezzato come una qualsiasi donna umana. Questa è la storia che ho voluto raccontare con le mie foto ed i miei versi che non hanno nulla in comune con quelli di Omero. Siamo in Abruzzo, ma potremmo essere ovunque, tra mitologia e sentimenti senza tempo, vecchie mura, leggende, sortilegi, solitudine e amore.

Rino Giardiello © 04/2019
Riproduzione Riservata

Circe la maga © Rino Giardiello

Guardava il mare e aspettava
Sapeva che sarebbe arrivato
Sapeva che sarebbe stato diverso da tutti gli altri
Sapeva che questa volta sarebbe stata lei la più debole

Circe la maga © Rino Giardiello

Una pozione d’amore per farlo innamorare
Una pozione d’amore per farlo suo per sempre
Una pozione d’amore per fargli dimenticare Itaca ed i suoi compagni

Circe la maga © Rino Giardiello

I tuoi uomini erano porci come la maggior parte degli uomini
Ora lo sono per davvero e possono essere del tutto felici senza dover fingere
Passano il loro tempo a mangiare e rotolarsi nel fango
Non gli manca nulla perché io ho cura di loro

Circe la maga © Rino Giardiello

Quando Ulisse riprese il mare, lasciandola
Non ci fu fuoco in grado di riscaldarla o di illuminare le sue notti
Capì che a nulla servono gli incantesimi
Capì che l’amore si deve conquistare con l'amore.

Circe la maga, ph. Rino Giardiello ©

“The world is full of magic things, patiently waiting for our senses to grow sharper.”

Questo aforisma di Yeats credo che ben si adatti a Rino Giardiello, a questo progetto e al tema della sua recente lezione magistrale a Isernia.
Nicola Ricci

"Satyricon. Petronio Arbitro...
Tra mitologia e riferimenti Omerici. Vecchie mura, leggende sanguinose, sortilegi e bellezze micidiali. Prove di forza, il Minotauro, la Maga Circe e le sirene."
Francesco Paolo Di Falco

Crediti
Modella: Arianna Di Marino
MUA: Natalia Yastremskaia
Acconciature: Lino Marcucci con Gidigi Parrucchieri
Gioielli: Idioma
Abiti: Valentina D'Amato con Sabotage V D A
Progetto, foto, editing, testi e versi: Rino Giardiello
Foto: Sigma sd Quattro H ed ottiche Sigma della serie Art di Sigma Foto Italia
Ringrazio l'amico Francesco Paolo Di Falco per il bel commento (vedi sopra, completo) che ho in parte inserito nell'articolo.