LA TELA DEL RAGNO
Fotografare ragno e ragnatela. Da 'L'Antro di Merlino' su Fotografia REFLEX
Rino Giardiello, novembre 1986

Diabolici omaggi sono a volte contenuti nei pacchetti di patatine, ma non tutti sono da gettare. Proviamo a realizzare delle foto creative utilizzando la finta ragnatela ed il ragno contenuti nel sacchetto.

Nadir Magazine ©

La busta di patatine con il diabolico omaggio. Sul retro ci sono dettagliate istruzioni sul come utilizzarle... senza l'intervento di Merlino, naturalmente!

Nadir Magazine ©

(Sotto) Ecco cosa si trova oltre alle patatine aprendo il sacchetto: un "bel" ragnone di plastica (ben poco credibile) ed una piccola matassa di fili di una non bene identificata fibra sintetica da allargare con le mani (e molta pazienza!).

Nadir Magazine ©

«Mamma, mamma, mi compri quel pacchetto di patatine lì, quelle con il regalo?».

E di solito la mamma accontenta il bambino, anche perchè, in fondo, le patatine con il regalo costano esattamente quanto quelle senza: 600 lire. Non si ferma a considerare che le prime contengono 25 grammi di prodotto contro i 60 ed a volte 75 del secondo (basta leggere sulla busta!).

Il bambino è contento, la mamma pure, ed i produttori di patatine ancora di più dato che riescono a vendere a circa 400 lire oggettini di plastica ignobili che nessuno si sognerebbe di comprare se non fossero "in regalo".

Questo lungo preambolo per introdurre la fantasia di questo mese, fantasia stimolata da una bustina di patatine con regalo e che, come al solito, stava per non essere acquistata.
Questa volta, però, il regalo è, almeno in apparenza, più stimolante «.. la tela del ragno con tanto di ragnaccio nero e peloso... ci si potrebbe fare qualche foto, no?».

Sulla busta ci sono lunghe e dettagliate istruzioni e si promettono scherzi incredibili e già penso alle povere mamme costrette a trovare ragno e ragnatela in ogni angolo della casa con conseguente spavento.
Il contenuto consiste in una ragnatela di sottilissimi fili di cotone (ricorda vagamente la lana di vetro) ed un ragno in plastica talmente grosso e nero che può riuscire difficilmente credibile, mentre la ragnatela è abbastanza convincente e si maneggia con facilità. Per verificare l'effetto la posizioniamo in vari punti della redazione comprese la sala di posa e la scrivania della segretaria, ma il risultato è a dir poco deludente; solo quando la sistemiamo intorno ad una lampada del salottino riusciamo ad ottenere qualche commento schifato da una 'ospite-cavia' (per noi, invece, è stato il primo successo della giornata).

Insomma, i bambini di oggi, abituati a diavolerie di tutti i generi, non saprebbero che farsene, tantomeno un adulto dopo i primi cinque minuti di curiosità, ma a questo punto interviene Merlino: un po' di luci, una finestra appositamente sporcata ed ecco che, come per magia, lo studio diventa un antro misterioso.
Anche il ragnaccio, illuminato in leggero controluce dal solito diaproiettore, diviene più credibile ed il regalo trova una sua funzione pratica e quasi una "dignità professionale".

Forse al momento di uscita di questo articolo non tutti troveranno nella loro città le patatine che contengono in omaggio la tela del ragno, ma questo è un problema facilmente rivolvibile. A parte la possibilità di acquistare l'occorrente presso alcuni negozi di cartoleria/giocattoli, ci si può divertire con un tubetto di colla tipo Bostik nella versione più economica, quella che sporca e fa i fili. Con un po' di pazienza si possono realizzare ragnatele bellissime, della forma e delle dimensioni volute. Per eliminarle basterà utilizzare un apposito solvente e della colla non resterà alcuna traccia (questo per tranquillizzare chi volesse adoperare a tale scopo i vetri di casa. Si può anche sfruttare con buoni risultati del filo da pesca o del cotone bianco. Basta ingegnarsi un po' e stabilire in che scala si vuole lavorare (a distanza ravvicinata il cotone tradisce la sua natura).

L'esperienza di oggi, apparentemente banale, è invece una preziosa lezione di creatività: andiamo al di là delle immagini di queste pagine, oltre il ragno e la sua ragnatela, ed impariamo ad osservare tutto ciò che si offre davanti ai nostri occhi.
Poi proviamo a chiuderli ed a proseguire con la mente, sviluppando le cose e le situazioni viste, magari inventandone di nuove.
Per uno scrittore potrebbero essere lo spunto per un nuovo racconto, per noi saranno la base per il nostro "Romanzo dell'Immagine".

Rino Giardiello © 07/2007
Pubblicato su Reflex 11/1986 nella rubrica "L'Antro di Merlino"

Nadir Magazine ©FOTO 1

Realizzare fotografie come quelle di queste pagine è semplice. Occorrono, oltre alla reflex, un proiettore per diapositive o altre fonti di illuminazione, dei fondali scuri e diversi oggetti coi quali giocare (nella foto, una normale bottiglia decorativa).

Nadir Magazine ©FOTO 2

Questa volta solo ragno e ragnatela.
Si possono ottenere risultati molto diversi spostando la luce che, nella foto a lato, è presente nell'inquadratura - quasi in controluce - e delinea meglio i contorni del ragno che, altrimenti, è palesemente falso.

Nadir Magazine ©FOTO 3

La fotocamera non è stata spostata di un millimetro nel piccolo set domestico, ma, con oggetti diversi e giocando opportunatamente con le luci, si possono ottenere risultati diversi e interessanti.
La ragnatela questa volta è sistemata intorno ad una vecchia lampada ad olio.

Nadir Magazine ©

La pagina originale di Reflex del mese di novembre 1986 Rubrica "L'Antro di Merlino"
Tutte le foto pubblicate in questa pagina sono © Rino Giardiello