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L'IMMAGINE E LA LEGGE
LEGISLAZIONE FOTOGRAFICA: COSA CAMBIA CON IL TERZO MILLENNIO

Gianfranco Arciero, luglio 1999

Le grandi riforme di fine millennio hanno interessato anche il campo della fotografia. Può essere definita una rivoluzione di portata "Copernicana" quella relativa alla licenza per l'esercizio dell'attività di fotografo. L'abrogazione dell'articolo 111 del Testo Unico delle leggi di pubblica sicurezza, che costituiva la più anomala tra le anomalie del nostro ordinamento, ha di fatto sottratto l'attività fotografica alla competenza dell'autorità di polizia, una competenza che era transitata dal periodo fascista (1926 nel testo originario e 1931 nel testo successivo e ora abrogato) a quello democratico. Com'è noto non si deve più passare, ora, attraverso la trafila dell'accertamento dei requisiti soggettivi né si deve più dichiarare la propria volontà di esercitare l'attività in forma fissa o ambulante. Cosa si deve fare, quindi, per diventare fotografi professionisti? Chi aspira ad entrare nella professione dovrà dare una preventiva comunicazione all'autorità di pubblica sicurezza (non più, quindi, presentare la domanda). Assolto tale adempimento, il richiedente può iscriversi nel registro delle imprese. Questo sia per chi intenda svolgere attività come free-lance o per chi intenda aprire uno studio fotografico.

Altre interessanti novità provengono dalla nuova disciplina del commercio. Se alla nostra attività di fotografo vogliamo abbinare un punto vendita di apparecchiature e prodotti la licenza non occorre neanche in questo caso. Trattandosi esercizio commerciale non alimentare, se il locale è inferiore a 150 o a 250 mq (a seconda che il Comune abbia meno o più di diecimila abitanti), basta inviare una comunicazione al Comune con l'indicazione dei requisiti del titolare o degli amministratori (nei casi di società) dichiarando l'idoneità del locale sotto l'aspetto edilizio e igienico sanitario. L'attività può essere aperta a partire dal 31° giorno dall'arrivo della comunicazione al Comune. Nei successivi trenta giorni è obbligatoria l'iscrizione nel registro delle imprese e alla gestione Inps-commercio. Ma attenzione. Si tratta di norme recentissime alcune delle quali non trovano ancora uniforme applicazione in tutte le province. Prima di iniziare un'attività è bene, almeno per il momento, predisporre tutta la documentazione e, prima di presentarla, assumere dirette informazioni sul posto, facendo visionare la stessa ai funzionari competenti (Comune, Questure, Camere di Commercio).

Gianfranco Arciero © 07/1999
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