WALTER CHAPPELL. ETERNAL IMPERMANENCE
Rino Giardiello, settembre 2013

Un libro ed una mostra a Modena presso l'ex ospedale Sant'Agostino sino al 2 febbraio 2014.
La mostra è una delle più complete realizzate in Italia, ben 152 stampe, rigorosamente in bianco e nero, selezionate tra il vastissimo archivio di Chappell. Il bel volume edito da Skira che accompagna la mostra, ne comprende ancora di più, oltre 250 inclusa la maquette del libro inedito World of Flesh.

Il fotografo americano Walter Chappell è tra i protagonisti più controversi della fotografia americana del XX secolo, foto provocatorie come la sua intensa e tormentata vita reale. Chappell indaga con la fotografia i rapporti tra gli esseri viventi e la natura spesso ricercando forme astratte e paesaggi immaginari in giochi intensi di luci e di ombre col suo caratteristico bianconero molto vicino a quello dei altri fotografi dello stesso periodo (Minor White, Alfred Stieglitz e Edward Weston che fu il suo maestro) mirando a raggiungere l'essenzialità di equilibri tra forma e contenuto (“Edward Weston - L’Armonia della Forma”) ma con immagini decisamente più crude ed esplicite che costituirono un grosso problema per la moralità dell’epoca (famose le foto in cui lui, completamente nudo, insegnava nei suoi workshop fotografici o le mogli ritratte senza veli, ma anche i dettagli anatomici in bella evidenza, sia maschili che femminili) e tutti i suoi nudi subirono i feroci attacchi della censura. "Non siamo abituati a guardare il nudo maschile” - commentò Betsy Evans, gallerista di Chappell a Portland, indicando la foto del fotografo completamente nudo con il figlio Theo in braccio - “ma questa è l'immagine bellissima di un padre e di un figlio".

Walter Chappell (1925-2000) si dedica alla fotografia dagli anni ‘40, dopo gli studi in architettura e composizione musicale, ed è ritenuto un poeta oltre che un fotografo. Nel 1957 è nominato curatore alla George Eastman House di Rochester, NY, e collabora con la celebre rivista "Aperture". Dopo lunghi periodi di viaggio nella West Coast, nel 1980 decide di stabilirsi definitivamente in un piccolo villaggio del New Mexico, dove continua la sua personale ricerca sino alla sua scomparsa nel 2000.

Filippo Maggia (Biella, 1960) è curatore e critico di fotografia. È stato promotore di numerosi progetti a sostegno della fotografia italiana e internazionale e curatore di importanti collezioni fotografiche. Dal 2007 è direttore di Fondazione Fotografia Modena e Curatore per la fotografia presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino. Negli anni recenti ha curato, fra le altre, le retrospettive di Edward Weston, Ansel Adams, Paul Caponigro e Minor White, e la collettiva "Flags of America" i cui volumi editi da Skira sono stati recensiti su Nadir.

Rino Giardiello © 09/2013
Riproduzione Riservata

La mostra.
Modena, ex ospedale Sant'Agostino
13 settembre 2013 – 2 febbraio 2014

Il libro.
Titolo: Walter Chappell - Eternal Impermanence
Curatore: Filippo Maggia
Descrizione: 24x28 cm, 224 pagine, 42 colori e 152 bicromie, cartonato
Collana: Fotografia
Editore: Skira
Argomento: Fotografia 
Lingua: Italiano
Anno: 2013
Isbn: 8857218717
Prezzo: Euro 49,00
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