LE IDEE DELLA FOTOGRAFIA
A cura di Claudio Marra. Recensione libro
Nora Dal Monte, giugno 2007

Perché affannarsi a leggere decine di libri, quando ce la potremmo cavare con uno soltanto?

D'accordo, non scherziamo: la battuta è chiaramente provocatoria, ma quantomai appropriata per introdurre l'opera in questione. Riedizione ampliata del precedente volume "Pensare la fotografia" - risalente al 1992 e da tempo esaurito - questa ricchissima antologia è una sorta di "mappa dettagliata", come viene giustamente definita nella quarta di copertina, che riunisce un gran numero di brani teorici - 84, per la precisione - a firma di alcuni dei più importanti studiosi e "pensatori" dalle più varie provenienze, rendendo ampiamente conto della riflessione sviluppatasi dagli anni Sessanta ad oggi; una restrizione cronologica che deriva dalla presa di coscienza che «è proprio a partire da questo periodo (gli anni '60) che il dibattito sulla fotografia ha superato l'episodicità che fino ad allora l'aveva contraddistinto, così da far emergere quelle categorie che potevano da un lato risistemare i precedenti contributi, e dall'altro fornire anche una sorta di modello per la riflessione a venire». Una raccolta inevitabilmente eterogenea e parziale, dunque, ma non per questo meno idonea a tracciare un quadro esaustivo e a fornirci gli strumenti necessari per riconoscere con chiarezza le voci più "alte", ascoltate e discusse di questo infinito ed appassionante dibattito.

La fotografia viene qui considerata nella sua feconda quanto ambigua identità di "arte media" (la definizione di "art moyen", com'è noto, è frutto della riflessione teorica del sociologo Pierre Bourdieu, che ovviamente non poteva mancare in questa antologia), collocata cioè in una posizione "mediana" tra differenti estremi: ambito alto-elitario e basso-familiare, creazione e riproduzione, pratica sociale e pratica artistica, manualità e automaticità... Ed è proprio questa sua funambolica esistenza, questo perenne trovarsi "in bilico" tra istanze così diverse, che ha generato intorno ad essa, fin dalla sua apparizione, questa esuberanza di interrogativi, idee e riflessioni tutte tese a cercare di carpirne ed evidenziarne l'essenza (perché di tentativi perpetui si tratta, e non certo di affermazioni definitive). Un interesse che si è ancor più incrementato a partire dagli anni Novanta, nei quali «abbiamo assistito ad un vero e proprio boom di utilizzo del mezzo fotografico nelle arti visive da parte di quasi tutti i più interessanti giovani artisti del decennio», sottolinea Marra.

Ammetto di non aver letto tutto il libro, ma di essermi piuttosto lasciata piacevolmente guidare dal caso, o dalla curiosità suscitatami dalle poche parole di un titolo, inseguendo di volta in volta nomi e concetti conosciuti o facendomi tentare da conoscenze indirette e mediate, rese finalmente concretizzabili (mai fidarsi troppo del "sentito dire"!): ed è il bello di questo libro, che si lascia percorrere liberamente, come se fossimo invitati ad esplorare a nostro piacimento gli scaffali di una biblioteca virtuale interamente dedicata alla fotografia "pensata"; senza uscire dalla metafora, è un po' come trovarsi a poter sfogliare le pagine di libri-cardine quali per esempio "Prima della fotografia" di Galassi, "La camera chiara" di Barthes, "L'atto fotografico" di Dubois... tutti comodamente racchiusi in questa sorta di "libro dei libri" (che, a dispetto di questa definizione, costa poco più di una rivista). Certo, la conoscenza che una lettura del genere ci può offrire riguardo al pensiero di questo o quell'autore è, ovviamente, sommaria; ma niente ci vieta di risalire ai libri da cui i brani sono di volta in volta tratti - i cui titoli sono sempre specificati -, per intraprendere un approfondimento che prenda le mosse direttamente dalle fonti originarie. Per nostra fortuna, Claudio Marra (curatore dell'opera) non ci abbandona in balìa di questa copiosa mole di dati, anzi, fa di tutto affinché il lettore sia messo al riparo da ogni eventuale sprovvedutezza: all'inizio di ognuna delle quattro sezioni tematiche, infatti, ci viene in soccorso con degli agili e limpidi testi introduttivi, sorta di commenti - incluse polemiche e palesi schieramenti - che ci accompagnano attraverso la successione dei vari contributi proposti, consentendoci di orientarci tra i vari punti di vista, cogliendone le reciproche influenze ed opposizioni e focalizzando l'attenzione sugli aspetti di volta in volta più significativi.

Diamo adesso una sintetica occhiata ai raggruppamenti proposti: ne La pratica sociale ci si soffermerà soprattutto a considerare «l'uso familiare della fotografia, quello giornalistico, pubblicitario, giudiziario e documentativo in genere»; parlando dei Problemi del linguaggio ci si porrà invece la domanda: la fotografia è o non è da considerarsi un linguaggio? Gode di un'autonomia totale rispetto a ciò che rappresenta (ed è, quindi, un linguaggio), o, al contrario, si esaurisce nella sua funzione referenziale/denotativa (e dunque non lo è)? I Rapporti con le altre arti visive si riducono essenzialmente a quelli con la pittura, «la parente più prossima, la più amata e insieme la più detestata; quella che la fotografia considera da subito con grande senso di deferenza, tanto da prenderla a modello da imitare sfacciatamente, ma che al tempo stesso rappresenta però anche la concorrente alla quale sottrarre settori e campi d'applicazione»; infine, considerare l'elemento "mediale" della pratica fotografica significa riflettere, con in mente le imprescindibili parole di Marshall McLuhan, su come e quanto il medium fotografico, facendosi esso stesso "messaggio", abbia saputo plasmare e modificare il nostro modo di percepire la realtà. Trattandosi, come sarà chiaro, di un'opera oggettivamente impossibile da riassumere, non posso che concludere riportandone l'intero sommario, così che abbiate modo di rendervi conto da soli della vastità di aspetti e problematiche esaminate e svolte. Salta subito all'occhio la varietà di "sguardi" proposta: storici e critici della fotografia non possono ovviamente mancare all'appello, ma lasciano ampio spazio anche a scrittori e poeti (un esilarante Calvino, per esempio, o Paul Valéry, Sanguineti...), registi (Wenders), filosofi (Cacciari, Flusser)... a garanzia di un "accerchiamento" poliedrico della materia, portato avanti all'insegna di un fertile eclettismo che contribuisce a mantener desto e partecipe l'interesse. Insomma: un testo che oserei definire indispensabile, almeno per chi, nel fatidico momento del click, non può fare a meno di percepire questo flebile ma tenace interrogativo: che cosa sto realmente facendo? e perché lo faccio?

Nora Dal Monte © 06/2007
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SOMMARIO:

La pratica sociale
Jean A. Keim, La fotografia e l'uomo - Alain Jaubert, Commissariato degli archivi - Franco Ferrarotti, Dal documento alla testimonianza. La fotografia nelle scienze sociali - Roland Barthes, Fotogenia elettorale; Fotografie choc - Pierre Bourdieu, La fotografia - Italo Calvino, Le follie nel mirino - Emilio Servadio, Psicologia e psicopatologia del fotografare - Edoardo Giusti, Maria Claudia Proietti, Fototerapia e diario clinico - Hrayr Terzian, La fotografia psichiatrica - Ando Gilardi, Wanted - Manlio Brusatin, Storia delle immagini - Diego Mormorio, Un'altra lontananza - Angelo Schwarz, La commedia del ritratto - Goffredo Fofi, L'anima e il volto - Gillo Dorfles, Fotografia e pubblicità nella società contemporanea - Marino Livolsi, Un'alluvione di immagini - Vilém Flusser, Per una filosofia della fotografia - Lamberto Pignotti, Il discorso confezionato - Giséle Freund, Fotografia e società - Andrea Nemiz, Che tipo di giornalismo è questo? - Arturo Carlo Quintavalle, Il territorio della fotografia - Pino Bertelli, Contro la fotografia.

I problemi del linguaggio
Boris Ejchenbaum, I problemi dello stile cinematografico - Jurij Tynjanov, Le basi del cinema - Attilio Colombo, Il linguaggio della fotografia - René Lindekens, Semiotica della fotografia - Roland Barthes, Il messaggio fotografico; Retorica dell'immagine - Umberto Eco, s.t.; Sugli specchi - Michele Giordano, Fotografia e storia - Claudio Marra, L'asse Rose/Duchamp - Carlo Gentili, Fotografia, analogia, irrealtà - Viviana Gravano, L'immagine fotografica - Eugenio Miccini, Retorica della fotografia - Omar Calabrese, La fotografia come testo e come discorso - Gianfranco Bettetini, Il segno dell'informatica - Liborio Termine, La scrittura fotografica - Christian Metz, La significazione nel cinema - Rino Mele, Tropici di carta - Philippe Dubois, L'atto fotografico - Max Black, Come rappresentano le immagini.

I rapporti con le arti visive
Heinrich Schwarz, Arte e fotografia - Peter Galassi, Prima della fotografia - Michael G. Jacob, Il dagherrotipo a colori - Pierre Francastel, Lo spazio figurativo dal Rinascimento al Cubismo - Mario Costa, Della fotografia senza soggetto - Filiberto Menna, La linea analitica dell'arte moderna - Marina Miraglia, La fotografia pittorica - Arturo Carlo Quintavalle, Messa a fuoco - Piero Racanicchi, E' nata una nuova arte (ma ha già 150 anni) - Valentina De Angelis, Arte e linguaggio nell'era elettronica - Rudolf Arnheim, Sulla natura della fotografia; Intuizione e intelletto - Cesare Brandi, Le due vie - Dino Formaggio, La funzionalità progettuale diffusa e le arti artigianali - Umberto Eco, Di foto fatte sui muri - Gillo Dorfles, Appunti per un'estetica della fotografia - Gaddo Morpugo, L'architettura fra le immagini di se stessa - Carlo Bertelli, La fotografia come critica visiva dell'architettura - Marisa Galbiati, Fotografia e cultura architettonica: un difficile dialogo - Daniela Palazzoli, Descrizione di una battaglia: l'immagine - Filiberto Menna, Arte e Fotografia - Rosalind Krauss, Marcel Duchamp o il campo immaginario.

L'estetico, il mediale, il virtuale
André Bazin, Ontologia dell'immagine fotografica - Siegfried Kracauer, Film: ritorno alla realtà fisica; Prima delle cose ultime - Marshall McLuhan, Gli strumenti del comunicare - Guido Piovene, Il valore dell'attimo - Paul Valéry, Centenario della fotografia - Edoardo Sanguineti, Ma com'è fotogenica la realtà... anche troppo - Giulio Bollati, Note su fotografia e storia - Susan Sontag, Sulla fotografia - Roland Barthes, La camera chiara - Wim Wenders, Una volta - Philippe Dubois, L'atto fotografico - Francesca Alinovi, La fotografia: l'illusione della realtà - Claudio Marra, Fotografia e cultura della simulazione - Viviana Gravano, Crossing - Massimo Cacciari, Il "fotografico" e il problema della rappresentazione.