UNA VITA PER VENEZIA
Ovvero Fulvio Roiter e Venezia dal 1953 ad oggi attraverso alcune tra le sue più belle immagini, la maggior parte inedite

Rino Giardiello, novembre 2006

UNAVITAPERVENEZIA. Il titolo è scritto così, tutto attaccato, tutto in maiuscolo.
Come se fosse detto tutto d'un fiato, come un unico respiro.
Il respiro della laguna e del mare che entra nei canali.
Il respiro di un uomo che dopo cinquant'anni la percorre e la cerca ancora.

Si è visto e scritto tanto su Venezia e altrettanto su Fulvio Roiter, eppure la magia di un tramonto sulla laguna non manca di stupirci ogni volta, come non cessano di affascinarci le foto di Fulvio Roiter.
E' il fascino della semplicità unita alla perfezione, perché un tramonto non si può migliorare, ma solo ammirare, come le foto di Roiter: semplici e perfette; talmente semplici, talvolta, da far pensare "Questa potevo scattarla anch'io!". Ma la semplicità di una foto non è quasi mai sinonimo di facilità di scatto, anzi: la banalità ed il vuoto sono sempre in agguato, e le 'foto semplici' che 'non dicono nulla' sono spesso il deludente risultato di un tale, fuorviante ragionamento.

Fulvio Roiter è ritenuto "il fotografo di Venezia" ed è conosciuto dai più soprattutto per le foto che la ritraggono. Eppure, pur essendo nato e vissuto a Meolo (VE), la sua lunga carriera inizia con foto della Sicilia (1953), seguita da Umbria, Sardegna, Andalusia, Brasile, Belgio, Portogallo, Persia, Turchia, Messico, Libano, Spagna, Irlanda, Louisiana, Tunisia e Africa (1974). Lunghi viaggi con lunghi soggiorni, tante foto e tanti libri.
Venezia però la incontriamo fin da subito, nel 1954, data di pubblicazione del suo primo libro fotografico "Venise à fleur d'eau", pubblicato a Losanna; quindi ben 19 anni dopo con "Venezia Viva", nel 1973. Seguono "Essere Venezia" (1977), "Laguna" (1978), "L'Oriente di Venezia" (1980) e "Carnevale a Venezia" (1981).

"Una vita per Venezia" è un atto d'amore di Fulvio Roiter verso la città con la quale ha condiviso una vita, emozioni e successi, e proprio in forza di questo tenace legame l'Autore ha deciso di pubblicarlo in occasione del suo ottantesimo compleanno.

Il libro, di grande formato, elegante e ben stampato, raccoglie foto scattate dal 1953 ad oggi; ma non è - si badi bene - una raccolta delle migliori foto di Fulvio Roiter su Venezia: la maggior parte di esse è infatti inedita, come inedito è il taglio del libro, che vanta due peculiarità:
la prima è la divisione in due parti (colore e bianconero); la seconda è l'accompagnamento alle immagini con testi del fratello Ignazio.

La divisione del libro in fotografie a colori e fotografie in bianconero non è un vezzo né una casualità: se nelle foto a colori troviamo la "solita" Venezia variopinta (è il suo abito naturale: i colori appartengono a Venezia come le appartengono il mare e il campanile di S. Marco), nelle foto in bianconero troviamo una Venezia diversa, una città in cui le persone contano più delle mura e dei giochi d'acqua, e s'impossessano della scena. Foto che sconfinano nel reportage e nelle quali Venezia fa da sfondo importante e riconoscibile, scatti che mostrano 'un altro' Fulvio Roiter rispetto a quello che 'vede a colori': un acuto osservatore pronto a cogliere l'attimo come nella migliore tradizione del reportage, ma con tanta poesia in più, dando vita ad immagini nelle quali l'anima della città si rivela attraverso le presenze ed i gesti di chi la vive anche solo per una visita.

I testi di Ignazio Roiter, lungi dall'essere un mero supporto didascalico, vivono di vita propria, si sganciano dalla contingenza delle immagini per raccontare la storia di Venezia in modo preciso, quasi da storico o da ricercatore; fino a librarsi, mutandosi in spaccati di vita veneziana tinti di delicato lirismo.

Foto a sinistra: "Luz"

Si leggono volentieri tanto quanto si guardano le immagini: spiegano, esaltano, criticano, si rammaricano: "La Biennale è lo spazio privilegiato dell'arte, la cui necessità di sopravvivere è dolente quanto la sua faticosa ricerca. Il suo fioco lume illumina ancora un mondo senza più sole" (da "GRAN TEATRO DELLA FENICE E BIENNALE"); o raccontano favole: "Vi è una città misteriosa, costruita in puro zaffiro, chiamata Gerusalemme Celeste, che i disastri della terra non hanno mai visitato e dove l'Angelo della morte arresta il passo. L'ingresso inviolato, che immette nella cavità sotterranea, è segnato dalle radici di un mandorlo, in ebraico Luz" (da "LUZ").
Questo ingresso mi piace immaginarlo come l'accesso inviolato alla 'vera' Venezia: città misteriosa nella quale s'intrecciano i fili della storia e di infinite esistenze, tra cui quella del cantore che le ha dedicato una vita.

Rino Giardiello © 11/2006
Riproduzione Riservata

IL LIBRO
Formato: 287x287mm
Pagine: 204
150 foto di cui 100 a colori e 50 in bianconero
Casa Editrice: SiZ
Prezzo di copertina: euro 55,00

"Dopo cinquant'anni di professione sono giunto alla conclusione che la Fotografia sia il linguaggio del nostro tempo, infatti non potrebbe esistere un evento senza l'immagine. E noi fotografi siamo gli interpreti, i narratori speciali dotati di quella sensibilità che ci permette con una sola immagine di poter immortalare l'essenza del fatto. Personalmente fotografo per emozionare, per trasmettere tutto quello che ho dentro, per comunicare il mio stato d'animo." (Fulvio Roiter)

FULVIO ROITER
Biografia essenziale

Fulvio Roiter nasce a Meolo (Venezia) nel 1926.
Inizia a fotografare a vent'anni; nel 1949 aderisce al circolo fotografico La Gondola di Venezia.
Nel febbraio 1953 parte per il suo primo viaggio fotografico - il primo di una lunghissima serie - in Sicilia. La pubblicazione su "Camera", nel gennaio 1954, di alcune fotografie siciliane segna il suo debutto sulla scena internazionale.
Ha incarico dalla Guilde du Livre di Losanna di realizzare un libro sull'Umbria di San Francesco. Qui, ai primi di gennaio del 1954, nell'arco di poche ore scatta quattro tra le fotografie più famose della sua intera carriera (Ombrie. Terre de saint-François vincerà il premio Nadar nel 1956).
Nel 1954 il suo primo libro fotografico "Venise à fleur d'eau", pubblicato a Losanna.
Nella primavera del 1955 compie, in Mosquito, il periplo della Sardegna e, poche settimane più tardi, il primo viaggio in Andalusia, dove tornerà anche l'anno seguente.
Nella primavera del 1959 parte per il primo viaggio in Brasile, dove resta nove mesi e dove, tra il 1960 e il 1962, tornerà molte volte.
Nell'inverno del 1959 lavora in Belgio; conosce la fotografa Lou Embo, che sposerà pochi mesi più tardi.
Bruges, uno dei suoi libri più intensi, apparirà nel 1963 per i tipi de L'Arcade.
Tra il 1962 e il 1964 fotografa a più riprese in Portogallo: a Nazarè, un villaggio di pescatori vicino Lisbona; in Algarve, nel Sud; a Madeira. Inizia a collaborare con Atlantis Verlag, con cui realizza innumerevoli libri negli anni Settanta.
Viaggia instancabilmente: in Persia, Turchia, Messico, Libano, Spagna, Irlanda, Louisiana e Tunisia, tra il 1964 e il 1971.
Tra il 1972 e il 1974 scopre l'Africa equatoriale, con una serie di viaggi in Costa d'Avorio, dove realizza tra l'altro un celebre reportage in un villaggio Senufo; nello Zaire, dove fotografa le danze rituali dei Watussi e i pigmei del monte Hoyo; e in Niger, ad Agades, la porta del deserto. Da questi viaggi hanno origine i suoi celeberrimi libri fotografici ed altri 5 libri su Venezia tra il 1973 ed il 1981.



Biennale di Venezia



Colombo in piazza

Alcune sue opere più recenti e rappresentative

  • 1985 - Ciociaria (Vianello Libri)
  • 1986 - L'Albero (Vianello Libri)
  • 1987 - Il Chianti Classico (Vianello Libri)
  • 1987 - Magic Venice in Carnival (Vianello Libri)
  • 1988 - Liguria (Vianello Libri)
  • 1989 - Cansiglio il bosco dei Dogi (Vianello Libri)
  • 1990 - La mia Venezia (Vianello Libri)
  • 1990 - Firenze Teatro (Vianello Libri)
  • 1990 - Il Cantico delle Creature (Vianello Libri)
  • 1992 - Visibilia (Vita e Pensiero - Milano)
  • 1994 - Terra di Dio (Vita e Pensiero - Milano)
  • 1988 - Vaticano (Vita e Pensiero - Milano)
  • 1988 - Champagne (Castor et Pollux - Reims)
  • 1999 - Il Policlinico Gemelli (Vita e Pensiero - Milano)