ZEISS COMPENDIUM EAST AND WEST 1940/1972
Recensione libro
Agostino Maiello, aprile 2000

Un manuale completo e ben fatto per chi sia appassionato di collezionismo e storia della fotografia, ed assolutamente imperdibile per chi sia un appassionato del marchio Zeiss.

Nonostante sia antico e prestigioso, il nome "Zeiss" non ricorre molto spesso nelle opere dedicate alla storia dei prodotti fotografici; sicuramente le attenzioni dei collezionisti e degli studiosi in generale si sono rivolte in maggior misura ai prodotti Leitz o a quelli di altri marchi. Il materiale disponibile in italiano, poi, è quasi inesistente: la quasi totalità dei testi è in tedesco od in inglese.
Tra questi ultimi va sicuramente segnalato "Zeiss compendium - East and West 1940-1972", edito dalla Hove Books, che come si deduce dal titolo costituisce un compendio della produzione Zeiss a partire dal dopoguerra (il sottotitolo è infatti "Zeiss Ikon in the postwar world").

La trattazione inizia grossomodo con la conclusione della seconda guerra mondiale, e si arresta alla chiusura del settore fotocamere della Zeiss, prima cioè della nascita delle Contax moderne. Il volume, opera di Charles M. Barringer e Marc James Small, è di circa 160 pagine, è diviso in dodici capitoli e copre fotocamere, obiettivi ed accessori.

Dopo una breve panoramica sulla situazione della Zeiss nel primissimo dopoguerra, il testo inizia a descrivere dettagliatamente le varie linee di fotocamere che via via si sono succedute negli anni. I primi capitoli sono dedicati dunque alle medioformato del quindicennio 1945-1960 (le varie Ikonta, Ikoflex, Super Ikonta…), alle storiche Contax a telemetro, alle Contaflex, ed alle varie fotocamere economiche degli anni '50 e '60 come le varie Contessa, Contina, Contessamatic, e così via.

La parte centrale del volume è dedicata alla fotocamera che più dà lustro al marchio Zeiss del dopoguerra: la Contarex, nelle sue varie versioni in produzione fino a ben oltre il 1970. Agli obiettivi del sistema Contarex è dedicato un intero capitolo, e stesso dicasi per gli accessori.
Dopo questa esaustiva trattazione del sistema Contarex, il testo affronta l'argomento dell'acquisizione della Voigtlaender, non mancando di sottolineare come la mancata razionalizzazione delle due linee di produzione abbia portato ad un notevole sovraffollamento di prodotti, che spesso erano in concorrenza gli uni con gli altri.

Il penultimo capitolo analizza sommariamente l'evoluzione della Zeiss orientale, partendo dalle vicissitudidini del primissimo dopoguerra fino alla nascita ed alo sviluppo delle varie Kiev e Praktica. L'ultimo capitolo, infine, narra la ben nota conclusione della Zeiss Ikon, chiusa all'inizio degli anni '70 dopo anni ed anni di perdite.

Chiude il volume un'interessante bibliografia che elenca, oltre a numerosi testi dedicati alla Zeiss ed alla storia dei prodotti fotografici in generale, una serie di articoli tratti dalla rivista Zeiss Historica.

Il testo, corredato da numerose fotografie, è scorrevole; e aldilà della precisione del racconto si percepisce che è stato scritto da un appassionato, prima ancora che da un esperto. Le tabelle abbondano, per fortuna: in questo modo è possibile mantenere mentalmente un po' d'ordine man mano che ci si addentra nelle descrizioni delle varie fotocamere. Il linguaggio utilizzato è molto semplice e, a parte i termini tecnici della fotografia, non è richiesto assolutamente un inglese evoluto; ciò rende quest'opera accessibile anche a chi non si senta perfettamente padrone della lingua.

Concludendo, si tratta di un libro molto interessante per chi sia appassionato di collezionismo e storia della fotografia, ed assolutamente imperdibile per chi sia un cultore del marchio Zeiss. Da menzionare anche la qualità "fisica" del volume: una bella carta, una bella copertina, una bella impaginazione.

Agostino Maiello © 04/2000
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