CONTAX TVS DIGITAL
Test e confronto con Sony DSC V1
Rino Giardiello e Agostino Maiello, novembre 2003

Piccola, bella ed elegante, ma, trattandosi di una fotocamera marchiata Contax che costa un migliaio di euro, è lecito aspettarsi il massimo anche come prestazioni e giudicarla con la massima severità.

Nadir Magazine ©

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Il monitor della TVS, buono in piena luce anche se dalle tonalità decisamente fredde che non corrispondono poi all'immagine ottenuta, diventa del tutto inutilizzabile quando la luce è scarsa, ma per "scarsa" intendiamo anche delle semplici situazioni domestiche. In queste condizioni diventa molto scuro e praticamente monocromatico, con un notevole sfarfallio dell'immagine e degli strani effetti di solarizzazione che si possono notare in parte nell'immagine soprastante.

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Molto buono il bilanciamento del bianco in automatico nella maggior parte delle situazioni. Qui la luce era fornita da dei neon dalla forte dominante verde e la TVS Digital se l'è cavata benissimo.

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Superiore alla media, come era logico aspettarsi, l'efficacia del trattamento antiriflessi T* del piccolo obiettivo Zeiss.

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Esagerata ed inaccettabile, come al solito per gli zoom non solo delle digitali, la distorsione a barilotto alla focale più corta.

Indubbiamente è tra le compatte più piccole ed eleganti che ci sia capitato di provare in questi ultimi mesi. Ben fatta come tutte le Contax, fa innamorare sin dalla prima occhiata. Le linee estremamente pulite sono state riprese dalla gloriosa serie di compatte a pellicola, e la dicitura "Carl Zeiss" sull'ottica ci faceva presagire un'elevata qualità di scatto e, in buona sostanza, di avere tra le mani la compatta digitale ideale.

Ve lo diciamo subito: non è andata così. Conosciamo bene le Contax - i lettori più affezionati ricorderanno che Nadir, agli inizi, era una rivista specializzata in tale marchio - e sappiamo cosa ci dobbiamo aspettare da loro: una qualità sopra la media, da pagare con prezzi sopra la media. Insomma, se uno vuole una Jaguar, paga il prezzo di una Jaguar e si ritrova con una Jaguar, e il cerchio si chiude. Il mercato è gia abbastanza pieno di prodotti venduti a prezzi folli solo in nome di un bollino prestigioso, e pensavamo che con la TVS Digital la Kyocera avrebbe confermato la sua filosofia, sfornando un prodotto costoso ma non caro (c'è differenza, secondo noi: un oggetto costoso costa molto, un oggetto caro costa molto rispetto a ciò che dà), e di qualità superiore. Invece siamo rimasti un po' delusi: non che si tratti di una fotocamera mediocre, per carità, ma da quel prezzo e da quel marchio ci aspettavamo di più. Ma andiamo con ordine.

La dotazione della TVS Digital è di tutto rispetto: il bel corpo in titanio, piccolo e leggero (260g per 112x60x33mm), è impreziosito dallo zaffiro a protezione del mirino, con tanto di correzione diottrica, e non mancano vari modi di esposizione e di funzionamento del flash (automatico, automatico con riduzione occhi rossi, fill-in flash, disattivato, ritratto notturno), bilanciamento del bianco, modalità di ripresa macro, compensazione dell'esposizione (+ o - 2 stop a passi di 1/2 o 1/3), registrazione di filmati AVI con audio, autoscatto. L'autofocus può operare su un'area allargata o in modalità spot. Il mirino copre l'83% dell'area inquadrata, mentre il display il 100%. Quest'ultimo è di buona qualità, ma non eccellente, mentre il mirino ci è apparso piuttosto buio rispetto a modelli concorrenti (anche meno costosi) ed ancora una volta ci fa interrogare sulla sua effettiva utilità pratica. Da segnalare, però, che il mirino della TVS è l'unico tra quelli che abbiamo avuto modo di provare ad avere all'interno le cornici di riferimento per la correzione del parallasse e per l'autofocus. Nessuna indicazione, come di consueto per le digitali, sull'esposizione o altri dati.

La TVS Digital usa schede di memoria Secure Digital (SD), e quella in dotazione è di appena 16 mega. Per il collegamento al computer si avvale di una uscita USB 1.1; presente anche una uscita A/V per visualizzare le immagini su un televisore. La macchina può scattare con una sensibilità equivalente da 50 a 400 ISO.
A tutto questo bisogna aggiungere, ovviamente, il sensore da 1/8 di pollice da 5 megapixel, e l'ottica. Quest'ultima è uno zoom Carl Zeiss Vario Sonnar T* 7.3-21.9mm (focale equivalente sul 35mm: 35-105); l'escursione è dunque 3x, che diventano 4x in digitale. La luminosità varia da f/2.8 a f/4.8. Si tratta di un'ottica composta di sei lenti in sei gruppi, di cui tre asferiche, trattate singolarmente col sistema T* per la riduzione del flare.

Impugnare la TVS è piuttosto piacevole; i comandi sono razionali e semplici da usare, ed il software di gestione della fotocamera è ben fatto, agevolando la navigazione tra i menu per le impostazioni della fotocamera e della ripresa. Sostanzialmente la TVS Digital nasce per essere usata a priorità di diaframmi, in questo ricalcando la filosofia delle compatte Contax a pellicola. Però, quando si comincia a scattare vengono fuori diversi limiti. Premettiamo che, poiché è difficile giudicare le immagini senza un termine di paragone (ad occhio nudo vanno tutte bene), abbiamo confrontato la TVS Digital con la Sony DSC-V1: costa un po' di meno, ha un'ottica Zeiss e ci pare essere la concorrente più diretta per caratteristiche e funzioni.

E veniamo ai limiti della TVS Digital. L'autofocus è migliorabile, primo perché ci sono grossi problemi a focheggiare oggetti al di là di un vetro (la Sony V1, nello stesso contesto, non ha fatto una piega), secondo perché in alcuni casi ci ha dato l'OK (un led verde) quando in realtà il soggetto non era perfettamente a fuoco. Inoltre, il display LCD diventa molto scuro nelle scene scarsamente illuminate, e il ritardo di scatto è ben più avvertibile che sulla Sony V1. Le foto? Buone, ma non eccellenti: nella media, insomma, per un compatta da 5 megapixel. Possiamo affermare in tutta tranquillità, foto alla mano, che la Sony V1 va meglio. I dettagli minuti all'infinito non sono così nitidi come ci si aspetterebbe e le aree più scure dell'immagine hanno una certa quantità di rumore. Come sulla V1, ma in misura minore, le immagini hanno i rossi un po' carichi. Buona, infine, l'esposizione, sempre ben bilanciata grazie ad un efficiente sistema esposimetrico.

E veniamo dunque alle nostre conclusioni. La TVS Digital è una compatta valida, ma non quanto il prezzo ed il nome che porta possano fare immaginare. La sua concorrente più diretta, la Sony DSC-V1, offre anch'essa uno zoom Zeiss, 4x anziché 3x, e per giunta più luminoso di quasi uno stop alla focale più lunga; ma soprattutto, ha una qualità d'immagine migliore e costa almeno un paio di centinaia di Euro in meno. Tanto di cappello per l'ottica della TVS, per giunta dotata del trattamento antiriflessi T* che la V1 non ha, ma alla fin della fiera contano le foto e la V1 vince a mani basse. Non sappiamo se ciò dipenda dal software, dal sensore, dalla necessità per i progettisti della TVS di realizzare una fotocamera così piccola (ma la V1 non è che sia gigantesca...), ma tant'è. Se, complessivamente, la Contax è senz'altro all'altezza delle concorrenti più blasonate, non bisogna dimenticare che molto spesso queste ultime costano diversi Euro in meno, e più d'una vanta una maggior nitidezza ed un monitor migliore. Contro questa concorrenza, la TVS Digital vince solo dal punto di vista estetico: ci sembra un po' poco.

Rino Giardiello e Agostino Maiello © 11/2003
Riproduzione Riservata

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Anche se la riduzione a dimensioni accettabili per il web e la compressione non le rendono onore, la resa dell'ottica Zeiss che equipaggia la Contax TVS Digital è di tutto rispetto. Peccato che sia mortificata dal rumore del sensore nelle zone più scure dell'immagine (per esempio, in questa foto, nella parte bassa dello scafo e dove l'acqua è più scura).

CARATTERISTICHE TECNICHE
Tipologia: Compatta
Prezzo su strada: circa 1000 Euro
Risoluzioni: 2560x1920, 1600x1200, 1280x960, 640x480 (rapporto 4:3)
Sensore: CCD da 1/1.8 " (7.18x5.32 mm)
Pixel totali: 5.2 milioni
Pixel effettivi: 4.92 milioni
Sensibilità ISO: 50-400
Obiettivo: zoom 3x Carl Zeiss T* 7,3-21,9mm (equivalente a 35-105mm) F/2.8-4.8
Digital zoom: 1.3x, 1.6x, 2.0x, 3.0x, 4.0x
Diaframmi disponibili: da F/2.8 a F/6.7
Auto Focus: Sì
Manual Focus: Sì
Messa a fuoco minima: 60 cm (in macro, 15cm)
Flash incorporato: Sì (non è possibile usare flash esterni)
Modalità Flash: Automatico, Riduzione Occhi Rossi, Fill-In, Flash Off, Slow Sync
Esposizione: Program o a Priorità di Diaframmi
Compensazione dell'esposizione: da -2EV a + 2EV, ad intervalli di 0.3EV o 0.5EV
Misurazione esposizione: multizona, media a prevalenza centrale, spot
Bilanciamento del bianco: 5 posizioni ed impostazione manuale
Otturatore: da 1 sec a 1/2000 sec; in modalità Long Time 1, 2, 4 o 8 secondi
Autobracketing: Sì
Filmati: Fino a 30 sec a 320x240, con audio
Attacco treppiedi, autoscatto (2 o 10 secondi), microfono ed altoparlante incorporati.
Schede di memoria: SD/MMC card (quella in dotazione è da 16 MB)
Display LCD: 1.6" da 85'000 pixel
Mirino galileiano con correzione diottrica
Uscite: A/V, USB
Compatibile con il sistema Epson PRINT Image Matching
Alimentazione: una batteria agli ioni di litio, ricaricabile
Peso: 260g (con la batteria; 210g senza)
Dimensioni: 112x60x33mm