CONTAX TVS e TVS II
Rino Giardiello, febbraio 1999

Difficile giudicare una compatta che costa quanto una buona reflex (circa 3 milioni) ed è ancora più difficile giudicarla quando questa compatta si chiama Contax: da un nome del genere ci si aspetta tanto, anzi, tantissimo. Quando lessi la notizia che sarebbe uscita una Contax T con lo zoom pensai "ecco la compatta che cercavo. Costi quel che costi, la comprerò!"...

... No, non l'ho comprata, e non solo per i tre milioni che giudico eccessivi per una compatta seppure di classe, quanto per l'obiettivo: l'ottimo Zeiss Vario Sonnar 28-56 col trattamento antiriflessi T*.

Cosa ha che non va? Innanzitutto la luminosità: se un 28mm F/3.5 può essere reputato accettabilissimo, non riesco a convincermi dell'utilità di un 56mm F/6.5. Mi piace fotografare in luce ambiente con pellicole non eccessivamente sensibili (max 400 ISO con le pellicole negative, max 100 ISO con le dia) e detesto la luce del flash (a maggior ragione la luce di quelli incorporati, che giudico validi a stento per le feste di compleanno), quindi la TVS mi avrebbe costretto a cambiare modo di fotografare, a differenza della Contax T2, con il suo 38/2.8 dalla resa eccellente anche a tutta apertura.

Fatti questi ragionamenti (molto personali, me ne rendo conto), decisi di restare con la T2 ed in un secondo momento destinai i miei 3 milioni all'acquisto della Contax G col 28/2.8 ed il 45/2. Non mi sono mai pentito di questa scelta.

A parte queste considerazioni iniziali, la Contax TVS è un gioiellino: solida, bella, ben realizzata: una vera Contax. È automatica a priorità di diaframmi o programmata, quindi permette un buon controllo dell'immagine da parte del fotografo; l'AF è disinseribile, come pure il flash.

Lo zoom della TVS è manuale (non motorizzato) ed è protetto da uno scomodo tappo come quello delle reflex. Fortunatamente, nella successiva TVS II hanno provveduto diversamente (vedi foto in alto).

Il mirino è sempre chiaro e ben visibile anche da chi porta gli occhiali. La cosa che ho apprezzato di più è la correzione del parallasse, realizzata con delle bande nere a cristalli liquidi che delimitano la nuova inquadratura e "l'effetto reflex" (il mirino si adegua alla focale impostata con molta naturalezza e precisione).

Ho trovato stupida su una compatta di questa classe l'opzione "PANORAMA" (vedi articolo su Nadir), un gadget da compattina amatoriale e non per quelli che dovrebbero essere (almeno si spera) gli utenti tipici della TVS.

La TVS è nata nel 1993 (la TVS II, invece, è del 1998) e, com'è tipico delle fotocamere delle ultime generazioni, è ricca di funzioni personalizzabili, tra cui le opzioni sulla focheggiatura e sulla memorizzazione della distanza di ripresa. Il telemetro elettronico a contrasto di fase è preciso ed affidabile e continua ad assisterci anche andando in manuale. Molto ampia la gamma dei tempi offerti dall'otturatore centrale: si va da 1/700 di secondo (tempo davvero rapido per un otturatore di questo tipo) alla bellezza di 16 secondi pieni. Poggiando la TVS su un solido appoggio non c'è notturno di ordinaria amministrazione che possa sfuggirci anche con una semplice 100 ISO e la cosa non finisce qui: se proprio 16 secondi non bastano c'è la posa B!!

Comoda la possibilità di sincronizzare la luce flash con quella ambiente nel funzionamento a priorità di diaframmi. Il peso di 375 grammi non si può certo considerare una piuma ma in compenso le dimensioni sono più compatte della media.

L'OBIETTIVO
Una Contax si compra soprattutto per gli obiettivi Carl Zeiss ed il fiore all'occhiello della TVS è il piccolo zoom 28-56. Le prestazioni del Vario Sonnar sono davvero esaltanti, grazie a 3 lenti asferiche nello schema di sole 6 lenti totali; se non fosse per la scarsa luminosità ad F/5.6…

L'asfericità non è stata ottenuta con il solito sistema della resina plastica SOPRA la normale lente in vetro, ma con un'altra ricopertura in vetro sagomata a caldo. I risultati si vedono: i colori sono saturi e brillanti come vuole la tradizione Zeiss e la resa è sempre elevata a tutti i diaframmi e lungo tutto il range delle focali (in fondo un modesto 2x). Peccato per una leggera vignettatura che è possibile notare a tutta apertura a 28mm, ma che scompare del tutto diaframmando di un paio di stop.

Rino Giardiello © 02/1999
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