FUJIFILM FINEPIX F10
Prova sul campo
Rino Giardiello, maggio 2005

Una compatta da 6.3Mpx che adotta il nuovo sensore SuperCCD HR ed ha caratteristiche e prestazioni di tutto rilievo.

Nadir Magazine ©

Non è la più piccola delle compatte in commercio, ma si può senz'altro considerare tascabile e non manca di una discreta pulizia dell'insieme.

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Il frontale è dominato dallo zoom Fujinon 8-14mm che corrisponde ad un 36-108mm sul 24x36. Peccato per la consueta scarsa luminosità in posizione tele.

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I comandi sono davvero ridotti all'osso e la Fuji ha fatto di tutto per rendere la F10 semplice da usare. In pratica sono tutti raggruppati intorno all'interruttore di accensione (foto in alto) e sul dorso (foto in basso). Da notare l'alloggiamento per il pollice che, in posizione abbastanza stabile e sicura, aziona comodamente anche il piccolo comando dello zoom.

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Anche gli altri comandi sono intuitivi ed azionabili facilmente (a volte fin troppo se si hanno le mani grandi).

La F10 si presenta con tutte le carte in regola per diventare un prodotto appetibile a partire dal nuovo sensore Super CCD HR che - cosa fondamentale - ha una risoluzione effettiva di 6.3Mpx. Non si tratta, quindi, di un valore doppio ottenuto tramite interpolazione hardware come la Fuji ci ha, purtroppo, abituati, ma di 6.3Mpx reali che hanno il solo difetto di stare in un sensore troppo piccolo per far diventare questa compatta una temibile concorrente per le bridge camera di fascia più elevata. Altre caratteristiche di pregio, un efficace software di riduzione del rumore che permette di raggiungere il traguardo dei 1600 ISO con un rumore simile a quello di molte concorrenti a 400 ISO, una notevole velocità operativa e l'assenza del classico mirino galileano a favore del solo monitor LCD da ben 2.5"... ma di tutto questo parleremo più approfonditamente nel corso dell'articolo.

ASPETTO
Abbastanza gradevole nella sua costruzione in metallo, la F10 non è tra le più piccole e leggere compatte della categoria e neanche - ad onor del vero - tra le più graziose, ma è realizzata con cura e dà l'impressione di essere solida.
Anche la scarsezza di comandi sulla superficie conferma l'impressione di una fotocamera semplice e veloce da usare, e, come vedremo, lo è davvero.

IN MANO
Non è supercompatta, ma può entrare comodamente in tasca (non nel taschino della camicia visto che pesa 200 grammi) grazie all'assenza di sporgenze. Il fatto di non essere minuscola si traduce in una maggiore facilità operativa: le dita non s'intrecciano nell'adoperare i vari comandi e si impugna bene. Molto facile, purtroppo, azionare senza volerlo qualche comando, ma questo è un difetto comune alla maggior parte delle fotocamere di questo tipo.
La batteria e la scheda di memoria condividono lo stesso alloggiamento. La batteria NP-120 Li-Ion è dichiarata per 500 scatti in condizioni controllate e, in effetti, la F10 consuma davvero poco dato che in un uso normale si superano i 350 scatti. Purtroppo la scheda di memoria è quella consueta delle compatte Fuji, vale a dire la xD-Picture: piccola, ma poco diffusa e di non agevole accesso nel vano della F10. Ridicola, come sempre e per tutti i fabbricanti, quella in dotazione: solo 16MB (per una fotocamera da 6.3Mpx è quasi come non darla e, a questo punto, farebbero migliore figura).

Il monitor sul dorso è da ben 2.5" visto che la F10 è priva di altri tipi di mirino (abbiamo sempre criticato gli inutili ed approssimativi mirini presenti sulle compatte, mai utilizzati da nessuno: un retaggio del passato utile solo per occupare spazio), ma è spilorcio di pixel e l'immagine non è nitida come vorremmo. In compenso, è luminoso e ben visibile nella maggior parte delle situazioni tranne che in pieno sole.

La F10 è piccola e compatta, è vero, ma non lo è poi così tanto ed altre fotocamere lo sono altrettanto o di più senza dover ricorrere ad uno scomodo scatolotto supplementare per incorporare le solite entrate ed uscite per caricare la batteria (ci si deve portare lo scatolotto dietro altrimenti non ricaricate!), collegare la fotocamera al televisore di casa o trasferire le immagini sul computer tramite la consueta USB.

L'interruttore di accensione, oltre ad accendere e spegnere la fotocamera, permette di selezionare la modalità di ripresa preferita: automatismo totale, manuale (anche se si tratta solo di un AUTO con alcune modalità), paesaggio e filmato. Sono più che sufficienti per l'utente a cui è destinata la F10.
Gli altri comandi sono raggruppati sul dorso affianco al monitor e sono facili ed intuitivi, abbastanza simili a quelli adottati da altri fabbricanti compreso quello dello zoom, perfettamente a portata di pollice.

FLASH
Il piccolo flash incorporato fa il suo dovere e la copertura corrisponde a quella dichiarata: da 60 cm a 6 metri non avrete problemi in posizione grandangolare, mentre, a causa della scarsa luminosità dello zoom in posizione tele, non si arriva a più di 4 metri alla massima focale anche se c'è da dire che questo limite può venire superato grazie alla possibilità di portare la sensibilità ad 800 o 1600 ISO. La posizione del flash, vicinissimo all'obiettivo per forza di cose, porta con sè il solito problema degli occhi rossi, del tutto normale per questo tipo di fotocamere.
Per il resto la resa è abbastanza equilibrata con una leggera tendenza alla sottoesposizione e l'equilibrio cromatico è gradevole, forse un po' troppo freddo, ma è anche questione di gusti.

MENU
Negli intenti della Fuji ci sarebbe quello di fornire una fotocamera da adoperare senza grosso impegno da parte dell'utente e lo scopo è stato in buona parte raggiunto: il menu è molto semplice e serve davvero per impostare funzioni extra o "evolute" visto che le funzioni principali sono tutte selezionabili coi comandi esterni e facilmente intuibili. La navigazione è agevole e di facile comprensibilità.

PRESTAZIONI
La F10 è molto veloce sia all'accensione (si è pronti per scattare in un secondo circa!) che nelle fasi successive: la velocità dell'autofocus è notevole (in particolare in modalità High Speed) ed il consueto ritardo dopo lo scatto è molto ridotto. Non abbiamo effettuato test strumentali, ma senz'altro la F10 è tra le più pronte e veloci compatte digitali attualmente in commercio. Peccato per qualche incertezza dell'autofocus in condizioni di scarsa luminosità o di scarso contrasto che vanifica la velocità operativa della F10, questo soprattutto in posizione tele se il soggetto non è a breve distanza (alle brevi distanze c'è un efficace illuminatore ausiliario).
Non esaltante la funzione scatto continuo: dopo tre scatti in sequenza si deve attendere un bel po' prima di poter scattare di nuovo (per tacere del tempo di ricarica del flash), ma c'è da puntualizzare che stiamo parlando di una compatta e se servono maggiori prestazioni velocistiche è ora di passare ad una buona reflex!
Buoni anche i tempi di scrittura dei file sulla scheda di memoria, allineati a quelli delle migliori concorrenti.

Il bilanciamento del bianco è impostabile, oltre che in automatico e manuale, su sei diverse modalità. La funzione automatica si comporta bene ma non è ineccepibile, per cui nelle situazioni più difficili è bene passare in manuale.

Il rumore della F10 è davvero contenuto: il merito è dell'efficace filtro antirumore incorporato che abbiamo avuto già modo di apprezzare sulla FujiPro S3. Sino a 400 ISO è inavvertibile, a 800 è minimo ed a 1600 è ancora molto basso: molte reflex blasonate fanno di peggio!
Per curiosità ho fatto una prova ben poco ortodossa: sorpreso dal pochissimo rumore delle immagini prodotte dalla F10, ho voluto vedere cosa accadeva utilizzando Noise Ninja, uno dei più efficaci programmi per l'eliminazione del rumore attualmente disponibili. Passando per Noise Ninja i file prodotti da altre fotocamere (anche ben più costose e reflex) i benefici del software sono sempre evidenti, anche nelle foto scattate a bassa sensibilità. Ebbene, Noise Ninja non ha quasi nessun effetto sulle foto scattate con la Fuji F10 da 80 ad 800 ISO e s'intravede qualcosa, ma proprio qualcosina, nelle foto scattate a 1600 ISO! Questo dimostra indiscutibilmente la potenza e l'efficacia del software di riduzione del rumore già presente nella F10 che, quindi, non necessita di altri software esterni.

La durata della batteria al litio è buona: pur giochicchiando coi vari menu e rivedendo le foto, anche usando spesso il flash, almeno 300 scatti sono assicurati, ma è facile scattarne molti di più con un minimo di accortezza.

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Nadir Magazine ©Ho voluto provare la F10 in condizioni di bassa luminosità e, anche a 800 e 1600 ISO, la pulizia dell'immagine è notevole. La piccola jpeg in alto nasconde la qualità del sensore, ma nasconde bene anche il purple fringing presente intorno all'apparecchio televisivo (vedi particolare a lato).

L'OBIETTIVO
E' uno zoom 3x realizzato dalla stessa Fuji ed equivale ad un 36-108mm sul formato 24x36, L'apertura massima è di F/2.8 alla focale grandangolare e F/5.0 in posizione tele. Non ci stancheremo mai di criticare queste luminosità (scarse) che rendono impossibile fotografare a luce ambiente se non si è in pieno sole.

Nadir Magazine ©La qualità dell'immagine è buona e la distorsione a barilotto è minima alla focale grandangolare ed inavvertibile in posizione tele.

Le foto sono sempre sature e brillanti, forse fin troppo come regolazione standard, ma abbastanza piatte anche alla focale grandangolare. L'aberrazione cromatica (più nota come "purple fringing", ovvero quei fastidiosi bordi porpora nelle zone di confine tra alte e basse luci) è visibile soprattutto in posizione grandangolare.

Non è delle peggiori rilevate, ma c'è e si nota abbondantemente.

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Nadir Magazine © Molto buona anche la resa dei dettagli più minuti all'infinito: lo spappolamento dell'immagine è dovuto soprattutto alle ridotte dimensioni del sensore.

MACRO
La distanza minima di messa a fuoco è di 60 cm, ma in modalità macro si arriva a 7.5 cm in posizione grandangolare (campo inquadrato 37x28 mm) e 30 cm in posizione tele (campo inquadrato 72x54 mm). Non sono prestazioni da urlo, ma sono più che buone per una compatta e c'è da rilevare che la distorsione è minima: di solito le altre compatte provate e persino gli zoom delle reflex, in macro, hanno una distorsione a barilotto ben più elevata.

CONCLUSIONI
La piccola Fuji F10 è davvero un acquisto interessante: le immagini che fornisce sono nitide, gradevoli e con poco rumore (logicamente questo giudizio è relativo alle dimensioni del sensore visto che il sensore di una reflex in ogni caso è meno rumoroso). E' molto semplice da adoperare e la velocità operativa è tra le migliori della categoria.
L'esposizione e la messa a fuoco sono quasi sempre corrette in pieno automatismo, ho riscontrato giusto qualche foto sovraesposta in esterni e qualcuna sottoesposta col flash, ma si tratta di casi rari.
Tra i difetti principali citerei la gamma dinamica limitata ed il contrasto un po' troppo elevato: questo può portare a bruciare le alte luci ed a chiudere le ombre in situazioni di ripresa difficili, e dipende proprio dalle ridotte dimensioni del sensore. Un vero peccato perché è facile immaginare la qualità che potrebbe fornire la F10 con un sensore di dimensioni almeno doppie (e non sarebbe chiedere la luna).
Un altro difetto è la compressione JPEG, sempre eccessiva anche scegliendo la qualità migliore.
I rinomati difetti di interpolazione dovuti al SuperCCD qui sono visibili poco e niente, segno di una crescente maturità di questo sensore.
Peccato per la mancanza di vere funzioni manuali e per l'assurdo scatolotto esterno con le varie prese.
Non è un difetto, ma vorrei segnalare l'utilizzo delle schede di memoria xD-Picture che non rendono possibile l'interscambio con le CompactFlash che di solito possiede chi usa una reflex di qualsiasi marca: anche la Sony, nei sui modelli più recenti, ha affiancato le economiche e diffuse CompactFlash alle sue consuete MemoryStick.
Una fotocamera interessante ed apprezzabile, ma destinata ad un target che non sono ben riuscito ad identificare: qualità buona per un fotoamatore evoluto ma priva delle funzioni che questo cercherebbe, semplice come la vorrebbe un acquirente inesperto ma troppo costosa per le sue necessità, decisamente compatta (seppur non ai vertici della categoria) ma con lo scatolotto da portarsi dietro: stranezze del marketing!

Rino Giardiello © 05/2005
Riproduzione Riservata

CARATTERISTICHE TECNICHE DELLA FINEPIX F10

Prezzo in Italia IVA compresa: 400-450 Euro
Corpo: in metallo
Sensore da 1/1.7" Super CCD HR da 6.3Mpx effettivi
Dimensioni immagini: 2848x2136, 2048x1536, 1600x1200, 640x480
Filmati: 640x480 px/30 fps con audio (più modalità inferiori)
Obiettivo Fujinon 3x equivalente a 36-108mm F/2.8-5.0
Autofocus TTL su 64 zone (Matrix, Spot, Media) e illuminatore ausiliario
Otturatore: da 3 sec. a 1/2000 sec. (fino a 15" in modalità notturna)
Programmi: Auto, Program, Luce diurna, Ritratto, Paesaggio, Sport, Notturne
Compensazione esposizione: da -2.0EV a +2.0 EV a passi da 1/3EV
Sensibilità: Auto e, in manuale, da 80 a 1600 ISO
Bilanciamento del bianco: Auto, Manuale e 6 opzioni preimpostate
Flash: Auto, Occhi rossi, On/Off, Slow Synch, Occhi rossi + Slow Synch
Scheda Memoria: xD-Picture Card (in dotazione da 16MB)
Monitor LCD da 2.5" TFT 115'000px
Prese (sullo scatolotto): USB, A/V out, DC-IN
Batteria: al Litio NP-120 (in dotazione)
Altri accessori in dotazione: caricabatterie, cavi, cinghia, CD, Manuale
Altre caratteristiche: Appunti vocali
Dimensioni: 92x58x27mm
Peso: 200 grammi