MINOX, LA SPY CAMERA PER ECCELLENZA
Breve storia e le caratteristiche dei principali modelli
Luca Piccinelli, giugno 2017

Al giorno d’oggi il nome Minox viene comunemente associato alle più piccole fotocamere mai costruite attorno al caricatore formato 135, introdotte sul mercato nel 1974. Invece spesso si dimentica che prima di tutto Minox è sinonimo di microcamere formato 8x11mm prodotte dal lontano 1938 sino ai giorni nostri.

Minox è un’azienda famosa soprattutto per la microscopica fotocamera degli esordi, l’affascinante “spy camera” ideata da Walter Zapp, il cui prototipo vide la luce nel 1936. Fu messa in produzione nel 1937 a Riga, in Lettonia, città che diede anche il nome al primo modello. I primi modelli furono messi in commercio nel 1938. A partire dal 1948, dopo la seconda guerra mondiale, la produzione fu spostata a Wetzlar in Germania. Il prototipo della Minox, la famosa UR del 1936, divenne la prima Minox realmente venduta, la “Riga” del 1938. L’azienda fu acquistata da Leica nel 1996 ma, pochi anni dopo, tornò indipendente.

La Minox Riga è un vero e proprio gioiello interamente meccanico che fa parte della Storia della Fotografia. Molto particolare il sistema di apertura telescopico che nasconde obiettivo e mirino. Le dimensioni sono 80x27x16mm ed il peso soli 130 g. La pellicola utilizzata 8x11 all’inizio permetteva di scattare fino a 50 fotogrammi. In seguito il numero di pose fu ridotto a 36 o 15. L’obiettivo è da 15mm F/3.5 con una distanza minima di messa a fuoco di 20cm. I tempi dell’otturatore meccanico, a tendina in metallo, vanno da 1/1000 di secondo a 1/2 secondo più le pose B e T.

Ecco una sintetica analisi dei principali modelli.

MINOX 8x11
Tutte caratterizzate da un’elegante forma a parallelepipedo con spigoli arrotondati, usano pellicola senza perforazioni contenuta in appositi caricatori facili da inserire. Mirino galileiano senza telemetro. La mancanza di regolazione del diaframma ha consentito di ottimizzare le prestazioni dell’ottica per un’apertura fissa mentre la giusta esposizione si ottiene variando i tempi di otturazione. La messa a fuoco minima di soli 20 cm e i numerosi accessori le rendono estremamente versatili e adatte anche per la riproduzione di documenti.

UR 1936 (prototipo)

RIGA 1938-48
Corpo costruito in acciaio inox, obiettivo Minostigmat 15/3.5, tempi meccanici fino a 1/1000. La produzione avvenne per lo più in Lettonia con circa 20.000 esemplari marcati “Made in Latvia”, solo circa 5000 pezzi vennero prodotti in URSS durante la guerra.

A 1948-63/69
La produzione venne spostata definitivamente a Wetzlar in Germania. Il nuovo corpo in alluminio satinato è più leggero, obiettivo Complan 15/3.5 trattato antiriflesso. Introdotta la baionetta laterale che permette di attaccare gli accessori e l’utile catenella per misurare le distanze. Dal 1954 fu aggiunta la presa PC flash.

B 1958-72
Simile alla A ma con esposimetro al selenio incorporato. Da questo modello in poi furono disponibili anche corpi in versione nera.

C 1969-78
Otturatore elettronico con funzionamento automatico o manuale. Esposimetro al CdS. Obiettivo Minox 15/3.5.

BL 1972-73
Versione aggiornata della B, sempre con otturatore meccanico, ma esposimetro al CdS.

LX 1978-1995
Nuovo design per i comandi. Otturatore elettronico con funzionamento automatico o manuale. Esposimetro al silicio. Obiettivo Minox 15/3.5, tempi fino a 1/2000.

EC 1981-1955
Modello economico costruito in plastica nera. Funzionamento solo in automatico, obiettivo con luminosità f/5.6 a fuoco fisso, esposimetro al CdS, tempi fino a 1/500.

TLX 1995-2005
Simile alla LX ma con corpo con verniciatura al titanio.

MINOX 35
Tutte con corpo costruito in plastica nera, obiettivo rientrante 35/2.8, mirino galileiano senza telemetro, esposizione solo automatica a priorità di diaframmi, esposimetro al CdS, otturatore centrale con tempi fino a 1/500 di secondo. Usano la normale pellicola 24x36.

EL 1974
Obiettivo Color Minotar con trattamento antiriflessi a strato singolo. Messa a fuoco minima 90 cm.

GL 1979-81
Viene introdotto il comando con staratura fissa per il controluce.

GT 1981-91
Viene aggiunto l’autoscatto.

ML 1985-95
La forma del corpo viene leggermente rivisitata per permettere l’aggiunta dell’automatismo Program ed i led nel mirino.

GT-E 1988-93
Obiettivo MC Minoxar con trattamento antiriflessi multistrato e filtro skylight di protezione incorporato. Messa a fuoco minima 70 cm.

GT-X 1998-99
Codice DX per la selezione automatica della sensibilità della pellicola.

Seguono una seconda versione rinnovata della GT-E (1998-2001) e la GT-S (1998-2004) coi quali si conclude l’epopea delle Minox a pellicola. Esistono altri modelli e serie commemorative, ma sono comunque varianti dei modelli principali qui elencati. La storia della Minox, invece, non è finita qui: l’azienda produce attualmente apparecchiature ottiche, alcune compatte digitali e le riproduzioni in miniatura - dotate di cuore digitale - di alcune famose macchine fotografiche tra cui la Leica IIIf, la Leica M3, la Contax I, la Rolleiflex biottica e l’Hasselblad SWC.

Luca Piccinelli © 06/2017
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