SONY DSC V3
Una compatta non proprio da taschino, ma con ben 7,1Mpx al suo attivo
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Difficile definire la V3 una "compatta" ed infatti è ben più grande e pesante della V1 che non è neanche lei un microbo... (vedi foto sottostante)

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I comandi sono i soliti adoperati dalla Sony: con la grossa rotella sul tettuccio è possibile selezionare i principali menu.

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Sul dorso, però, la situazione peggiora: lo spazio è poco ed è occupato in buona parte dal grande monitor da 2,5", quindi gli altri comandi risultano troppo affollati ed è facile premerli con il pollice.

E' corretto definirla una compatta?
Non direi viste le dimensioni ed il peso e, come ben saprà chi legge Nadir dagli albori, ho sempre sostenuto che le compatte - per definirsi tali - devono poter entrare comodamente in tasca, possibilmente senza sfondarla. La V3 è senz'altro più grande e pesante della V1 che già non è tra le più piccole e leggere della categoria anche se questo fa parte del suo essere un prodotto solido e ben realizzato.

Il problema maggiore della V3 è nell'impugnatura: comodissima quando si fotografa (le conferisce anche un look molto professionale), ma decisamente ingombrante quando la si deve riporre. L'ottica è un ottimo zoom prodotto dalla Carl Zeiss equivalente a 34-136mm: si tratta quindi di un 4x anziché di un 3x. L'obiettivo fa molto bene il suo dovere fornendo immagini brillanti e ben definite, e la notevole luminosità consente di fotografare a mano libera senza l'uso del flash nella maggior parte delle situazioni. Entrambe le fotocamere hanno sia il flash incorporato che l'attacco per altri flash (la classica slitta a contatto caldo). Sul dorso della fotocamera, invece, la prima, grande differenza: il monitor della V3 è molto più grande, ben 2,5" contro 1,5", anche se il numero di pixel è identico (123.000). Se il monitor LCD della V3 è grande e luminoso, il mirino galileano è il solito piccolo buco privo di informazioni e di correzione diottrica: tanto varrebbe la pena eliminarlo del tutto. A lato del mirino c'è un piccolo semaforo che ci avvisa del corretto funzionamento dell'AF e del flash.

La grossa novità per la Sony V3 è che permette di usare sia le tradizionali Memory Stick che le più economiche e diffuse Compact Flash: trovano alloggio nella base dell'impugnatura insieme alla piccola batteria che, tra l'altro, dura molto di più di quella della V1.

NEL DETTAGLIO
L'ottica, come dicevamo, è sempre della Carl Zeiss, ma questa volta lo zoom va da 34 a 136mm (F/2.8-4) anziché da 35 a 105mm. Un bel 4x dalla resa notevole ed un buon trattamento antiriflessi che non ci ha delusi in nessuna situazione di ripresa, soprattutto quelle più difficili nelle quali altre ottiche crollano (in pieno sole vanno tutte bene, persino le compatte usa-e-getta!). I colori sono sempre saturi e brillanti, ma mai esagerati, con le ombre leggibili e le alte luci abbastanza sotto controllo per trattarsi di una compatta digitale.

Alla focale grandangolare la distorsione a barilotto è ridotta ma visibile, e scompare del tutto alle focali intermedie. E' lievissima - a cuscinetto - in posizione tele. Inavvertibile anche la vignettatura a tutta apertura.
L'aberrazione cromatica (anche nota come "purple fringing") è molto ridotta, minore di quella della V1 nelle stesse condizioni e tra le meno avvertibili in assoluto.
(Alcuni esempi fotografici a fine pagina)

Il piccolo flash nascosto sopra l'obiettivo funziona egregiamente, ma - per ulteriori esigenze - non manca una slitta con contatto caldo in grado di funzionare coi flash dedicati e non solo. La messa a fuoco è assistita dall'ologramma che caratterizza da sempre le fotocamere Sony e permette di non perdere mai una foto neanche nelle situazioni di luce più critiche.

I comandi sono quelli ai quali la Sony ci ha ormai abituati: semplici e razionali, a portata di mano, sullo stile della più recente 828. Un po' troppo affollato, invece, il dorso della fotocamera: anche se i comandi sono semplici ed autoesplicativi (la V3 si può adoperare anche senza leggere il libretto), sono troppi rispetto al poco spazio a disposizione.
Il menu comprende le solite funzioni delle vecchie Sony, quindi nulla di spettacolare e nessun effetto speciale (solo "effetto seppia" e "bianconero"): in questo potremmo quasi definirle spartane e qualche automatismo in più non sarebbe da disdegnare, non fosse altro che per mantenere la fotocamera allineata alle concorrenti più dirette. Comunque quello che serve davvero c'è tutto, ed in italiano.

La sensibilità va da 100 ad 800 ISO. Non sono tanti e non sono pochi, ma non sono sfruttabili del tutto: 7Mpx sono troppi per il piccolo sensore da 1/1.8" ed il rumore ad 800 ISO è eccessivo. La V3 è sfruttabile solo da 100 a 400 ISO, in pratica come la V1 che, a pari sensibilità, ha sempre meno rumore.
Da segnalare, tuttavia, che il rumore della V3 è pari a quello delle dirette concorrenti.
Credo che i fabbricanti dovrebbero smetterla di seguire la facile strategia commerciale di aumentare il numero di pixel mantenendo inalterate le dimensioni dei sensori, e questo vale per tutte le digitali, non solo per la V3.

CONCLUSIONI
Una fotocamera di ottima qualità e dalle prestazioni ottiche molto buone. Un acquisto decisamente interessante anche se non riesco ad immaginare il target a cui possa essere rivolta (mi dà l'idea di non essere né carne né pesce), ma se vi casca bene in mano e le sue dimensioni non costituiscono un problema, può essere l'acquisto giusto per chi punta alla qualità delle immagini più che alle numerose funzioni ed ai gadget.

Rino Giardiello © 02/2005

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Una foto il cui unico scopo è quello di mostrare la notevole nitidezza dell'obiettivo che correda la V3.
Nel riquadro in alto a sinistra la foto totale e nel resto dell'immagine un dettaglio al 100% d'ingrandimento.

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Ottima la resa anche in presenza di contrasti difficili. La leggera dominante cromatica di questa foto e di quella sottostante era presente nella situazione reale.

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SCHEDA TECNICA DELLA SONY V3 (i dati della V1 tra parentesi)

Risoluzione: 7.1Mpx (5.0Mpx)
Formati file: JPEG, RAW, TIFF (JPEG, TIFF)
Monitor LCD: 2.5" TFT LCD 123'000px (1.5" TFT LCD 123'000px)
Dimensioni: 120x57x69mm (99x65x57mm)
Peso con batteria: 390 g (291 g)
Prezzo: circa 600 Euro (450 Euro)
Materiale del corpo: lega di alluminio e plastica
Sensore CCD da 1/1.8" 7.1Mpx effettivi (5.0Mpx effettivi)
Dimensioni immagini: 3072 x 2304, 2592 x 1944, 2048 x 1536, 1280 x 960, 640 x 480
Filmati: 640 x 480, 30 fps, senza limiti, con audio; anche risoluzioni inferiori
Obiettivo: zoom ottico Carl Zeiss 4x zoom ottico equivalente a 34-136mm F2.8-4.0 con filettatura per filtri e aggiuntivi ottici (35-105)
Messa a fuoco: su 5 aree, al centro o selezionabile, Manuale da 40cm all'infinito.
Macro: da 10 a 40cm
Modalità di scatto: Auto, Program AE, Priorità dei diaframmi, Priorità dei tempi, Manuale e 6 programmi "Scene"
Esposizione: a matrice su 49 zone, media con prevalenza centrale, spot
Sensibilità: Auto e manuale da ISO 100 a 800
Tempi di scatto: Auto da 1/8 a 1/2000, in Program AE da 1 a 1/2000, in manuale da 15 a 1/1000 sec
Non c'è la Posa B, ma c'è il blocco dell'esposizione ed il bracketing
Compensazione esposizione: da -2 EV a +2 EV a passi di 1/3EV
Riduzione del rumore: 3 possibilità (Clear Color, Clear Luminance, Slow Shutter da 1/6 sec in giù)
Bilanciamento del bianco: Auto, luce diurna, nuvoloso, artificiale, neon e manuale
Effetti: Bianco e nero, Viraggio seppia
Scatto continuo: max 2.5 scatti al secondo per 8 foto di seguito
Flash: Auto, On, Off, Slow Sync, Occhi rossi, circa 3 metri di copertura a 100 ISO
Contatto caldo e presa ACC
Attacco treppiedi: sì
Autoscatto: 10 sec
Controllo remoto: sì, opzionale
Prese Video out: sì, NTSC/PAL
Schede memoria: Memory Stick, Memory Stick Pro, Compact Flash Type I
In dotazione: Memory Stick da 32MB
Mirino ottico senza correzione diottrica, mostra circa l'84% del campo inquadrato
Monitor LCD da 2.5" TFT, 123'000px, copertura del 100%
Stampa diretta con stampanti dotate della tecnologia PictBridge
Connessioni: USB 2.0, A/V out, DC-IN
Alimentazione: batteria NP-FR1 InfoLithium 3.6 V, 1222 mAh