COME SCEGLIERE GLI OBIETTIVI DA INGRANDIMENTO
Le migliori ottiche da stampa per il nostro ingranditore e la stampa in bianconero

Francesco Favara, maggio 2007

Seguendo i miglioramenti delle tecniche di progettazione e dei vetri ottici disponibili, gli obiettivi da stampa sono stati rimaneggiati varie volte nel corso dei decenni. Ai giorni nostri la tecnologia rende possibile produrre ottiche da stampa di risolvenza tanto alta da essere persino eccessiva nella pratica di camera oscura: basti pensare alle caratteristiche delle ottiche usate nei processi di fotolitografia per la stampa dei circuiti integrati. Questo articolo è un aiuto agile ed informale per la scelta dell’obiettivo da stampa per chi ancora vuole giocare in camera oscura.

Nadir Magazine ©

Il gruppo degli obiettivi provati

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I COMPONON. Bellissimi... Sorprende lo stato di conservazione delle cromature, ancora perfette dopo una quarantina d'anni

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I RODENSTOCK. Sono di tre generazioni, la più vecchia è quella con il barilotto svasato, alla quale appartiene il 50mm che non ho provato visto lo stato della sua lente posteriore; la più moderna è quella con lo splendido barilotto senza zigrinature che si vede all'estrema sinistra della foto

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I NIKKOR. Appare evidente che si tratta di versioni recentissime

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CAVEAT EMPTOR!
"Stia in guardia il compratore!", ma quali rischi si possono correre nell'acquisto di un'ottica da stampa? Pochi: le ottiche da stampa sono molto semplici e non hanno parti mobili facili da danneggiare, a parte il diaframma. Vediamo, nell'ordine, i rischi peggiori, rimediabili, meno rimediabili, irrimediabili:
  1. L'obiettivo è nuovo, ma ha un difetto di costruzione: è un fatto estremamente improbabile, ma se dovesse accadere lo si può sostituire in garanzia. Non sono affatto convinto, come ho letto spesso, che le ottiche da stampa abbiano una "personalità" e che tra due ottiche dello stesso tipo e della stessa serie possano esserci differenze significative nella resa: i due Nikkor 80mm 5.6 provati sono risultati perfettamente identici e di resa eccellente;

  2. l'obiettivo è usato: un obiettivo da stampa usato può avere diversi problemi (ma anche nessuno!). Il primo problema che l'obiettivo usato può avere è il suo nuovo e malfidato utilizzatore: il Neonon 50mm 2.8 citato in quest'articolo è un obiettivo da stampa di caratteristiche eccellenti e in ottime condizioni; tuttavia l'utilizzatore (io), ha nutrito su di esso sospetti per molto tempo, pensando che potesse avere dei difetti nascosti. Questo problema è rimediabile solo eseguendo delle stampe di prova e confrontando la resa con quella di altri obiettivi. Un confronto serio prevede che le stampe siano eseguite a partire dallo stesso negativo, ma eseguendo due diverse messe a fuoco, due diverse serie di provini e scegliendo la gradazione della carta in base alle esigenze dell'obiettivo, visto che non necessariamente tutte le ottiche da stampa danno lo stesso contrasto. Il confronto sarà poi eseguito sulle stampe ottenute;

  3. l'obiettivo è usato; il precedente proprietario era una "persona meticolosa" e usava pulire spesso le lenti... Qualche graffio sulle lenti, anche molto vistoso, non è un problema: l'effetto può essere paragonato a quello di un poco di polvere o di una ditata. Quando i graffi, anche molto sottili e quasi invisibili, diventano invece una specie di "rete" il problema è molto serio in quanto si produce un effetto simile a quello di un vetro smerigliato, con una perdita di luminosità e di contrasto. Non ci sono mezzi termini: un'ottica graffiata seriamente sulle lenti esterne o interne è da scartare;

  4. l'obiettivo è usato; il precedente proprietario, fatto molto frequente, conservava l'obiettivo in uno scantinato umido e questo ha fatto sì che all'interno dell'obiettivo si sia formato un alone di condensa o delle muffe. Premesso che per rimediare occorre l'intervento di un riparatore esperto, l'effetto di questa situazione è imprevedibile. Per i danni più lievi potrebbe bastare una pulitura accurata della parti interne, ma se la condensa ha alterato il collante di qualche doppietto rendendolo opaco o iridescente, oppure se la muffa ha intaccato significativamente le lenti, il problema può essere risolto solo con lo smontaggio completo dell'obiettivo comprensivo della separazione degli elementi incollati, con la smerigliatura delle lenti, il rifacimento degli incollaggi e l'opportuno centraggio. Un simile intervento non costa poco, non è possibile con le ottiche più moderne munite di trattamento antiriflesso e non sempre il risultato è soddisfacente. Quando esaminiamo un'ottica per comperarla, noi non sappiamo, in presenza di muffa o di condensa, se queste possono essere rimosse riportando a nuovo l'obiettivo oppure se il danno è definitivo. Vale la pena di comperare un'ottica in queste condizioni solo se il prezzo giustifica l'azzardo (praticamente non conviene mai). Su eBay tempo fa ho visto una coppia di venerandi Taylor & Hobson definiti "con accettabili fioriture interne": che le accetti il venditore...

  5. l'obiettivo è usato ed appare in ottime condizioni: però il precedente proprietario lo ha smontato spesso per pulirne le parti interne. L'operazione è assolutamente legittima, indolore e persino consigliabile (sapendo cosa fare!) con le ottiche più vecchie, facilissime da smontare e rimontare. Tuttavia un intervento maldestro o semplicemente stupido (ad esempio, una bella pulizia delle lenti interne con acqua distillata e pezzuola e non con etere e cotton fioc o un tentativo di lubrificare il diaframma) può provocare diversi danni, che vanno dall'alterazione della meccanica del diaframma al disallineamento delle lenti. Se l'obiettivo è fuori centraggio, la messa a fuoco sul piano dell'ingranditore non sarà uniforme e anche la luce sul piano dell'ingranditore apparirà irregolare ed asimmetrica. Un obiettivo fuori centraggio può essere sempre revisionato e centrato (ad un costo adeguato...) da un bravo riparatore che abbia i macchinari adatti;

  6. avevo comperato su eBay un bel Rodenstock Rodagon 50mm 2,8 per fare queste prove: è arrivato con una vistosa macchia sulla lente posteriore attorniata da altre più piccole. Il venditore, nel restituirmi i soldi, mi ha spiegato che "l'obiettivo stampa benissimo lo stesso, ma che - forse - una volta, sviluppando, c'era andato sopra un po' di Rodinal"...

CONSERVAZIONE DELLE OTTICHE
Dove e come dovrebbero essere conservate le ottiche da ingrandimento? Il luogo migliore è la campana originale; se questa non è arrivata assieme all'obiettivo che si è comperato usato, è consigliabile servirsi di una scatola di plastica per diapositive. Questo sistema permette di conservare gli obiettivi al riparo dalla polvere e dall'umidità, che sono i principali agenti in grado di danneggiarli. E' anche consigliabile collocare nella campana, assieme all'obiettivo, una bella bustina di silica gel.
Un posto "accettabile" è la piastra dell'ingranditore, se questo è collocato in un ambiente bene aerato e al riparo dall'umidità e se si ha l'accortezza di riparare la delicata testa dell'ingranditore con il classico sacchetto di plastica che, come tutti quelli che stampano dovrebbero sapere, serve a proteggerla dalla polvere. E' estremamente importante separare le ottiche da stampa (che si dovrebbero trovare nella così detta zona "asciutta" della camera oscura) dai chimici per il trattamento delle pellicole e carte, sia liquidi che in polvere, che potrebbero attaccare chimicamente le superfici delle lenti o i meccanismi interni. Ovviamente, è bene non toccare l'obiettivo da stampa dopo avere, ad esempio, immerso le dita nelle vaschette per ripescare le pinzette della carta da stampa...

COSA COMPERARE?
Un buon obiettivo a sei lenti nuovo o usato con riguardo è di certo la scelta migliore e la più costosa.
Se di marca nota, gli obiettivi a sei lenti sono tutti validi: nessun costruttore si è messo a fare ottiche da stampa dispendiose e relativamente complesse senza cercare di ottenerne il meglio... e noi, speso un mucchio di denaro per munire le nostre fotocamere dei migliori obiettivi da ripresa, non vogliamo certo mortificarne la resa risparmiando poche decine di Euro sull'ottica da stampa, no?
Se, in linea di principio, visti i costi odierni, non converrebbe prendere in considerazione le ottiche a quattro lenti, va detto anche che alcune di queste sono considerate piuttosto buone: ad esempio gli Anaret della Meopta, i Rogonar, i Componar o i Nikkor 50mm 4.0 e 75mm 4.0 sono un acquisto giustificato se si vuole contenere la spesa e si è scelto di usare un'attrezzatura con poche pretese anche come obbiettivi da ripresa.
Gli obiettivi a tre lenti, infine, sono decisamente superati. Per quanto riguarda le marche, a parte i notissimi Schneider-Kreuznach, Rodenstock ed El Nikkor, abbiamo una serie di produttori, alcuni anche molto prestigiosi, che nel corso dei decenni si sono cimentati con la costruzione di ottiche da stampa: oltre ai superbi Focotar prodotti dalla Leitz, abbiamo obiettivi come gli Ektar Kodak, i Wollensak e i Computar americani, i Taylor & Hobson britannici, i Komuranon, Rokkor CE e Fujinon EX giapponesi.
Alcune case produttrici di ingranditori (in particolare Durst, Beseler e Meopta), infine, hanno commercializzato o prodotto linee di obiettivi da stampa di varia qualità, alcuni dei quali molto buoni, come i Neonon della Durst (prodotti dalla Schneider-Kreuznach o dalla Asahi Pentax) o i Meogon, prodotti direttamente dalla Meopta. Ovviamente le ottiche molto vecchie potrebbero avere problemi di aloni e muffe; alcune ottiche da stampa da evitare sono state prodotte prive di diaframma per soddisfare esigenze particolari (ad esempio, le Polacche Janpol).
Per il resto, con una prova di stampa si può decidere se acquistare o no un obiettivo di marca poco conosciuta o "dimenticata".

DOVE COMPERARE?
Sicuramente da persone note, esperte e raggiungibili se si comperano ottiche usate: un eventuale difetto diventa di difficilissima gestione se la persona con cui discutere si trova lontano e non può vedere di persona. Proprio per questa esperienza diretta, anche se i prezzi sono allettanti, il servizio ha sempre funzionato bene e la possibilità di scelta è enorme, sconsiglio vivamente eBay per il materiale usato a meno che non si voglia comperare accettando qualche rischio: come ho scritto sopra, un obiettivo da stampa mal conservato o maltrattato può avere difetti difficili da rilevare e anche un venditore in buona fede può inconsapevolmente mettere all'asta un obiettivo in cattivo stato a causa di una cattiva conservazione. Ovviamente eBay resta estremamente allettante per i prodotti nuovi o invenduti di magazzino.

OTTICHE PROVATE:
Gli obiettivi provati vengono elencati di seguito in ordine di età presuntiva; se ne descrivono contestualmente gli eventuali difetti:

  1. Schneider Kreuznach Componon 50mm 4.0, costruzione cromata, prodotto a metà degli anni '60;

  2. Schneider Kreuznach Componon 80mm 5.6, costruzione cromata, prodotto a metà degli anni '60;

  3. Rodenstock Eurygon 40mm 4.0, costruzione metallica svasata, prodotto grossomodo a metà degli anni '70; presenta un lieve scollamento su un bordo esterno di una lente (acquistato su eBay a prezzo ridottissimo);

  4. Durst Neonon 50mm 2.8, produzione Giapponese (Asahi), prodotto grossomodo alla fine degli anni '70;

  5. Rodenstock Eurygon 60mm 4.0, costruzione cilindrica senza diaframma a preselezione, prodotto alla fine degli anni '70; molti graffi sulla lente posteriore (acquistato su eBay);

  6. Rodenstock Eurygon 80mm 4.0, costruzione cilindrica senza diaframma a preselezione, prodotto alla fine degli anni '70; qualche graffio sulla lente anteriore (acquistato su eBay);

  7. Rodenstock Rodagon-WA 60mm 4.0, costruzione cilindrica con diaframma a preselezione, prodotto grossomodo a metà degli anni '90;

  8. El Nikkor 80mm 5.6 N prodotto in Giappone, ultima serie con progetto aggiornato, risalente agli anni '90; lievissimo alone sul bordo esterno di una lente interna (acquistato su eBay);

  9. El Nikkor 40mm 4.0 N prodotto in Giappone, ultima serie con progetto aggiornato, nuovo (acquistato su eBay);

  10. El Nikkor 50mm 2.8 N prodotto in Cina, ultima serie con progetto aggiornato, nuovo (acquistato su eBay);

  11. El Nikkor 80mm 5.6 N prodotto in Giappone, ultima serie con progetto aggiornato, nuovo (acquistato su eBay).

MODALITA' DELLA PROVA:

  • Grana
    La prova è pratica, non strumentale: non dispongo di attrezzature sofisticate per misurare la risoluzione degli obiettivi da stampa, per cui, nel corso del tempo, ho eseguito varie sedute di stampa usando, via via, tutte le ottiche a pieno formato per fare delle stampe nelle quali ho confrontato, a vista, con l'ausilio di un loupe e attraverso una scansione, la nitidezza della grana al centro del fotogramma e negli angoli.

  • Aspetto
    Ho confrontato anche l'aspetto delle stampe: quell'aspetto più impalpabile e parzialmente soggettivo legato alla capacità dell'ottica di restituire il contrasto del negativo.

  • Vignettatura
    Ho fatto una prova strumentale molto semplice: con l'aiuto del mio ingranditore Durst M601 e della sua testa a luce diffusa CLS66 ho misurato con un esposimetro da stampa Meopta Meosix la caduta di luce tra il centro e i bordi del fotogramma per avere una misura della vignettatura; per riportare l'intensità luminosa entro la scala di misura del Meosix, alle aperture maggiori degli obiettivi ho utilizzato un potenziometro a cursore dosando l'intensità luminosa della lampada dell'ingranditore.

COME SONO ANDATI?
La focale "normale" per il formato 24x36 è 43mm, mentre 50mm sarebbe la focale normale per un negativo, mai prodotto, quadrato con un lato di 36mm: questa scelta progettuale ha fatto sì che le ottiche da stampa per il formato 24x36, risultando lievemente più lunghe di quanto strettamente necessario, presentino globalmente una vignettatura inferiore a quella delle ottiche per il formato 6x6. In particolare, dal punto di vista del contenimento della vignettatura, spiccano le ottime prestazioni del Neonon e del Nikkor 50mm. Con tutte le ottiche ho ottenuto una grana ben secca e contrastata sia al centro che ai bordi del fotogramma, come è giusto aspettarsi da ottiche da stampa a sei lenti. In generale, probabilmente per l'introduzione nel corso degli anni di vetri speciali, le ottiche più recenti hanno mostrato una vignettatura più bassa e quindi migliore di quella delle ottiche più datate.

  • L'Eurygon 40mm 4.0 (disponibile oggi, in versione aggiornata, come Rodagon 40mm 4.0 WA) è un obiettivo dalla risolvenza elevatissima e dall'ottimo contrasto, capace di fornire stampe impeccabili a fortissimi ingrandimenti. E' penalizzato dalla vignettatura, come si vede dalla tabella comparativa, sia rispetto ai 50mm oggetto della prova che rispetto al molto più recente El Nikkor 40mm 4.0. Resta però un obiettivo eccellente per tutti coloro che dispongono di ingranditori dotati di una colonna di estensione limitata e per coloro che desiderano ingrandire specifiche porzioni di negativo. Richiede preferibilmente l'uso di ingranditori a luce diffusa, perché con alcune teste a condensatori può prodursi una forte vignettatura agli angoli del fotogramma. La costruzione è robusta e la finestrella dei diaframmi è illuminata.

  • EL Nikkor 40mm 4.0: è incredibilmente simile all'Eurygon 40mm 4.0 nella resa generale e nelle prestazioni, a parte la vignettatura, che è minore grazie al progetto più moderno. Nell'aspetto invece è molto meno gradevole, vista l'abbondanza di plastica. Come l'Eurygon 40mm si abbina bene solo agli ingranditori a luce diffusa. Si trova con un poco di fortuna a prezzi ridicoli perché viene confuso con il molto meno interessante EL Nikkor 50mm 4.0 a 4 lenti...

  • I Componon 50mm 4.0 e 80mm 5.6 sono obiettivi di costruzione splendida, veri pezzi da collezione. Il diaframma ha moltissime lamelle, il gruppo di lenti anteriore del 50mm è sovradimensionato e il barilotto è di ottone cromato o nero a seconda della versione. La risolvenza ed il contrasto sono ai massimi livelli ancora oggi raggiungibili e la vignettatura, pur lievemente più alta che in altre ottiche più recenti, è ampiamente accettabile. Questi vecchi Componon sono ottiche ancora attuali, che però non hanno la finestrella illuminata per i diaframmi e quindi possono risultare lievemente scomode.

  • Il Durst Neonon 50mm 2.8 è davvero un bell'obiettivo, capace di splendide stampe. Assieme al Nikkor 50mm ha la vignettatura più bassa all'interno del lotto che ho provato ed ha una risolvenza elevatissima. Presenta un contrasto leggermente inferiore a quello degli altri obiettivi, ma questa caratteristica non è necessariamente un difetto e potrebbe riguardare solo l'esemplare in mio possesso. Per ottenere le migliori prestazioni richiede una messa a fuoco molto accurata. La costruzione è robusta e la finestrella dei diaframmi è illuminata.

  • Il Nikkor 50mm 2.8 N è il frutto di una riprogettazione di un obiettivo piuttosto famoso che la casa giapponese aveva introdotto negli anni '50. Assieme al Neonon offre caratteristiche assolutamente attuali, come la finestrella illuminata dei diaframmi e una ridottissima vignettatura. Ottimi contrasto e risolvenza. Ineccepibile nella resa, dà la sensazione di essere costruito con troppa plastica.

  • Non ho più (e non ne ho mai saggiato la vignettatura) l'80mm 5,6 Rodagon con il quale ho iniziato a stampare il medio formato: era molto vecchio, risalendo probabilmente alla fine degli anni '60, sembrava un rottame, ma stampava divinamente e credo che stia ancora stampando nelle mani della sua nuova proprietaria. Lo cito comunque per affetto, raccomandandolo come un ottimo obiettivo per i formati di negativo fino al 6x6.

  • Sempre della Rodenstock ho provato un Eurygon (Rodagon WA) 80mm 4,0 che è un'ottica ottima per la stampa dei formati 6x7, 6x6 e 6x4.5 ed è dato per potere coprire fino al 6x9: al momento è montato come ottica standard sul mio ingranditore per la stampa in luce diffusa dei negativi di medio formato. Infine, il Rodagon WA 60mm, che è stato provato anche nella vecchia versione marchiata Eurygon 60mm 4,0 con risultati assolutamente identici, è molto adatto alla stampa del formato 6x4,5 ed è splendido sul formato 24x36, ma tende a vignettare come tutti i grandangolari da stampa sul suo formato pieno, che è il 6x6.

  • I due esemplari del Nikkor 80 5.6 N che ho provato hanno dimostrato prestazioni identiche e molto elevate, quasi identiche a quelle del Componon cromato del quale ho parlato prima. Come il Nikkor 50mm 2.8 N hanno però un aspetto un po' troppo "plasticoso".

TABELLA DELLE PROVE DI VIGNETTATURA

Marca

Modello

Anno

Apertura

Caduta di luce in stop

Schneider Kreuznach

Componon 50mm 4,0

circa 1966

4

0,58

5,6

0,38

8

0,32

Schneider Kreuznach

Componon 85mm 5,6

circa 1965

5,6

1,2

8

0,7

11

0,44

Rodenstock

Eurygon 40mm 4,0

circa 1975

4

1,7

5,6

1

8

0,7

11

0,45

Rodenstock

Rodagon WA 60mm 4,0 (1)

su formato 24x36mm

anni '90

4

0,4

5,6

0,25

8

0,25

su formato 6x6cm

4

1,8

5,6

1

8

0,8

11

0,8

Rodenstock

Eurygon 80mm 4,0

circa 1975

4

0,8

5,6

0,51

8

0,41

Durst

Neonon 50mm 2,8

anni '70

2,8

1

4

0,39

5,6

0,17

El Nikkor N

40mm 4,0

nuovo

4

0,8

5,6

0,66

8

0,43

11

0,23

El Nikkor N

50mm 2,8

nuovo

2,8

1

4

0,31

5,6

0,17

El Nikkor N

80mm 5,6

(2)

5,6

0,83

8

0,41

11

0,41

Note:
(1) Provati Rodagon WA ed Eurygon con prestazioni quasi identiche;
(2) Provati due esemplari costruiti a distanza di qualche anno con risultati identici

CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
I Componon risalgono alla metà degli anni '60, il Neonon e gli Eurygon agli anni '70, uno dei Nikkor 80mm e il Rodagon WA 60mm agli anni '80-'90, gli altri Nikkor provati sono nuovi.
Sebbene si noti un miglioramento della vignettatura passando dalle ottiche più antiche a quelle più recenti, probabilmente dovuto all'adozione di nuovi vetri con caratteristiche più spinte, tutti questi obiettivi sono stati progettati per un uso professionale ed hanno prestazioni estremamente soddisfacenti, sebbene dipendenti da come sono stati conservati dai precedenti proprietari.
I Componon, il Neonon e il Rodagon WA oggetto di questa prova sono in condizioni perfette; l'Eurygon 40mm e uno dei Nikkor 80mm sono stati probabilmente conservati in ambienti umidi ed hanno un lieve alone sul bordo di una lente interna; l'Eurygon 60mm ha graffi da pulizia sulla lente posteriore e l'Eurygon 80mm ne ha sulla lente anteriore.
Tutti questi difetti, presenti in misura moderata, non hanno alterato la qualità delle stampe, che è stata sempre ottima indipendentemente dall'età, dal luogo di produzione degli obiettivi o dalla nazionalità del costruttore.

La migliore ottica da stampa è, prima di tutto, la più efficiente e pratica in abbinamento al nostro ingranditore e alle nostre modalità operative: chi stampa molto in formati grandi farà bene a cercare una ottima ottica luminosa, preferendo quelle con apertura 2,8 (c'è anche un 80mm della Meopta!) a quelle di apertura 4 e 5.6. Qualcuno potrà anche ritenere indispensabile avere la ghiera dei diaframmi ben visibile ed illuminata che si trova di solito nelle ottiche più recenti. Soprattutto, si deve cercare un'ottica che sia in perfette condizioni di conservazione e di efficienza...
E dopo queste cose molto banali, il lettore si chiederà: "E la marca?"...
Non ho trovato differenze significative tra le varie marche nella resa delle stampe (che resta sempre fortemente dipendente dalle capacità dello stampatore); piuttosto, come ho detto, ho visto un significativo calo nella vignettatura passando dalle progettazioni più antiche a quelle più recenti. La cosa non è importantissima: non si stampa a tutta apertura e ai diaframmi di lavoro anche le ottiche più vecchie hanno una vignettatura ampiamente adeguata a qualsiasi esigenza. Tuttavia, per questo motivo raccomando l'acquisto delle ottiche di pregio a sei lenti delle ultime serie di qualsiasi marca, spesso messe in vendita nuove da grossisti che svuotano i magazzini dei prodotti andati fuori produzione perché abbandonati dalle Case che corrono alla cieca ricerca del mercato, o rivendute praticamente nuove da appassionati tiepidi che le hanno comperate una decina d'anni fa per usarle due volte e poi tenerle sotto la campana su uno scaffale...
Le ottiche apocromatiche, infine, dovrebbero interessare prevalentemente a coloro che vogliono stampare a colori. Non ne ho parlato perché non ho avuto occasione di provarne.

Francesco Favara © 05/2007
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