LA PERFEZIONE. ICEBERGS IN ANTARTICO
Carl Zeiss Planar 100/3.5 per Hasselblad

Pierpaolo Ghisetti, aprile 2011

Talvolta capita, se si è fortunati, di vivere dei momenti di assoluta perfezione, di totale comunione non solo con la propria macchina fotografica, ma anche con il soggetto da riprendere. Si tratta di attimi, durante i quali difficilmente ci si rende conto del tempo che passa, tanto si è immersi e totalmente assorti nell’atto fotografico, che vive di per sé stesso.

Iceberg © Pierpaolo Ghisetti

Sono stati di grazia che ogni fotografo ha sempre sognato: la macchina risponde docile ai comandi, l’ottica è quella giusta, quella in cui si ha una totale fiducia, la luce è bassa, calda e laterale, e sembra far vibrare l’aria intorno a noi.

Iceberg © Pierpaolo Ghisetti

Questi magici istanti li ho vissuti una sera durante una navigazione nel mare Antartico, circondato da centinaia di giganteschi candidi iceberg venati di azzurro e illuminati da una rosea luce crepuscolare, nel silenzio assoluto della serata polare, mentre maestosi albatri volteggiavano intorno alla nave, accompagnandola e talvolta precedendola nelle loro spericolate eppure così naturali evoluzioni.

Iceberg © Pierpaolo Ghisetti

La macchina era la fedele Hasselblad 503 e l’ottica lo Zeiss Planar 100/3,5: un’accoppiata così perfetta, una simbiosi così assoluta che non riesco ad immaginare niente di meglio.
Protetto dalla mia fedele giacca Patagonia da una temperatura esterna di -10 gradi, ma senza guanti, con le mani ovviamente ghiacciate, anche perché una leggera brezza aumentava l’effetto del freddo, manovravo tempi e diaframmi in completo automatismo, come se qualcuno me li suggerisse in totale fiducia.

Iceberg © Pierpaolo Ghisetti

I motori elettrici della Plancius, la nave su cui ero imbarcato, ronzavano appena, mentre si susseguivano scene di indescrivibile bellezza, magiche, quasi irreali: immense montagne di ghiaccio scolpite nelle forme più bizzarre, a cupola, a pinnacolo o piatte come enormi tavole, talvolta popolate da foche o da pinguini, mi passavano davanti come le immagini di un film, mentre io continuavo ad inquadrare e scattare. Finito un rullino, inserivo velocemente un nuovo magazzino precaricato, mentre nuovi orizzonti di ghiaccio, sempre mutevoli, sorgevano e scomparivano nella grandiosità dell’Antartide.

Iceberg © Pierpaolo Ghisetti

Non ricordo quanto tempo è durato: la luce sembrava non spegnersi mai e l’imbarcazione continuava a sfiorare quelle forme fantastiche che poi si perdevano nell’immensità profonda e misteriosa dell’oceano. Poi improvvisamente la luce è cessata, un’interruzione improvvisa, senza passaggi intermedi, come se qualcuno avesse spento l’interruttore di un gigantesco faro.

Iceberg © Pierpaolo Ghisetti

La perfezione del sogno era finita, la luce magica si era spenta:  adesso gli icebergs erano solo masse grige minacciose, e non più luminosi totem di una natura selvaggia ed enigmatica nella sua incomprensibile vastità.
Ma quel sogno rimarrà per sempre: l’Hasselblad e il Planar hanno compiuto il miracolo della memoria.
Si dice spesso che la perfezione non è di questo mondo: non è vero.
Se esiste un obiettivo perfetto questo è lo Zeiss Planar 100/3,5.
Se esiste ancora al mondo un luogo perfetto, questo è l’Antartide.

Pierpaolo Ghisetti © 04/2011
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Iceberg © Pierpaolo Ghisetti

CARL ZEISS PLANAR 100mm f/3,5 per Hasselblad

Composto da 5 elementi in 4 gruppi, è stato offerto a partire dal 1968 in versione C nera, mentre nel 1975 è stato introdotto il trattamento T*. Si tratta di uno degli obiettivi otticamente più corretti e dall’MTF più alto e costante di tutta la produzione Zeiss per Hasselblad, e, proprio per questo, è anche usato per fotogrammetria.
La versione C (otturatore Compur) è stata prodotta in circa 12.000 esemplari, poi sostituita nel 1982 dalla versione CF, con otturatore Prontor.

Questo obiettivo si segnala per la correzione totale della distorsione (nell’80mm è del 1,5%), e per la resa elevata e costante anche ai bordi. Rispetto al classico normale Planar 80mm f/2,8, il Planar 100mm presenta una risoluzione altissima e senza incertezze, che lo rende adattissimo sia a lavori di riproduzione (stampe, disegni tecnici, quadri), che come ottica da tenere sempre montata sul corpo macchina. Non presenta nessuna caduta evidente di qualità anche col moltiplicatore Zeiss 1,4x.

Zeiss Planar 100/3.5 Ghisetti