L'OBIETTIVO PIU' LUMINOSO DEL MONDO
Zeiss Super-Q-Gigantar
Rino Giardiello e Agostino Maiello, gennaio 2000

Nella foto: il Super-Q-Gigantar montato sulla Contarex "Ciclope".

Nel 1966, quando Canon aveva appena presentato il suo 50mm f/0.95 e l'intera industria fotografica sembrava rincorrere primati molto affascinanti sulla carta ma poco utili sul piano pratico, herr Wolf Wehran, addetto alle pubbliche relazioni della Zeiss Ikon (a quel tempo; oggi lavora come consulente esterno della Carl Zeiss) decise di rimarcare in maniera ironica questa corsa al record, sottolineando invece la filosofia Zeiss ("Non conta la massima apertura assoluta: conta l'apertura massima a cui un obiettivo è in grado di riprodurre un'immagine di qualità").

Insomma questo mattacchione di Wehran cosa fa, quando torna a Oberkochen dopo la Photokina del '66 va a trovare un amico del reparto progettazione lenti ed insieme a lui preparano la burla. Rovistando tra gli scaffali trovano una vecchia lente condensatrice, la spolverano, e lavorandoci su riescono a creare una specie di innesto Contarex. I due decidono che quell'obiettivo è un 40mm con apertura massima f/0.33 (ovviamente si tratta di valori assolutamente inventati), dopodiché applicano due anelli opportunamente calibrati per messa a fuoco (da 1m a infinito) e diaframma (da f/0.33 a f/5.6). Infine battezzano l'obiettivo, chiamandolo Super-Q-Gigantar... dove la Q, spiegò poi anni dopo Wehran, sta per Quatsch, che in tedesco significa "senza senso".

Rino Giardiello e Agostino Maiello © 01/2000
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