RIFLESSIONI SU VENEZIA
Testo e foto di Valerio Berdini
Valerio Berdini, marzo 2009

Venezia.
Strade - Canali. Pietra - Acqua.
Aria. Vola un angelo.
E' carnevale.

Colori. Segni.
Tradizione. Innovazione.
Reazione. Rivoluzione.
Coriandoli.

Maschere. Ripiene di carne, straniera.
Un accento Veneziano grida: "Ci hanno rubato il carnevale".
Un fotografo inglese guida una maschera in posa.
La maschera parla, risponde. In tedesco.

La maschera. Il mistero.
Occhi blu escono da incavi bui.
Fascino.
Sedili blu ondeggiano su gondole nere.

Venezia magica follia. In equilibrio instabile.
Instabile come una città sull'acqua.
Come eliminare i gatti e ritrovarsi pieni di topi.
E di turisti.

Venezia è una trappola. Labirinto.
La meta è in mano al caso. Caos.

Venezia è in trappola.
Sputa nel piatto in cui mangia. L'invasore la nutre.
Lei nutre l'invasore. Di frittole e Cicale.

E' Sazia. Piena. Satolla. Traballa.
E' Stanca. Si piega, ma non affonda.

Assalita. Venezia resiste.
Dal mare, dall'aria, dal sale.
Dai turisti mascherati.
Dai secoli.

Venezia che si ribella, Venezia razzista.
Venezia che si ribella al razzista.
Venezia resiste.

E' in Italia. E' a Las Vegas.
Venezia grande. Venezia piccola.
Venezia vera o Venezia finta.

Venezia è viva.
Immortale.


Valerio Berdini © 03/2009
Riproduzione Riservata

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