NEW PHOTOGRAPHY IN BRITAIN
A cura di Filippo Maggia
La Redazione di Nadir, giugno 2008

New Photography in Britain è il primo volume della nuova collana che la Skira dedica alla fotografia contemporanea.

Nadir Rino Giardiello © 2008Questo libro di Filippo Maggia che anche curato la corrispondente mostra "In Our World", contiene le immagini di diciotto artisti che nel corso dell'ultimo decennio hanno frequentato il Master di Fotografia presso la prestigiosa istituzione inglese che sembra avere preso il posto di altre come luogo per eccellenza della formazione in Europa riguardo alla fotografia e all'arte visiva in genere.
Si tratta di: Becky Beasley (1975, Gran Bretagna), Bianca Brunner (1974, Chur, Svizzera), Lisa Castagner (1975, Irlanda del Nord), Simon Cunningham, Annabel Elgar (1971, Aldershot, Gran Bretagna), Anne Hardy (1970, Londra), Lucy Levene (1978, Londra), Gareth McConnell (1972, Irlanda del Nord), Brígida Mendes (1977, Tomar, Portogallo), Suzanne Mooney (1976, Irlanda), Melissa Moore (1978, Nottingham), Harold Offeh (1977, Accra, Ghana), Kirk Palmer (1971, Northampton, Gran Bretagna), Sarah Pickering (1972, Durham City, Gran Bretagna), Sophy Rickett (1970, Londra), Esther Teichmann (1980, Karlsruhe, Germania), Heiko Tiemann (1968, Bad Oeynhausen, Germania), Danny Treacy (1975, Manchester), autori molto diversi ma con una forte condivisione con il mondo che li circonda in comune.
Non limitandosi a rappresentarlo, ne danno una nuova e personale interpretazione raccontando in prima persona (in alcuni casi proponendosi direttamente come protagonisti dell'opera) il proprio rapporto con la vita e la società. Pur trattandosi di esperienze personali, in alcuni casi molto differenti l'una dall'altra, si avverte una malinconia comune, un sentimento del tempo presente vissuto fino in fondo, lucidamente affrontato e ricomposto attraverso le immagini.

Nadir Britain © 2008

Altra caratteristica comune a molti di loro è la ricostruzione di precise situazioni ove l'atto fotografico delimita e riconsidera una nuova realtà nelle sue proporzioni, relazioni interne e significati multipli come, per esempio, nel lavoro della Mooney teso alla riconsiderazione del modus vivendi con cui siamo abituati a vedere il mondo; la Rickett sembra andare oltre, tentando di svelare ciò che non è immadiatamente visibile nel suo film Auditorium visibile nella mostra; si muove sul sottile limite fra il reale e l'immaginario la ricerca della Pickering; diviene una metamorfosi la figura umana che si plasma con lo spazio nel lavoro della Moore; figura umana che è in movimento e dialoga con se stessa e con lo spazio nel lavori di Cunningham; un dichiarato atto di non-conformismo sono invece le immagini di coppia della Levene; diventano un manifesto contro il glamour patinato e la falsa femminilità le immagini della Castagner. Il luogo e la sua storia, la sua identità culturale e antropologica sono l'oggetto d'indagine esplorato da Palmer nei suoi delicati video; e ancora le origini e le radici culturali sono alla base del ragionamento su cui posa il lavoro della Mendes, in immagini costruite tra fiction e realtà; un modulo di osservazione e decodificazione del mondo è la fotografia per Tiemann, basato sull'esperienza e sull'attesa; mentre uno strumento per indurre la comunicazione fra culture diverse, sovente partecipando con i personaggi dei suoi video, sono le opere di Offeh; le immagini si fanno poema visivo nello slide show di McConnell, una lunga storia personale vissuta dall'interno; così come personalissimi e intimi sono i rapporti, o meglio i sentimenti, manifestati nelle fotografie della Teichmann. Allucinanti, inquietanti sono le invenzioni che assumono sembianze umane create da Treacy; un mondo immaginario che muove pure la ricerca della Brunner dove sono gli oggetti a trasformarsi e cambiare forma; così come il rapporto fra gli oggetti e la loro rappresentazione fotografica sta alla base della ricerca della Beasley; simile riflessione sull'utilizzo della fotografia, ma come strumento creativo e induttivo di nuove percezioni, porta la Hardy a costruire ambienti ricchi di dettagli e particolari, dove l'uomo è assente; assenza che diventa vulnerabilità nei personaggi e nelle immagini della Elgar, dove i dettagli sono in realtà simboli che ci permettono di entrare nell'opera.

Britain © Nadir Rino Giardiello 2008

Il volume, purtroppo privo dei video presenti in mostra, la accompagna degnamente e offre una visione attuale ed estremamente contemporanea della ricerca fotografica in Inghilterra. Non lascia insoddisfatti in quanto è come ci si aspetta dalla Skira, ottimamente stampato e di pregevole fattura, godibilissimo nel grande formato 24x28 cm.

La Redazione di Nadir @ 06/2008
Riproduzione Riservata

Britain © Nadir Rino Giardiello 2008

IL LIBRO.
Edizioni Skira 2008, in italiano e inglese
Formato 24x28 cm
208 pagine, 144 a colori, brossura
Prezzo, 39,00 Euro
ISBN 978-88-6130-762-1 I

LA MOSTRA.
Mostra "In Our World. New Photography in Britain"
Sede Palazzo Santa Margherita, corso Canalgrande 103, Modena
Periodo 20 aprile - 13 luglio 2008
Inaugurazione domenica 20 aprile 2008, ore 11,30
A cura di Filippo Maggia
Organizzazione e Produzione Galleria Civica di Modena
Fondazione Cassa di Risparmio di Modena
in collaborazione con Royal College of Art, Londra
Orari da martedì a domenica 10,30-13,00; 16,00-19,30 lunedì chiuso
Ingresso gratuito
Informazioni Galleria Civica di Modena, c.so Canalgrande 103, 41100 Modena
tel. +39 059 2032911/2032940 - fax +39 059 2032932
www.comune.modena.it/galleria
Ufficio Stampa Studio Pesci, Bologna
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