PHOTOSHOW 2009

Quest’anno tocca a Milano ospitare l’appuntamento annuale sulla fotografia e l’imaging
più famoso del nostro Paese.

La quasi totalità degli appassionati di fotografia, siano essi amatori o professionisti, adopera Internet come principale canale d’informazione. Questo da un lato danneggia le tradizionali riviste cartacee, sempre più in difficoltà, dall’altro spinge gli addetti ad interrogarsi ogni volta sulla reale utilità di eventi quali, ad esempio, il Photoshow. La stragrande maggioranza dei prodotti esposti in queste fiere, infatti, è già stata ampiamente vivisezionata tramite Internet, con conseguente svisceramento di pregi e difetti (del resto non è infrequente imbattersi, sui gruppi di discussione, in animati dibattiti tra sostenitori e detrattori di questa o quella fotocamera… spesso portati avanti da persone che quella fotocamera l’hanno vista solo su una pagina web).

Un tempo si andava alle fiere per incontrare altri appassionati, per fotografare qualche avvenente modella (ben pochi i modelli a disposizione del pubblico femminile, allora come ora), e per poter vedere dal vivo fotocamere ed obiettivi dei quali al massimo si era letto su qualche rivista. Inoltre, trofeo tipico dei finesettimana fieristici erano sacchetti colmi di cataloghi, da custodire gelosamente e da sfogliare dopocena, beandosi della loro carta patinata e perdendosi con voluttà tra lunghe sequele di dati tecnici dei quali discutere con altri appassionati alla prima occasione utile.

Oggigiorno i cataloghi si scaricano da Internet e sono pochi gli appassionati che, arrivando in fiera, non sappiano già cosa aspettarsi dai vari stand. Rimangono le modelle, il toccare con mano fotocamere ed obiettivi (esperienza ora meno preziosa, data la più rapida obsolescenza delle fotocamere digitali rispetto ai tempi della pellicola), il mercatino dell’usato (affollatissimo!), e le varie mostre che arricchiscono l’evento (spesso molto belle, peraltro).

Non ci dilungheremo, dunque, nell’elencare la mercanzia in mostra: i grossi nomi erano tutti presenti, ed ognuno con la gamma pressoché completa di reflex e compatte, oltre che con molti obiettivi. Dunque i mondi di Canon, Fuji, Nikon, Olympus, Panasonic, Pentax (con diverse fotocamere d’annata in esposizione, allo stand FOWA), Samsung, Sony ed altri erano a disposizione dei visitatori per poter giochicchiare, o talvolta solo ammirare a distanza, fotocamere reflex e compatte, obiettivi, flash, videocamere, scanner, stampanti, ed accessori vari. Sigma, Tamron e Tokina sfoderavano un’ampia gamma di ottiche universali per i sistemi reflex più diffusi, mentre un giro agli stand di Epson, Kodak ed HP ha consentito di rifarsi l’occhio con le più recenti offerte in materia di stampa, con lunghe file di visitatori ansiosi di impossessarsi di stampe omaggio di questo o quel plotter.

Da segnalare lo stand FOWA, che oltre a Pentax distribuisce in Italia sia il marchio Zeiss (belle le Zeiss Ikon!) che i prodotti Hasselblad, con i suoi gioielli a pellicola e digitali. Immancabili, infine, gli stand delle principali riviste nazionali di fotografia (da “fotografare” a “Fotografia Reflex”, da “Gente di Fotografia” alle testate dell’editrice Progresso) e non solo (c’erano anche “Oasis” e “Il Sole 24 Ore”), nonché un’ampia area dedicata ai prodotti Bogen/Gitzo/Manfrotto.

Volendo fare qualche osservazione di carattere generale sull’evento, diremmo che l’afflusso di pubblico ci è parso più che buono; al momento in cui scriviamo non sono state ancora comunicate le cifre ufficiali ma, ad occhio, ci è parso che l’evento abbia richiamato un buon pubblico, a dispetto del cattivo tempo che ha funestato il weekend milanese. Infine, non è neanche più il caso di scrivere frasi del tipo “la fotografia digitale ha ormai preso il sopravvento”: salvo qualche rarissima eccezione (le Zeiss Ikon succitate e poco altro, salvo ovviamente l’area destinata all’usato), la fotografia a pellicola era praticamente assente. Amen!

Agostino Maiello © 03/2009