SCALE PARALLELE
Michele Vacchiano, ottobre 2001

Mi scrive Giuliana Cervetti: "Esiste un modo per "tradurre" il sistema zonale in qualcosa di compatibile con l'immagine digitale? Oppure la scala di Ansel Adams vale soltanto per chi traffica con alambicchi e sali d'argento?"

Dopo tutto i densitometri, i toner e gli inchiostri non sono cose totalmente aliene rispetto a esposimetri, emulsioni, carte da stampa; e certi aspetti di Photoshop ricordano la camera oscura.

Il problema è capire se le 256 tonalità del linguaggio digitale possono in qualche modo trovare un corrispettivo nel mondo della fotografia.

Bene. Curiosando in giro (un po' su testi cartacei, un po' sulla rete) ho trovato gli elementi utili per costruire la tabella pubblicata qui sotto. I 256 toni digitali possono corrispondere perfettamente alle zone della scala, potendosi entrambe le scale tradurre come percentuale di nero. Così avremo ad esempio che nella zona 0 (negativo non esposto), che per Adams corrisponde al nero assoluto, anche la luminosità sarà pari a zero e la percentuale di nero sarà del 100%; nella zona V (grigio medio) avremo una luminosità media (128, cioè la metà di 256) e una percentuale di nero del 50 per cento; nella zona 10 (bianco assoluto della carta da stampa), la luminosità sarà massima e la percentuale di nero scenderà a zero.

Come si vede, niente di nuovo sotto il sole!

ZONE

0

I

II

III

IV

V

VI

VII

VIII

IX

X

LUMIN.

0

26

51

76

103

128

152

178

205

230

255

% NERO

100

90

80

70

60

50

40

30

20

10

0

Michele Vacchiano © 10/2001
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