ZAINO CULLMANN VIGO 400
Uno zaino per la città. Prova pratica
Rino Giardiello, marzo 2014

Ho un'infinità di borse e zaini di tutte le taglie ma, come spesso accade ai comuni mortali, non ho mai quella giusta per una determinata esigenza, per la nuova fotocamera o per il nuovo obiettivo.
E così è accaduto anche questa volta con l'acquisto della Sony A99 con il 24-70 Zeiss che, volendoli portare da soli per una gita fotografica non impegnativa o una semplice passeggiata in città, non entravano in nessuna borsa adatta a contenere una reflex APS-C (ho tante borse dove porto i corredi completi per lavoro, ma portare una borsa gigantesca con un solo corpo ed un solo obiettivo non ha senso, oltre che scomodo).



Indossato su due spalle o su una, il Vigo 400 resta comunque comodo da portare.

Da molti anni, per le gite fotografiche ed i viaggi, preferisco usare lo zaino e questa volta, spinto dalla necessità, volevo comprare uno zaino monospalla, scelta che mi pareva molto logica visto che, quando porto lo zaino in città, il più delle volte lo porto su una sola spalla (vedi foto in alto).

Dopo un po' di ricerche su internet, però, ho scoperto che un monospalla piccolo e "cittadino" non riusciva a contenere la Sony A99 con lo zoom Zeiss ed i modelli successivi diventavano troppo ingombranti. Altra cosa che mi ha fatto abbandonare l'idea del monospalla è che, per essere assicurato al corpo in maniera sicura, la tracolla va indossata obliquamente, cosa che mi risulta molto fastidiosa (per non parlare dell'altra piccola cintura in orizzontale). Ovviamente sono considerazioni del tutto personali, ma mi sentivo particolarmente "imbracato" mentre lo zaino normale, una volta indossato su entrambe le spalle, lascia del tutto libero il davanti.

Sono così tornato all'idea dello zaino classico, ma volevo uno "zaino cittadino", possibilmente discreto ed elegante - non un robustissimo ed ingombrante zaino per escursioni in situazioni estreme - e, dopo numerose ricerche, ho trovato lo zaino Cullmann oggetto dell'articolo.

Il Cullmann Vigo esiste in due versioni compatte ed eleganti, perfette per quello che desideravo, ed è un vero peccato che la A99 non potesse entrare per pochissimo nel più piccolo dei due, il Vigo 200, adatto ad ospitare una reflex APS-C con un paio di obiettivi di dimensioni non eccessive. Il problema non è di larghezza e lunghezza, ma solo di altezza. Ho dovuto pertanto scegliere il Vigo 400, leggermente sovradimensionato per le mie esigenze, ma alla fin fine può ospitare con comodità la Sony A99 con lo zoom Zeiss montato e due lunghi telezoom ai lati (oppure, come nel mio caso, la classica bottiglietta d'acqua ed un impermeabile pieghevole).

Il Vigo 200 si può trovare online sui 30,00 Euro ed il Vigo 400 sui 43,00 Euro.

Non mi aspettavo meraviglie da uno zaino di quel prezzo, ma non l'ho scelto per un uso pesante e confidavo pur sempre nella garanzia del nome Cullmann anche se presumo che il Vigo, proprio per il prezzo basso per il marchio, non venga prodotto in Germania come gli altri articoli che, in tal caso, esibiscono una vistosa etichetta "Made in Germany" (vedi schede nel sito https://www.cullmann.de).

La pagina dedicata ai due zaini Vigo https://www.cullmann.de/en/results/cat/vigo.html è un po' scarna, ma mostra qualche foto del prodotto e, cosa importante, le misure interne.

Aspetto
Come avevo intuito dalle foto, il Vigo è uno zaino fotografico molto aggraziato ed elegante che ben si presta ad un uso cittadino senza essere immediatamente identificati come fotografi. Le rifiniture sono abbastanza buone, più che adeguate al prezzo, ma l'impressione è comunque quella di un prodotto "leggerino" anche se sarà da verificare nel tempo. Le tasche sono giuste, non troppe ma comode e ben organizzate. Anche lo spazio interno è facilmente strutturabile grazie ai tradizionali setti. In un batter d'occhio ogni cosa ha trovato il suo posto giusto, soprattutto gli accessori piccoli per i quali esistono numerose tasche fornite di cerniera.
Le cerniere principali sono il punto dolente e lasciano perplessi perché sono molto piccole (difficile usarle coi guanti, per esempio) e sembrano delicate, ma sono ormai diversi mesi che uso lo zaino e non hanno mostrato alcun cenno di cedimento per cui potrebbe essere solo un'impressione visiva.
Come dicevo, le rifiniture generali sono discrete ed i materiali sembrano validi, ma con alcune "cadute di stile" indegne del marchio e mi ha sorpreso una cucitura con il filo di un colore diverso (vedi foto a fine articolo), segno di scarsa attenzione al prodotto.

Sul campo
Ho trascorso intere giornate con il Vigo 400 sulle spalle e l'ho trovato confortevole. E' stato il compagno perfetto per le gite perché sono riuscito ad infilarci l'inverosimile, anche le classiche cose non fotografiche che capita di doversi portare dietro quando si sta fuori un intero giorno. Gli spallacci sono bene imbottiti e non stancano le spalle mentre la parte a contatto con la schiena è in materiale imbottito e traforato che evita di trovarsi con la schiena sudata.

Conclusioni
Ho acquistato il Vigo su Amazon dove ho trovato il miglior prezzo on-line e l'ho ricevuto perfettamente imballato dopo pochi giorni. Il servizio è stato impeccabile come sempre ed ho anche potuto usufruire della spedizione gratuita grazie all'opzione "Prime". Gli unici appunti che posso fare allo zaino dopo qualche mese d'uso è che i setti non sono robusti abbastanza per reggere il peso della A99 con lo zoom Zeiss nella posizione predefinita (vedi foto) e tendono a flettersi sotto il peso totale (non da poco, ma non sarebbe molto diverso per qualsiasi buona reflex Full Frame con lo zoom 24-70 F/2.8 originale) per cui è bene riorganizzare lo spazio in modo più idoneo mettendo la fotocamera sul fondo.
In tutta onestà, se fosse esistito un Vigo 300 - un'ipotetica misura intermedia tra il 200 ed il 400 - sarebbe stato perfetto per me e per il mio corredo, ma non posso assolutamente lamentarmi del Vigo 400 che, per il prezzo a cui è possibile trovarlo on-line, offre praticità, versatilità ed un buon aspetto estetico.

Rino Giardiello © 03/2014
Riproduzione Riservata



Lo strano cambio di colore del filo di cui parlavo nell'articolo.