TEST FUJI ACROS 100
Sirio Ruchini, marzo 2002

LA GRANA INVISIBILE DEI GRANI TABULARI, LA PLASTICITA' DELL'IMMAGINE DEI GRANI TRADIZIONALI… ECCO CIO' CHE LA FUJI PROMETTE.

Acros in Xtol 1+1
Viterbo - Fontana di Piazza delle Erbe "gelata".

Acros in Xtol 1+1
Dolomiti - San Martino di Castrozza vista dal Tognola.

Acros in Microdol-X 1+3 Ferento (VT) - Teatro Romano.

Acros in Microdol-X 1+3
Dolomiti - San Martino di Castrozza. Fontana di Ghiaccio.

Questa nuova pellicola è stata annunciata a metà del 2001 come il nuovo riferimento nel BN, ma per motivi ancora sconosciuti rimane di difficile reperibilità. Data però la bontà delle pellicole FUJI anche nel settore del BN, qualche sforzo per trovarla andava fatto.

Più che uno sforzo si è trattato di mettere mani al portafogli e, grazie ad Internet, comprarla negli USA, dato che anche nel resto d'Europa la Acros sembra più un UFO che una pellicola vera e propria.
Mi sono avvicinato a questa pellicola con molta curiosità: a parte la Delta 100 non ho mai amato le pellicole a grani tabulari preferendo la resa delle pellicole vecchio stampo, Plus-X e APX-100 per la media sensibilità e Tri-X e Neopan 400 per quelle di alta sensibilità. Rispetto alla altre pellicole "tabulari" la Acros, a detta della Fuji, non necessita di rivelatori appositi ma già con i cosiddetti "universali" (p.e. D-76 o Xtol) dovrebbe fornire ottimi risultati.

IL TEST
Proprio per questo motivo per testare la pellicola ho scelto 2 rivelatori universali: il Kodak Xtol, rivelatore che sta sostituendo sempre più il buon vecchio D-76 nelle C.O. degli amanti del BN, e il Microdol-X, uno sviluppo che usato stock è un ultrafinegranulante ed abbassa la sensibilità della pellicola di uno stop, ma in diluizione 1+3 sfrutta bene la sensibilità della pellicola, la perdita è in alcuni casi più sfortunati limitata ad un terzo di stop, fornisce una grana molta fine e ha una elevata acutanza.

Con l'Xtol lo sviluppo è durato 7'15'' minuti a 24°, con una agitazione di 5 rovesciamenti secchi in 5 secondi ogni 30 secondi; con il Microdol-X, pellicola esposta a 80 ISO, è stato di 16'30'' minuti a 24° (la temperatura consigliata per la diluizione 1+3), con 2/3 rovesciamenti in 5 secondi ogni 30 secondi. I tempi scelti sono per l'Xtol quello consigliato dalla Fuji, per il Microdol-X diluito invece sono partito da quello indicato dalla Fuji per il rivelatore stock aumentandolo in proporzione. Per l'agitazione ho usato quella standard Kodak che di solito non favorisce l'acutanza, ma dato che il Microdol dà un'acutanza già notevole non abbiamo ricalcolato il tempo dello sviluppo anche per una agitazione di 5 secondi ogni 4 minuti.

I RISULTATI
Iniziamo con lo Xtol: la grana è visibile solo attraverso il focometro 10x con la testa dell'ingranditore alzata per una stampa 40x50, mentre sulla stampa non si nota per niente. La gamma di grigi è estesa, pari a quella della progenitrice Neopan 100 SS. Ma al contrario di questa, gli estremi della gamma, ovvero il bianco più bianco del bianco ed il nero profondo, sono ben presenti. Buonissimo il contrasto e il microcontrasto, buona l'acutanza. Proprio per queste caratteristiche la pellicola è l'ideale per ritratti che devono essere ingranditi molto, tanto da farli sembrare usciti da negativi medioformato.

Passiamo poi ad osservare i risultati del Microdol-X. La grana scompare, anche dal focometro; la gamma di grigi sembra espandersi ma gli estremi (il bianco e il nero) ci sono, e sono ben visibili. Ottimo il contrasto, eccellente l'acutanza.
In poche parole un risultato eccellente, soprattutto se si prevedono stampe di una certa "taglia". Tra parentesi l'elevata acutanza, di solito non consigliata nei ritratti, non disturba affatto, non offrendo un servizio da "carta geografica" dei difetti della pelle, ma dando un elevato realismo proprio per la resa fotografica di questa.

CONCLUSIONI
La Acros è un'eccellente pellicola: facile da esporre (ottima in entrambi i casi, con una leggera preferenza per il Microdol-X, la latitudine di posa), facile da trattare, ha la grana di una 50 ISO senza avere il contrasto più elevato delle pellicole a bassa sensibilità. Tra i due rilevatori il Microdol-X offre qualcosina in più, ma dato che anch'esso non è facile da trovare, si può ripiegare benissimo sull'Xtol o su altri rivelatori standard.

Il supporto, punto debole della serie Neopan, è migliorato: rimane sempre meno spesso della concorrenza ma è aumentata la sua resistenza ai graffi. L'unico difetto rimane la sua reperibilità: ho interpellato la Fuji Italia via e-mail per avere chiarimenti sulla sua distribuzione nel nostro Paese, ma non ho ancora ricevuto risposta. Comunque bisogna considerare che, nonostante le spese di spedizione alquanto elevate già sostenute, ho già ordinato 10 ulteriori rullini per effettuare altre prove: Gradual, Rodinal, Ilfotec DD-X e altri "brodini" si stanno già preparando per cucinare questo… "piatto prelibato".

Sirio Ruchini © 03/2002
Riproduzione Riservata


N.B.
Tutte le scansioni sono state effettuate da stampe 13x18 realizzate su Ilford Multigrade Cooltone, sviluppata in Ornano Normaton ST-18 diluito 1+7; filtro di contrasto 2, ingranditore Ilford Multigrade 35.
Come si può notare, in tutti i casi il bianco del ghiaccio o della neve è perfetto e ben dettagliato. Le ombre sono ben leggibili.

I negativi ottenuti dalla Acros hanno dato risultati eccellenti stampati su carta baritata Oriental VC Seagull, sviluppata sempre in Normaton, per quanto riguarda le foto di panorami o particolari architettonici "ghiacciati" come quelli ripresi negli esempi qua sopra.
Notevoli i risulati anche dei ritratti stampati su carta baritata Forte Polywarmtone Plus, sviluppata in Agfa Neutol WA.