ILFORD MULTIGRADE IV RC DE LUXE E XP2
E' in commercio ormai da diversi anni, ma di recente, stampando dei negativi Ilford XP2 con un pacco appena acquistato, ho notato delle notevoli differenze rispetto al vecchio approvvigionamento: che la Ilford abbia fatto delle migliorie e modifiche senza sbandierarle ai quattro venti e senza approfittare dell'occasione per lanciare sul mercato una nuova versione della sua diffusissima Multigrade?

Nadir Magazine ©Uso ormai da molti anni la carta politenata a contrasto variabile e posso dire di conoscere bene la Ilford Multigrade in tutte le sue versioni. Ho provato anche le corrispondenti carte di altre marche, ma per un motivo o per l'altro ho sempre continuato a preferire la Ilford sino a quando non mi sono trovato di fronte alla necessità di stampare negativi XP2. Questi negativi, perfettamente stampabili su carta a contrasto fisso, diventano impegnativi (se non impossibili) da stampare con la Ilford Multigrade, nonostante ci si possano aspettare ottimi risultati dal momento che il produttore è lo stesso.
Ricordo, casomai fosse necessario, che la Ilford XP2 non è una vera pellicola bianconero a base di argento, ma è, in pratica, una pellicola a colori da 400 ISO senza colori: questo serve per consentirle di essere sviluppata da qualsiasi fotolaboratorio che sviluppi le normali pellicole negative a colori. Il negativo che si ottiene ha un aspetto molto simile a quello di vero negativo bianconero e la sua stampabilità su carta a colori da parte del laboratorio o su vera carta bianconero in camera oscura è davvero ottima. Tra i pregi da non trascurare vanno ricordati l'elevata gamma tonale, l'estesa latitudine di posa e la grana davvero ridotta in rapporto alla sensibilità.

Tutto bene, quindi? No, non proprio tutto: stampando da sé la XP2 in camera oscura, fila tutto liscio se si adopera carta a gradazione fissa, ma con la Ilford Multigrade IV i risultati sono davvero deludenti. Anche usando i filtri più contrastati (4 e 4,5) non si riescono ad avere dei bei neri mantenendo i bianchi brillanti e le stampe sono tutte piatte e tendenti al grigio, in parole povere decisamente brutte (ed a che serve scattare una bella foto per poi ottenere delle pessime stampe?).
Facendo varie prove, però, ho scoperto che i negativi XP2 fornivano ottimi risultati con altre carte Multigrade RC, in particolare con la Tetenal TT Vario Ultra.
Cosa volere di più dalla vita? In questo caso una sola cosa: la facilità di trovarla!
I prodotti Ilford, seguiti da quelli Kodak (mi riferisco al solo bianconero) si trovano praticamente ovunque, quelli Tetenal no, e lo stesso vale per tutti gli altri marchi (trovare prodotti Agfa e Fuji non è certo più facile).
Così, per farla breve, mi sono trovato ad acquistare di nuovo la Ilford Multigrade nella versione IV con superfice Perla…

E' lei o non è lei?
Difficile stabilirlo, ma sin dalle prime stampe noto che le cose non vanno come al solito: la carta reagisce in maniera completamente diversa al negativo XP2, sembra quasi una carta a gradazione fissa. I bianchi ci sono, i neri pure, tanti bei grigi in mezzo… com'è possibile?
La risposta è facile: alla Ilford hanno cambiato qualcosa e la XP2 va finalmente d'accordo con la carta a contrasto variabile dello stesso marchio. Dunque, molti appassionati potranno trovare utile fare sviluppare i loro negativi da un fotolaboratorio industriale in modo da avere dei provini 10x15, molto comodi da visionare e per valutare le espressioni dei soggetti o la messa a fuoco, anziché i soliti provini a contatto tipici di chi sviluppa da sé i negativi. Dopodiché, fiduciosi, ci si potrà dedicare in camera oscura a stampare le foto migliori, senza temere di dover lottare ore per ottenere una stampa con un nero degno di questo nome.

Rino Giardiello © 01/2003
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