GUIDA ALLA SCELTA DELLA TESTA PER IL TREPPIEDI
Michele Vacchiano, maggio 2002

Una vecchia storiella che circola in Piemonte racconta che al tempo dei tempi quelli che avevano la testa sul collo fecero guerra a quelli che avevano la testa sulle spalle... Ma, alla fine, è meglio avere la testa sul collo o la testa sulle spalle? Il finale della storia non lo ricordo, ma di una cosa sono sicuro: senza testa non c'è niente che funzioni, nemmeno un treppiede.

Due teste a snodo sferico Manfrotto. Quella a sinistra, generosamente dimensionata, è in grado di sostenere anche un apparecchio di grande formato.

Una testa a sfera Manfrotto adatta ad essere utilizzata su supporti "clamp".

A sinistra una testa video (dotata anche di sblocco per l'inclinazione laterale e pertanto utilizzabile per fotografare); a destra la testa Joystick Manfrotto.

Due teste a tre movimenti (Manfrotto) con manopole di sblocco e scala graduata per la regolazione della rotazione orizzontale.

Due teste a tre movimenti di generose dimensioni, adatte a sostenere apparecchi di grande formato o equipaggiati con pesanti teleobiettivi. Quella a sinistra consente una regolazione micrometrica mediante manopole a ingranaggi (cortesia Manfrotto).

I cavalletti più economici vengono venduti con la testa, per cui vi prendete quello che vi danno, non c'è scelta. E di solito quello che vi danno non corrisponde alle vostre esigenze.

Se invece acquistate un treppiede di un certo pregio, allora la scelta c'è, nel senso che i modelli migliori vengono venduti senza testa.

Una buona testa costa quanto l'intero treppiede. Ma come scegliere una "buona" testa? Come districarsi nel labirinto degli innumerevoli modelli che il mercato propone?

Bene. Facciamo una prima, grossolana distinzione, che è quella tra le teste a snodo sferico e le teste a tre movimenti.

Le teste a sfera
In pratica c'è una palla d'acciaio che può ruotare in tutti i sensi e c'è un sistema di serraggio che la blocca nella posizione voluta.

Vantaggio: un'estrema rapidità operativa.

Svantaggio: non siete mai sicuri che la fotocamera sia perfettamente in bolla. Le migliori teste a sfera hanno, è vero, una piccola livella a bolla incorporata, ma le regolazioni manuali sono difficili e il rischio di qualche imprecisione è sempre in agguato. Quando finalmente siete riusciti a bloccare l'assetto orizzontale vi accorgete che occorre regolare l'inclinazione lungo l'asse ottico. Per farlo, ovviamente, allentate il blocco e tutto va a pallino, costringendovi a ricominciare daccapo.

Variante della testa a sfera è la testa "Joystick" della Manfrotto, in cui lo sblocco avviene non già allentando una manopola a vite ma impugnando direttamente l'accessorio e premendo un grilletto generosamente dimensionato.
Per cosa va bene la testa a snodo sferico: paesaggio naturale, fotografia di animali, macro sul campo, ritratto, still life.
Per cosa non va bene: architettura, fotografia di quadri e di documenti in genere.

Le teste a tre movimenti
Tre leve o manopole di bloccaggio comandano separatamente tre movimenti: rotazione orizzontale, inclinazione in avanti e all'indietro lungo il piano su cui giace l'asse ottico, inclinazione laterale lungo il piano perpendicolare all'asse ottico. Una variante molto sofisticata è costituita dalle teste in cui i movimenti non sono manuali, ma comandati da manovelle e ingranaggi (geared). In questo modo è possibile una regolazione micrometrica di estrema precisione.

Vantaggio: regolazioni di precisione, favorite anche dalle scale graduate che nei modelli migliori sono incise sul corpo dell'accessorio, nonché dalla bolla di livello incorporata (quando c'è). Inoltre, contrariamente a quanto avviene con le teste a sfera (che quando allentate il blocco si muovono in tutte le direzioni) potete effettuare la regolazione di un solo movimento lasciando bloccati in posizione gli altri tre.

Svantaggio: una maggiore lentezza operativa.

Per cosa va bene la testa a tre movimenti: tutto, specialmente architettura, fotografia di quadri e di documenti in genere; ma anche paesaggio naturale, fotografia di animali, macro sul campo, ritratto, still life.
Per cosa non va bene: sarebbe meglio dire "per chi". Non va bene per quelli che hanno sempre troppa fretta e sono disposti ad accettare un'inquadratura un po' storta (tanto c'è Photoshop) pur di riuscire a scattare.

Le teste video
Le teste video sono comandate da una lunga leva che si sblocca mediante rotazione del pomolo in senso antiorario. Hanno due soli movimenti: la rotazione in orizzontale e l'inclinazione lungo il piano dell'asse ottico. Manca il più delle volte l'inclinazione laterale perché si presume che la videocamera non debba essere inclinata in questo modo (gli orizzonti storti non li vuole nessuno.

I movimenti devono essere continui e senza gli strappi che una mano poco esperta rischierebbe di imprimere alla camera, per cui le teste video sono dotate all'interno di un fluido che oppone resistenza allo spostamento consentendo la necessaria gradualità.
C'è differenza tra le teste "fluide" e le teste "liquide": queste ultime sono più costose e si usano in ambito professionale.

Vantaggio: per chi fotografa, praticamente nessuno.

Svantaggio: in alcuni modelli, la mancanza di regolazione dell'inclinazione laterale, utile per il video ma non per la fotografia. Inoltre il peso sostenibile non è mai eccessivo, almeno nei modelli non professionali.

Per cosa va bene la testa video: per effettuare riprese video.
Per cosa non va bene: per fotografare.

Michele Vacchiano © 05/2002
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