Davvero ben realizzato questo volume, curato da Carla Costamagna Martino (direttrice editoriale di EGA), e che fa parte del progetto “Un fotografo per i diritti umani”. Ne sono autori due validi e giovani fotografi (Giuliani, pesarese, è del 1975; Romano, messinese, del ‘68) che, con semplicità ed efficacia, propongono al lettore una sequenza di immagini miste (colore e bianconero) ambientate nelle città e nelle campagne cinesi e tibetane. Non ci sono saggi e dissertazioni: solo tre brevi testi all’inizio del libro che introducono il senso generale del lavoro. Sta poi al lettore lasciarsi guidare dalla propria sensibilità, estetica e culturale, nella valutazione delle fotografie che seguono.
“Le fotografie contenute in questo volume rendono molto bene l’idea di un Paese di dimensioni e peso continentali in cui convivono tradizione e modernità, sviluppo e arretratezza, ricchezza e povertà”, scrive Paolo Pobbiati (presidente della sezione italiana di Amnesty International). “All’imponente crescita economica avvenuta negli ultimi vent’anni non si è accompagnato un corrispettivo sviluppo nel campo dei diritti civili e politici. (...) Il tempo sospeso della Cina di oggi è anche quello dei diritti umani”. Diritti umani e sperequazione, povertà e corsa al modernismo sono ben documentate in molte delle immagini presentate. Modesti operai e scintillanti centri commerciali, treni iperveloci che attraversano con indifferenza quartieri in demolizione, bar e prostitute, vetture di lusso e nomadi tibetani: c’è davvero di tutto in questo sguardo d’insieme, e saggiamente le foto dei due autori sono mischiate, senza che vi sia una separazione: “Un’idea di Cina e un’idea di Tibet in un solo libro”, scrive Carla Costamagna Martino.
“Unire più piani narrativi, due autori, bianco e nero e colore per cercare di restituire frammenti di terre e situazioni complesse”. Non ci sono molte immagini “belle” nel libro, perché l’obiettivo non era quello di gratificare l’occhio del lettore, ma di sicuro la quasi totalità sono efficaci, funzionano, raccontando scene e situazioni, gettando un occhio discreto e garbato su una realtà così lontana e complessa che solo con ponderatezza e sensibilità è possibile decodificare. In questo senso, tali immagini sono un valido ausilio. Chiude la Costamagna Martino: “...abbiamo cercato di restituire un racconto per immagini che non va letto solo nella sua valenza giornalistica, espressiva e culturale ma anche come ricerca di discontinuità rispetto alle rappresentazioni mediatiche di questi territori. Di suggerire una visione, una, tra le tante possibili”.
Agostino Maiello © 08/2010
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La scheda.
Alberto Giuliani, Filippo Romano
CINA TIBET
EGA Editore
96 pagine, Euro 26
ISBN 978-88-76706-87-5