Chi è Jed? Ma poi, siamo sicuri che il suo nome sia Jed? Non è forse Ced? O Zed? Danilo Cecchi, alla sua prima prova narrativa dopo anni di apprezzato giornalismo fotografico, si affida ad un personaggio sfuggente, poco umano e molto deus ex machina, per costruirgli intorno un giallo che si sviluppa tra Grecia, Francia ed Italia e dove il protagonista, un fotografo appassionato di architettura, si trova coinvolto in una serie di omicidi e di sparizioni - dei quali naturalmente non diciamo nulla per non rovinare la sorpresa al lettore.
Il romanzo, scritto in prima persona ed utilizzando il solo discorso indiretto libero, accoglie e sfiora tanti temi cari all’autore, primo tra tutti la fotografia - ma anche l’architettura, il mare, i libri e, di sfuggita, i gatti fanno la loro apparizione. Si parte da Atene, dove un omicidio crudele e che sfiora il protagonista lo porta a conoscere una donna che poi animerà il resto della vicenda, a Parigi, a Milano ed infine a Firenze.
La scrittura è piana, godibile, e la curiosità di vedere come andrà a finire spinge il lettore ad andare avanti, un capitolo dopo l’altro, via via che la trama degli eventi si dipana. Cecchi interrompe dunque la sua attività di storico e cultore della fotografia (concretizzatasi negli anni in numerosi libri nonché articoli per le testate dell’editrice Progresso Fotografico, oltre che per Nadir) per regalarsi un intermezzo narrativo, e lo fa con un racconto avvincente e piacevole, leggendo il quale gli appassionati di fotografia non mancheranno di apprezzare, tra l’altro, i diversi passaggi in cui il protagonista parla di fotografi, fotocamere e fotografie, riuscendo peraltro a coniugare in maniera fluida riflessioni e considerazioni personali con l’evolversi della trama. Un esordio incoraggiante, dunque, che accogliamo con piacere; e chissà che un giorno non arrivi un seguito!
La Redazione di Nadir © 07/2008
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Scheda.
Danilo Cecchi
“Jed, Ced, Zed”
Ibiskos Editrice Risolo, 2008
ISBN 978-88-546-0396-7
Pagg. 218, Euro 13,00