STORIE DI SGUARDI:
LA FOTOGRAFIA
DA NADAR
A ELLIOTT ERWITT

Tre volumetti racchiusi in cofanetto, da leggere diligentemente da cima a fondo o da aprire a caso per scoprire uno dei circa 200 autori trattati. Edito da Contrasto, con testi di Michel Frizot, costa 36 euro e, in quanto a qualità e quantità di immagini e di testo, li vale davvero tutti

Certo è che una storia della fotografia sprovvista (o carente) di immagini parte svantaggiata: per quanto il testo possa essere autorevole, chiaro e approfondito, non potrà mai del tutto sostituire la visione attenta e diretta di un'immagine, che con immediatezza spiega in un attimo ciò che innumerevoli parole non riuscirebbero a dire.
Nel caso di queste Storie di sguardi, il problema non si pone: sono 200 le fotografie che accompagnano il lettore attraverso i mutamenti tecnici, estetici ed etici di 150 anni di fotografia; ed è proprio questo l'intento dichiarato dai curatori dell'opera: "invitare a guardare". Non prendere per buono ad occhi chiusi ciò che il testo ci illustra, ma mettere alla prova la nostra sensibilità di osservatori, ascoltando ciò che le immagini stesse hanno da raccontarci.



I tre volumetti contenuti nel cofanetto



La trattazione si struttura per temi e correnti, all'interno dei quali si raccolgono gli autori: ognuno di essi è presentato da una foto significativa affiancata da una scheda monografica.

Buona la grammatura della carta, altrettanto la qualità della stampa. Ogni volumetto misura 19x12,5 cm e conta 140 pagine (per un totale, quindi, di 420)

La struttura dell'opera è piacevolmente agile: pubblicata da Contrasto nel 2005 (in concomitanza con la bella mostra omonima allestita presso il Centro FORMA di Milano), si compone di 3 maneggevoli volumetti racchiusi in cofanetto, che fanno capo alla collezione FotoNote (versione italiana della 'mitica' Photo Poche francese, creata e diretta da Robert Delpire).
La trattazione si sviluppa per 'schede' relative ai principali snodi e mutamenti avvicendatisi nella storia della fotografia, nonché ovviamente ai principali esponenti di ogni singolo periodo o corrente; ogni autore è presentato attraverso una fotografia particolarmente significativa affiancata da un testo critico che ne introduce la carriera e lo stile. Parlo di 'introduzione', ma potrei volendo rubare ai curatori (che, non dimentichiamo, sono nomi del calibro di Michel Frizot - autore dei testi -, Robert Delpire, Françoise Bonnefoy e Maurice Lecomte) la più suggestiva espressione 'panoramica a volo d'uccello': da un'opera così pratica ed accessibile non si può pretendere un'eccessiva esaustività.


L'esterno del cofanetto


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Titolo
: Storie di Sguardi. La fotografia da Nadar a Elliott Erwitt
Autore dei testi: Michel Frizot
Curatori: Robert Delpire, Michel Frizot, Françoise Bonnefoy, Maurice Lecomte, Elvire Perego, Françoise Sadoux
Editore: Contrasto, 2005
Pagine: 420 pagg. e 200 immagini totali
Dimensioni: 19x12,5 cm
Prezzo: 36 euro

La scelta delle immagini risulta giocoforza parziale, ma ognuna di esse rappresenta comunque un fondamentale tassello utile a districarsi nella ricomposizione di quel tortuoso percorso che da Nièpce ci conduce fino Nancy Rexroth (protagonisti rispettivamente della prima e dell'ultima scheda presentate). Comprensibile arbitrarietà a parte, ci troviamo di fronte a dei testi chiari ed autorevoli, che, seppure parcellizzati, dicono ben più dell'essenziale senza il rischio di annoiare.
La consultazione è davvero immediata, e ciò contribuisce a farne un'opera da tenere sempre a portata di mano, come una piccola enciclopedia da consultare al volo in caso di impellenti curiosità (o, perché no, da sfogliare affidandosi al caso per scoprire autori magari mai incontrati prima), certi di individuare altrettanto velocemente ciò che si cerca e di riuscire a farsi un'idea più che dignitosa di questo o l'altro autore senza doversi necessariamente cimentare in lunghe e ardue letture. La divisione in volumi facilita ulteriormente le cose: Dall'invenzione all'arte della fotografia (1839-1880) è il titolo del primo, in cui una folta schiera di pionieristici interpreti ci introduce ad una fotografia ancora essenzialmente impegnata a meravigliarsi delle sempre nuove potenzialità svelate dalle innovazioni tecniche incessanti; il secondo - Il mezzo dei tempi moderni (1880-1930) - va dalla rivoluzione percettiva ed estetica introdotta dall'istantanea fino alla simbiosi creativa con le Avanguardie pittoriche; Dall'istante all'immaginario (1930-1970), il terzo ed ultimo volume, si occupa soprattutto di fotogiornalismo, foto di moda e sperimentazioni concettuali.
Ricapitolando, le schede più generali, che fanno il punto della situazione lungo il percorso trattando di temi, innovazioni e tendenze specifiche, sono 20 (dal dagherrotipo al 'glamour su ordinazione') ; gli autori trattati singolarmente, circa 200 (da Bayard a Giacomelli, da Strand a Avedon, da Rejlander a Man Ray).
Insomma: ogni tanto ci vuole, insieme all'efficacia, anche un po' di leggerezza. Non nel senso di superficialità, sia chiaro, ma riguardo un approccio direi quasi premuroso nei confronti del lettore, che si trova qui ad affrontare un argomento complesso e sfaccettato reso però assai più 'digeribile' dai piccoli, prestigiosi 'bocconcini' tramite i quali ci viene presentato. Troppo spesso la necessità di ottenere informazioni sintetiche ed immediate si scontra con la pessima qualità delle stesse: in quest'opera invece, una volta tanto, il 'presto' e il 'bene' convivono pacificamente, facendone uno strumento di consultazione attraente e nel contempo affidabile.

Serena Effe © 01/2007
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