LEGISLAZIONE FISCO E DIRITTO D'AUTORE IN FOTOGRAFIA PROFESSIONALE

Fra i vari Manuali Professionali editi da TAU Visual, questo è forse il più vicino ai problemi più concreti e quotidiani del fotografo od aspirante tale. Come chiaramente specificato nell'introduzione, lo scopo del testo non è fornire una generica infarinatura in materia di diritto commrciale, tributario e via discorrendo, bensì quello di affrontare, con l'ottica del fotografo e quindi dal suo punto di vista, le problematiche fiscali e burocratiche con cui ci si scontra quando si intraprende una carriera di questo tipo.

Il primo capitolo confronta due scelte di fondo relative a come impostare l'attività, cioè se come liberi professionisti o come impresa, soffermandosi a lungo sulla circolare del 1996 del Ministero delle Finanze, la quale ha di fatto riconosciuto la figura del fotografo libero professionista; laddove fino a quel momento le alternative erano l'inquadramento artigianale o quello di natura imprenditoriale.

Sulla base di questa importante novità (dovuta anche all'interessamento di TAU Visual stessa), il volume passa poi ad analizzare vantaggi e svantaggi delle due soluzioni: i costi, i regimi di tassazione, gli adempimenti contabili, e così via. Saggiamente il testo consiglia: non scegliete la forma che vi fa pagare un pelo di tasse in meno, scegliete quella che meglio si adatta all'effettiva natura del vostro lavoro.

Successivamente si passano ad analizzare gli adempimenti da assolvere per iniziare l'attività a norma di legge: l'apertura della posizione IVA, il rilascio della licenza da parte del Questore (la tristemente nota licenza di pubblica sicurezza, rilasciata in base ad una vetusta norma del 1931…), l'eventuale iscrizione alla Camera di Commercio e/o all'Albo Artigiani, per finire con gli obblighi relativi all'INPS e all'INAIL.

Sulla base, poi, del fatto che la maggior parte dei fotografi italiani opera come imprenditore artigiano, il terzo capitolo analizza questa figura definendone caratteristiche, vantaggi e svantaggi.

Si arriva così alla parte centrale del volume, dedicata al diritto d'autore. Viene studiata la legge 633 del 1941 che disciplina questa fattispecie, considerando anche le modifiche introdotte nel '79 e nel '97. Dopo una lunga disamina dei problemi più comuni (proprietà dei negativi, citazione dell'autore, diritto alla pubblicazione, e così via), viene pubblicato il testo della legge, seguito da una casistica concreta ed infine da alcuni cenni sugli aspetti fiscali legati al diritto d'autore.

Segue un interessante capitolo che, confrontando le varie forme di inquadramento riconosciute dal nostro ordinamento (impresa individuale, familiare, artigiana, sas, srl, libero professionista, ecc.), analizza vantaggi e svantaggi di ognuna di esse, guidando l'aspirante fotografo professionista verso la scelta più consona alla propria situazione ed alle proprie esigenze, per quanto riguarda i costi, gli adempimenti, il regime fiscale, i rapporti con eventuali soci e collaboratori, e così via.

Di qui ad analizzare la problematica del lavoro dipendente il passo è breve, e viene compiuto nel capitolo seguente, dove appunto si affronta in breve la possibilità di svolgere l'attività di fotografo contemporaneamente ad un'altra attività, di natura dipendente. Così come in un capitolo successivo si analizza la figura dell'assistente fotografo, con i vari pro e contro relativi alle diverse modalità di collaborazione possibili (occasionale, continuativa, di apprendistato, ecc.). C'è anche una sezione dedicata alle prestazioni occasionali, il cui contenuto peraltro è già disponibile su NADIR (clicca qui).

Vanno citate infine le sezioni rimanenti: quella dedicata alla piaga dell'abusivismo, quella relativa ai fotoreporter, ed infine una sorta di appendice in cui sono contenute domande e risposte a problemi di natura legale e fiscale.

Tirando le somme, si tratta di un volume di primario interesse, che può servire sia per avere le idee più chiare nel capire come impostare la propria attività, sia, se già si è fotografi professionisti, per cascare di meno dalle nuvole quando ci si incontra con il proprio commercialista. Il tono è quello consueto dei libri TAU Visual, discorsivo ed accessibile e nel contempo rigoroso e non superficiale, e se si esclude la necessità di qualche piccolo aggiornamento (legato alle più recenti innovazioni in materia fiscale), il testo è da consigliare senza riserve.

Agostino Maiello © 7/2000