STORIA DELLE FOTOCAMERE NIKON
3a PARTE
LE NIKON AUTOFOCUS
Dalla F501 alla F601...

Nell'autunno del 1985 la società Minolta presenta con grande enfasi la sua nuova reflex 35mm Minolta 7000 dotata di otturatore elettronico, motore integrato, esposizione automatica programmata e messa a fuoco automatica integrata con le altre funzioni elettroniche. Nella primavera del 1986 anche la società Canon presenta due nuove fotocamere reflex 35mm battezzate Canon EOS, entrambe dotate di otturatore elettronico, motore integrato, esposizione automatica programmata e messa a fuoco automatica integrata con le altre funzioni elettroniche. Quelle di Minolta e di Canon sono due proposte destinate a cambiare il mondo delle reflex 35mm e tali da rendere in un certo senso obsolete le reflex meccaniche ma anche le reflex elettroniche dotate di messa a fuoco manuale. Per realizzare i loro progetti sia Minolta che Canon abbandonano i tradizionali innesti a baionetta a favore di nuovi innesti a baionetta più larghi e provvisti di nuovi contatti elettrici e meccanici fra gli obiettivi autofocus ed il corpo macchina. Di fronte alla quasi simultanea presentazione delle Minolta 7000 e delle Canon EOS tutte le industrie fotografiche si trovano leggermente spiazzate e replicano con la presentazione di fotocamere reflex con messa a fuoco automatica realizzate in fretta, accelerando molti dei progetti già allo studio da qualche tempo.

La stessa società Nikon sembra essere presa in contropiede dalle iniziative di Minolta e di Canon ma si dimostra veloce nell'adeguarsi alle nuove tendenze. Nel 1986 la messa a fuoco automatica non è una novità assoluta per la Nikon, che con il modello Nikon F3 AF del 1982 aveva già sperimentato un metodo di messa a fuoco assistita ed un metodo di messa a fuoco automatica anche se limitatamente a due soli obiettivi autofocus, un 80mm f/2.8 ed un 300mm f/3.5. La Nikon F3 AF non risponde tuttavia alle esigenze di una messa a fuoco automatica integrata con le altre funzioni della fotocamera e ottiene un successo più che tiepido. La prima risposta della Nikon alle Minolta 7000 ed alle Canon EOS non è una reflex del tutto nuova, ma è piuttosto una modifica della Nikon F301 (nota come Nikon N2000 negli USA), mantiene inalterato il classico innesto a baionetta Nikon F del 1959, e viene battezzata Nikon F501 o Nikon F501 AF.

Nikon F501
La Nikon F501, o Nikon N2020 negli USA, viene presentata nel corso del 1986 ed affianca, per poi sostituire, la Nikon F301 da cui deriva e di cui mantiene quasi inalterate la sagoma e le funzioni principali. Come la Nikon F301 anche la Nikon F501 è rifinita esclusivamente in nero, utilizza un motore incorporato con funzioni S per lo scatto singolo e C per le sequenze, utilizza un otturatore elettronico da 1/2000 di secondo e utilizza un esposimetro TTL con fotocellula al silicio e con misurazione del tipo semi spot a prevalenza centrale. Inoltre la Nikon F501 utilizza un sistema di messa a fuoco automatica basato su di un rilevatore del contrasto di fase da 96 CCD. Il sistema autofocus della Nikon F501 può essere programmato sulle posizioni C ed S e funziona sia con i soggetti fermi che con l'inseguimento dei soggetti in movimento. Il sistema autofocus diventa attivo con i nuovi obiettivi AF Nikkor ma può essere disattivato per l'impiego manuale e per l'impiego degli obiettivi tradizionali Nikkor non AF. In questi casi i diodi nel mirino indicano il senso in cui ruotare la ghiera di messa a fuoco per ottenere la focheggiatura migliore ed il sistema autofocus viene utilizzato come un sistema di messa a fuoco semi automatica assistita. Molti degli obiettivi Nikkor non autofocus possono essere utilizzati grazie ad un moltiplicatore di focale Nikon TC 16A AF. Oltre a queste funzioni la Nikon F 501 offre la possibilità di esposizione con controllo manuale o automatico a priorità del diaframma o della velocità di otturazione. La Nikon F501 utilizza anche due programmi di esposizione completamente automatica, P e Phi rispettivamente, per riprese statiche o per riprese dinamiche, oltre ad un terzo programma Pdual che permette la selezione automatica del programma stesso in funzione della focale dell'obiettivo impiegato. La prima reflex completamente autofocus della Nikon pesa 630 grammi e viene alimentata da quattro batterie tipo mini stilo AAA. Con l'impiego di un porta batterie accessorio la Nikon F501 può essere alimentata con quattro normali batterie tipo stilo AA. Il vetro di mira standard della Nikon F501 può essere sostituito con uno schermo con reticolo fine e possono essere utilizzati alcuni accessori. Per la Nikon F501 viene predisposto ad esempio un dorso datario multifunzionale, ed in coppia con i flash dedicati Nikon SB20 oltre all'esposizione automatica viene mantenuta la messa a fuoco automatica.

Nikon F401
La Nikon F501 risente molto della fretta con cui è stata concepita e realizzata, e nel 1987 viene sostituita da un nuovo modello individuato con la sigla Nikon F401 e con la sigla Nikon N4004 negli USA. La stessa sigla indica prestazioni generalmente inferiori a quelle della Nikon F501 ed individua la fotocamera come destinata ad un mercato di massa e non professionale. Nonostante questo la Nikon F401 si avvale delle tecnologie elettroniche più raffinate, utilizza una carrozzeria nuova dominata dalle linee curve e morbide con una grossa maniglia sporgente sul frontale ed incorpora oltre al motore di avanzamento del film anche un piccolo flash elettronico con numero guida 12 ospitato sulla sommità del cappuccio del pentaprisma. Il sensore autofocus AM200, composto da 200 elementi CCD, permette la messa a fuoco più rapida ed accurata anche per i soggetti in movimento veloce e con il blocco della lettura attraverso il pulsante di scatto. La funzione autofocus è disinseribile per mezzo del selettore AM posto sul frontale della fotocamera. La misurazione esposimetrica comparata avviene su tre zone con un sistema semplificato derivato dal sistema AMP della Nikon FA, ma utilizzando il controllo manuale dell'esposizione viene attivato automaticamente il sistema di misurazione tradizionale semi spot. L'otturatore a lamelle metalliche con controllo elettronico raggiunge la velocità di 1/2000 di secondo con sincronizzazione con il flash a 1/100 di secondo. Il motore di avanzamento del film non può essere selezionato sulla funzione per le riprese in sequenza ma serve anche per il riavvolgimento automatico del film esposto. Due dischi posti sul tettuccio della fotocamera servono per la selezione manuale della velocità di otturazione e del diaframma, oppure per selezionare le diverse possibilità di automatismo, da quella a prevalenza delle velocità a quella a prevalenza del diaframma, fino all'automatismo completamente programmato. Come sulla Nikon F501, anche sulla Nikon F401 i programmi di esposizione sono due, lento o veloce con selezione automatica in funzione della lunghezza focale dell'obiettivo impiegato. Il mirino della Nikon F401 è ridotto all'essenziale e segnala per mezzo di tre diodi luminosi la corretta messa a fuoco, la corretta esposizione ed il livello di carica del flash. L'alimentazione delle funzioni elettriche ed elettroniche della Nikon F401 avviene per mezzo di quattro batterie a stilo da 1.5 volt tipo AA inserite nella maniglia frontale e nel fondello. La Nikon F401 viene offerta nella versione standard e nella versione Nikon F401 QD con dorso datario al quarzo ed è destinata a rimanere in listino abbastanza a lungo. Nel 1990 viene presentata la versione modificata Nikon F401S, o Nikon N4004S negli USA, dotata di un sistema autofocus più veloce ed efficiente. Infine nel 1992 viene presentata la versione ulteriormente modificata Nikon F401X, o Nikon N5005 negli USA, con i comandi resi più funzionali. Una modifica dell'autoscatto elettronico rende inoltre possibile la ripresa di due fotogrammi successivi intervallati nel tempo.

Nikon F801
Nel 1988, pochi mesi prima di presentare la reflex autofocus professionale Nikon F4, la società Nikon presenta una reflex autofocus di livello medio molto interessante che viene battezzata con la sigla Nikon F801, o Nikon N8008 negli USA. La Nikon F801 è nera e lineare, compatta ma corposa, pesa quasi 700 grammi, è integralmente motorizzata e monta un otturatore elettronico a tendina derivato da quello della Nikon FE2 che arriva alla velocità di 1/8000 di secondo con la velocità sincronizzata a 1/250 di secondo. Il mirino pentaprismatico non è intercambiabile come nella Nikon F3 ma non ospita il flash come nella Nikon F401, è del tipo High Eyepoint con visione a distanza e permette l'intercambiabilità degli schermi di mira. Il motore offre oltre allo scatto singolo due velocità di ripresa in sequenza, con due scatti al secondo o dieci scatti ogni tre secondi. Il sistema autofocus basato sul modulo Nikon AM200 è più veloce di quello della Nikon F401. L'esposimetro utilizza un sistema di misurazione comparativo su cinque diverse aree dell'inquadratura battezzato con il nome di Matrix e derivato dal sistema AMP della Nikon FA. Il campo di misurazione va da EV0 a EV21 ed accanto al sistema Matrix è possibile utilizzare il più tradizionale sistema semi spot con prevalenza centrale tipico dei mirini Photomic. La Nikon F801 può essere utilizzata in maniera semi automatica o manuale, in maniera automatica sulle velocità o su diaframmi, ed in maniera completamente automatica e programmata secondo un programma P standard, un programma PH che accorda la priorità alle velocità di otturazione più brevi possibile, e ad un programma PD incrociato che sceglie la velocità di otturazione in funzione della lunghezza focale dell'obiettivo. La selezione delle funzioni avviene attraverso un selettore centrale di controllo posto sul tettuccio e le funzioni selezionate possono essere verificate su di un display a cristalli liquidi posto anch'esso sul tettuccio. Con la Nikon F801 è possibile memorizzare i dati esposimetrici ed impostare correzioni manuali fino a cinque diaframmi in più o in meno. Con il dorso programmabile MF21 è possibile eseguire immagini in sequenza con scalatura progressiva dell'esposizione e con scarti fra mezzo diaframma e tre diaframmi. E' inoltre possibile la sovrapposizione di più immagini sullo stesso negativo fino al numero di nove. La Nikon F801 possiede, insieme ai tasti per il blocco della memoria sia esposimetrica che autofocus, anche il tasto per la chiusura manuale del diaframma, per il controllo visivo dell'estensione della profondità di campo. Una presa di collegamento posta sul frontale permette di comandare la fotocamera a distanza, mentre con un telecomando a raggi infrarossi è possibile comandare a distanza due fotocamere. Con i flash dedicati la Nikon F801 lavora in automatismo completo dell'esposizione anche in condizioni di luce mista o in condizioni di oscurità assoluta. Sono inoltre possibili la sincronizzazione con la seconda tendina e le riprese stroboscopiche. La Nikon F801 viene alimentata da quattro semplici batterie a stilo da 1.5 volt e si pone al vetrice della produzione delle reflex Nikon, un gradino appena al di sotto del modello professionale Nikon F4.

Nel 1991 viene presentato il modello modificato Nikon F801S o Nikon N8008S negli USA, che incorpora un nuovo sistema di messa a fuoco ad inseguimento del soggetto integrato con le funzioni del motore ed un terzo sistema di misurazione della luce con un angolo ristretto di tipo spot.

Nikon F4
Il primo di aprile del 1988 la società Nippon Kogaku cambia la propria ragione sociale in Nikon Corporation ed in coincidenza con tale avvenimento presenta con grande enfasi la nuova fotocamera Nikon F4, destinata a succedere alla apprezzatissima Nikon F3 ed a portare il sistema autofocus ai vertici dell'impiego professionale. Come la Nikon F3, anche la Nikon F4 utilizza un sistema di mirini intercambiabili, ma al contrario della Nikon F3 è una reflex autofocus con motore di avanzamento del film incorporato. Oltre al motore lineare per l'avanzamento del film, che può essere potenziato con l'impiego di alimentatori ad alto rendimento che la trasformano in Nikon F4S o in Nikon F4E, la Nikon F4 utilizza altri tre motori lineari, per il riavvolgimento del film, per il comando della messa a fuoco degli obiettivi e per la ricarica dell'otturatore. La stessa velocità di ripresa dipende dal tipo di alimentatore e con quello più potente arriva nella posizione CL a oltre tre fotogrammi al secondo, e nella posizione CH a quasi sei fotogrammi al secondo. Sono possibili le riprese singole in posizione S, e le riprese in sequenza con silenziatore in posizione CS. L'otturatore a lamelle metalliche con scorrimento verticale è testato per quindicimila scatti, arriva alla velocità di 1/8000 di secondo con sincronizzazione a 1/250 di secondo e può essere regolato manualmente fino alla posa di quattro secondi, oltre che sulle posizioni B T ed X. Il sistema autofocus si basa sul sensore AM200 già noto e permette l'inseguimento del soggetto con il calcolo del punto futuro oppure il blocco dello scatto fino alla messa a fuoco perfetta. Escludendo l'automatismo della messa a fuoco la Nikon F4 si comporta come una reflex con messa a fuoco assistita dai diodi nel mirino. Il mirino standard DP20 della Nikon F4 è del tipo High Eyepoint e permette di selezionare il tipo di misurazione della luce fra i sistemi Matrix, semispot e spot. Il mirino d'azione DA20 permette di selezionare solo i sistemi semispot e spot ed i mirini a pozzetto DW20 e DW21 offrono la sola misura selettiva spot. I vetrini di messa a fuoco della Nikon F4, nonostante la messa a fuoco automatica, sono del tipo intercambiabile. Il pulsante di scatto elettromagnetico non è filettato, ma una filettatura per il flessibile è presente sul retro della fotocamera vicino al fondello e l'alimentatore addizionale è provvisto di una presa per comando a distanza, oltre che di un secondo pulsante di scatto elettromagnetico posto sul fianco destro per facilitare l'impiego della Nikon F4 in posizione verticale. La Nikon F4 permette il sollevamento manuale dello specchio con blocco in posizione sollevata e la chiusura manuale del diaframma. Fra i vari accessori vi sono un dorso datario, un dorso multifunzionale ed un dorso magazzino per 250 pose. Il funzionamento della Nikon F4 dipende da quattro batterie a stilo tipo AA con l'alimentatore standard e da sei batterie a stilo tipo AA nella versione Nikon F4S con alimentatore grande, ma può essere alimentata con corrente di rete grazie ad un alimentatore speciale. Grande, massiccia e pesante un chilogrammo, che con l'alimentatore più potente arriva a un chilo e quattrocento grammi, la Nikon F4 si propone di riguadagnare nel settore professionale le posizioni perdute a vantaggio della più formidabile concorrente del momento, la Canon EOS1 che non offre l'intercambiabilità dei mirini ma si mostra più versatile sul fronte della messa a fuoco automatica. Nonostante le premesse e le promesse la Nikon F4 non è destinata a resistere a lungo su un mercato in piena evoluzione tecnologica e dopo meno di otto anni di vita viene sostituita nel 1996 dalla Nikon F5.

Nikon F601
Nel 1990, per colmare in qualche modo il vuoto esistente fra la Nikon economica F401 e la Nikon semi professionale F801 viene presentata la nuova reflex autofocus Nikon F601, o Nikon N6006 negli USA. Sotto una carrozzeria abbastanza simile a quella della Nikon F801 la Nikon F601 nasconde come la Nikon F401 un piccolo flash incorporato nel pentaprisma ed un otturatore da 1/2000 di secondo. Le funzioni elettroniche invece sono molto simili a quelle della Nikon F801, con tre sistemi di misurazione esposimetrica (Matrix, semi spot e spot), un autoscatto programmabile per due scatti in sequenza, la funzione di bracketing per le riprese in sequenza con esposizioni differenziate e diversi modi di automatismo completo dell'esposizione. L'automatismo programmato dell'esposizione con scelta automatica della coppia velocità/diaframma si basa, anche sulla Nikon F601, sulla effettiva lunghezza focale dell'obiettivo impiegato. Un grande display esterno posto sul tettuccio mostra oltre che nel mirino le funzioni elettroniche impostate, mentre la selezione manuale delle funzioni avviene attraverso un grande disco di selezione posto anch'esso sul tettuccio. Il mirino della Nikon F601 è del tipo High Eyepoint come quello della Nikon F801, ma non permette l'intercambiabilità degli schermi di mira. Il sensore autofocus è il noto modulo Nikon AM200 e le funzioni autofocus sono del tipo a scatto singolo o ad inseguimento con calcolo del punto futuro, con possibilità di blocco della messa a fuoco e del funzionamento manuale. Accanto alla Nikon F601 autofocus viene messa in commercio una imprevedibile Nikon F601M ribattezzata Nikon N6000 negli USA. Identica al modello autofocus F601 nella carrozzeria e nelle funzioni la Nikon F601M è del tutto priva del sistema di messa a fuoco automatica. La Nikon F601M utilizza lo stesso otturatore da 1/2000 e lo stesso motore della Nikon F601 AF ma utilizza due soli sistemi di rilevazione esposimetrico, quello a matrice e quello semi spot. Tutte le funzioni elettroniche, dall'esposizione programmata flessibile all'autoscatto elettronico fino al bracketing sono invece presenti sulla Nikon F601M. Sia la Nikon F601 AF che la Nikon F601M vengono messe in commercio in finiture nere ed in una versione con un dorso datario al quarzo aggiungendo alla sigla le lettere di identificazione QD.

Danilo Cecchi © 12/2001

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