SONY ALPHA A700

Il nostro test della seconda reflex da Sony: un notevole passo avanti rispetto alla già valida A100 e con tutte le carte in regola per affermarsi in un segmento di mercato già ricco di nomi affermati e famosi.

Sony A700 Rino Giardiello

La A700 arriva in Italia con l'economico zoom 18-70 che già corredava la A100, ma con 400 Euro in più si può avere con un ben più valido 16-105 di nuova progettazione.

Sony A700 Rino Giardiello

Gli odiosi anelli di aggancio della tracolla, sempre aggrovigliati, del tutto fuori luogo su una moderna reflex ben realizzata come la A700. In compenso l'organizzazione degli altri comandi è esemplare anche se a me manca il piccolo display riepilogativo sul tettuccio.

La Sony ha voluto tastare il terreno nel 2006 con la sua prima reflex digitale - la Alpha A100, ancora una Minolta a tutti gli effetti, niente affatto disprezzabile ma di taglio decisamente amatoriale - e, vista la positiva accoglienza da parte dei fotografi (con la sola A100 Sony ha conquistato il terzo posto tra i produttori mondiali di reflex digitali, ovviamente dietro Canon e Nikon), ha deciso di entrare con maggior decisione nel settore realizzando la sua prima, vera reflex. Intendiamoci, la A700 nasconde ancora tanta tecnologia Minolta (l'eredità della Minolta 7D è palese), ma con questo secondo modello la linea di reflex Sony continua ad assumere una sua più marcata personalità ed è sempre più un'interessante alternativa a marchi più affermati.

Sony A700 Rino Giardiello

Sony Alpha A700

La A700 non è una A100 riveduta e corretta, ma un modello completamente nuovo dall'estetica alla parte tecnologica: il nuovo sensore è lontano anni luce da quello della A100 e, unitamente al miglior software che lo accompagna, è in grado di fornire immagini nitide e molto pulite anche alle sensibilità più elevate a differenza della A100 che, alle alte sensibilità, non vanta certo prestazioni da primato, anche per una precisa scelta progettuale di Sony che privilegiava la nitidezza (a tutt'oggi quella della A100 è tra le più elevate in assoluto).

Se, quanto al rumore, la A100 aveva una resa molto simile ai corrispondenti modelli Nikon, la A700 non ha nulla da invidiare alla Canon 40D. Da notare la mancanza della tecnologia "Live View", comoda ma non indispensabile, ma alla Sony hanno dichiarato di non essere ancora soddisfatti delle soluzioni ad oggi disponibili e dunque di non volerne ancora commercializzare una implementazione che non sia pienamente all'altezza; non è da escludere che sulla prossima reflex Sony, attesa ad inizio 2008, ci sia una qualche forma di Live View.

LE NOVITA' RISPETTO ALLA A100

  • Il sensore completamente diverso, con 12.2Mpx anziché 10. Ma non sono i pixel a fare la differenza, bensì le sue caratteristiche di velocità e di rumore (ridottissimo anche alle sensibilità più elevate). E' un nuovo APS-C in tecnologia CMOS che, unito all'altrettanto nuovo processore d'immagine Bionz, riesce a fornire prestazioni ai vertici della categoria.
  • L'autofocus, dichiarato dalla Sony come "il più preciso disponibile al momento su una reflex D-SLR", si basa su un sistema di ben 11 punti di fuoco a croce doppia che consente precisione e velocità anche in condizioni di scarsa luminosità o ridotto contrasto del soggetto.
  • Gamma dinamica più estesa.
  • Nuovo otturatore in fibra di carbonio che arriva sino ad 1/8000 di secondo e sincronizza il flash a 1/250 (1/200 se è attivato lo stabilizzatore). La Sony dichiara che dovrebbe superare i 100'000 cicli senza problemi, quindi più che adatto per un uso professionale intenso.
  • Nuovo motore coreless che consente scatti continui fino a 5 fotogrammi al secondo. Meglio della A100, ma almeno stando ai valori dichiarati è un po' meno della 40D (che ne totalizza 6.5).
  • Nuovo stabilizzatore (ricordiamo che la A700, come la A100, lo ha nel corpo macchina, quindi ogni ottica diventa stabilizzata). Secondo la Sony adesso è facile migliorare di oltre 4 stop la propria soglia del mosso.
  • Nuovo pentaprisma più luminoso e contrastato dotato di trattamento antiriflesso e con schermi di messa a fuoco intercambiabili.
  • Corpo realizzato in parte in alluminio e in parte in lega di magnesio: più leggero di quello della A100 (beninteso in rapporto alle dimensioni, visto che comunque la A700 pesa circa 130 grammi in più) ma tre volte più resistente.
  • Protezioni antipolvere. Non si tratta di una tropicalizzazione vera e propria, ma la A700 è stata studiata per essere più protetta dalla polvere e dagli spruzzi d'acqua.
  • Monitor LCD da 3"... semplicemente stupendo grazie all'elevata risoluzione, alla brillantezza e all'ampio angolo di visione. Tra l'altro è molto fedele e permette di valutare benissimo (e subito) le immagini scattate.
  • Possibilità di accettare sia le CompactFlash che le Memory Stick contemporaneamente. Una funzione molto comoda se si è già inseriti nel sistema Sony e si possiede anche una compatta.
  • Nuovo zoom standard. La A700 viene offerta, oltre che col tradizionale 18-70 lanciato con la A100 (uno zoom pregevole se si pensa al prezzo a cui viene venduto), con un nuovissimo 16-105 F/3.5-5.6 che equivale ad un 24-160mm sul 35mm. Per ottenere la A700 con questo zoom occorre sborsare 400 Euro in più che non sono pochi, ma lo zoom li vale tutti anche se, a mio avviso, il prezzo diventa troppo vicino a quello dello Zeiss 16-80 (si trova anche a 600-650 Euro e, anche se è più luminoso di uno stop alla focale più lunga, ha anche qualche mm in meno)
  • Telecomando senza fili... ammesso che vi faccia piacere usare la fotocamera per vedere le foto subito sul televisore.
  • Possibilità di montare una impugnatura verticale.
  • Formato 16:9 oltre al tradizionale 3:2.
  • Maggiori regolazioni della compressione, dei colori e funzioni.

IN MANO
Dopo aver visto le foto e l'aspetto ben più imponente di quello della A100, ho provato una certa delusione quando ho preso la A700 in mano per la prima volta. E' relativamente compatta e leggera e, se non fosse per le specifiche tecniche, non la farei molto diversa dalla A100. Invece pesa circa 130 grammi in più e ogni misura è dilatata di circa un centimetro, eppure la A700, pur essendo solida e ben costruita, sembra più "giocattolino" delle dirette concorrenti Nikon e Canon. Intendiamoci, la cosa non è poi un difetto, ma lì per lì mi aspettavo di "sentire" di più la macchina fotografica in mano: il peso e le dimensioni maggiori della Canon EOS 40D e della Nikon D300 danno la sensazione di avere in mano uno strumento più solido e professionale anche se, all'atto pratico, non è così.

I comandi sono tutti comodi ed intuitivi, quasi tutti sul lato destro: l'unico che non mi piace è il tasto di accensione, una slittina in alto a sinistra proprio come nella A100, meno immediata e decisamente più scomoda del tradizionale comando coassiale al pulsante di scatto. Gli altri comandi circondano il monitor come ormai consueto. Comode anche le tantissime regolazioni sul display, ed anche se alcune non sono molto intuitive grazie all'ottimo accesso "Quick Navi" si riescono a cambiare molte regolazioni al volo senza perdere tempo nella ricerca dei menu. Una nota estetica: davvero triste - più che brutta - la grafica dei menu.

IN PRATICA
Senz'altro la A700 è velocissima. Il ritardo allo scatto, se c'è, è inavvertibile, e l'AF è silenzioso, immediato e senza esitazioni. L'ergonomia è eccellente se non si hanno mani troppo grandi e, anche dopo un'intera giornata di lavoro (credo di averla tenuta in mano almeno 4-5 ore di fila durante un workshop) non si avverte stanchezza. Il grosso display da 3" (dovrebbe essere lo stesso della Nikon D300) è sorprendente per qualità, nitidezza e risoluzione: verrebbe quasi da vederci dei film! Anche il mirino, per essere quello di una APS-C, non è il solito buco nero, ma è luminoso e ben contrastato. Un gradito ritorno, almeno per me, è quello del tasto di controllo della profondità di campo, ormai in via d'estinzione (presente comunque anche sulla A100).

Tra le tante migliorie rispetto alla A100 ne segnalo una che, pur non fondamentale, è una piccola cosa che apprezzo molto. Nella A100, il sensore che attiva l'AF accostando l'occhio al mirino è una gran cosa, ma quando si cammina con la macchina a tracolla o appesa alla spalla il contatto con la pancia o il fianco lo fa attivare di continuo, per cui la batteria si scarica presto (senza contare che la macchina fa sempre bzzz-bzzz perché focheggia senza pause). Nella A700, non basta accostare l'occhio (o la pancia!) al mirino: bisogna anche impugnare la fotocamera, perché la presa sagomata sul lato destro incorpora dei sensori per cui, se non la si sta impugnando, l'AF non si attiva. Nota: i sensori per l'attivazione automatica dell'AF incorporati nell'impugnatura NON sono presenti nella A700 destinate al mercato europeo, perché sono in nickel ed il nickel in Unione Europea è vietato (non è che fa male, ma alcune persone sono allergiche).

La qualità d'immagine è davvero notevole: il nuovo sensore ed il nuovo software lavorano egregiamente e le immagini sono nitide e pulite anche con le regolazioni standard. Il rumore è ai limiti minimi della categoria, davvero contenutissimo fino a ISO 800; ma anche le immagini scattate a ISO 1600 sono pienamente sfruttabili. In generale la A700 è un enorme passo in avanti rispetto alla A100 ed è giusto un pelo indietro rispetto al leader di mercato in materia di contenimento del rumore, Canon, ma questa differenza viene colmata abbondantemente con lo stabilizzatore incorporato permettendo di guadagnare almeno un paio di stop, laddove con la Canon occorre munirsi di costose ottiche IS per pareggiare i conti.
Durante il test ho sempre ottenuto immagini bene esposte e con un buon bilanciamento del bianco in automatico salvo che in luce artificiale. Una sola volta, in una situazione del tutto normale, in scatti consecutivi allo stesso soggetto ho ottenuto alcune foto leggermente sovraesposte. Guardando le foto a schermo sembrava esserci una differenza di almeno uno stop, ma dai dati EXIF risulta molto meno. Probabilmente c'entra qualcosa il DRO, il sistema di ottimizzazione di gamma dinamica (il cui intervento è molto più gestibile grazie a vari livelli di regolazione, rispetto al trittico Spento/Standard/Avanzato della A100), ma non avendo avuto il tempo di fare ulteriori prove non posso dire altro. Mi sembra comunque corretto segnalarlo.
Con la batteria di serie - nuova anche lei - la Sony dichiara che si dovrebbero effettuare circa 650 scatti nelle solite condizioni controllate dei loro test. La prima cosa che mi verrebbe da dire è "Nella realtà pratica, manco per niente!", ma non sarebbe affatto vero: il consumo della A700 è estremamente variabile per colpa del grosso monitor e, non adoperandolo troppo, si arriva con facilità a superare i 500 scatti. Riguardando le foto, giocando coi menu, cambiando spesso le impostazioni ed usando lunghi tempi di esposizione o il piccolo flash incorporato, è facile scendere sui 350 scatti. Attenzione: la Sony dichiara che, per arrivare ai valori dichiarati di 650 scatti, occorrono una decina di cicli di ricarica. Prima di allora se ne riescono ad effettuare circa la metà, quindi non allarmatevi inutilmente.

Sony A700 Rino Giardiello

FLASH
Come ormai quasi tutte le reflex, la A700 ha il suo minuscolo flash a comparsa. Il Numero Guida è 12, più che sufficiente per la maggior parte delle situazioni casalinghe o per fare da flash di schiarita in esterni grazie all'elevato tempo di sincronizzazione di 1/250. In numerose foto scattate in diverse situazioni si è sempre comportato secondo le aspettative (vale a dire, non aspettatevi mai una bella luce da un minuscolo flash incorporato nella fotocamera) e senza errori di esposizione.

Sony A700 Rino GiardielloLO ZOOM STANDARD
Con soli 400 Euro in più, è possibile avere la A700 con il nuovissimo zoom 16-105 F/3.5-5.6. Il prezzo lascia intuire come la qualità offerta da questo obiettivo sia ben superiore a quella dei vari zoom standard il cui costo oscilla dai 100 ai 300 Euro al massimo. Non ho potuto effettuare test comparativi né con l'economico 18-70 Sony (lo standard della A100) né con il più costoso 16-80 Zeiss, ma le foto scattate con questo obiettivo sono di ottima qualità e la focale più corta - equivalente ad un 24mm anziché al solito 28mm - è davvero interessante ed utile. Lo reputerei un acquisto altamente consigliabile se il suo prezzo non si avvicinasse troppo a quello dello Zeiss. Ok, 200 Euro non sono noccioline, ma una volta arrivati a spendere una cifra nell'ordine dei 1700 Euro, secondo me vale la pena di fare uno sforzo per arrivare a 1900 e munirsi di un corredo che ha ben poco da invidiare anche alle più economiche full frame sulla piazza.

Oltre all'economico zoom 18-70 che corredava già la A100, la A700 può essere acquistata con un ben più performante e nuovo 16-105 Sony. Ma, a questo punto, perché non fare un pensierino al 16-80 Zeiss già provato da Nadir?

CONCLUSIONI
Come si sarà ben capito leggendo l'articolo, la A700 è un'ottima reflex con pochi difetti. Dalla Minolta 7D ha però ereditato, oltre ai tanti pregi, un difetto fondamentale: non sembra importante. Il "difetto" non è da poco se si pensa alla soddisfazione di tenere tra le mani, usare, guardare e - perché no? - far guardare, un oggetto che dimostri il tutto il suo valore.
Se si può soprassedere su questo, e si punta a scattare ottime foto andando oltre la scelta degli zoom più economici disponibili sul mercato (a che serve comprare una A700 se poi ci si monta uno zoom 18-200 da scarsi 200 Euro?), la A700 è senz'altro un'ottima scelta.

Rino Giardiello © 12/2007
Riproduzione Riservata


PREGI

  • Ben realizzata, solida e ben protetta dagli elementi.
  • Sistema di rimozione della polvere dal sensore ogni qualvolta che si spegne la fotocamera.
  • Leggera e maneggevole.
  • AF veloce, silenzioso e senza incertezze.
  • Stabilizzatore incorporato nel corpo.

DIFETTI

  • Terribili i gancetti ai quali appendere la tracolla. Li detestavo 20 anni fa e mi sembrano ancora più detestabili e scomodi oggi.
  • Consumo a volte eccessivo.
  • Esposizione automatica a volte non identica anche per due scatti di seguito.

ALCUNE FOTO SCATTATE CON LA A700 E LO ZOOM ZEISS 16-80
Questo test è stato realizzato poco prima di Natale nei giorni che verranno ricordati come i giorni più freddi dell'anno. Avrei potuto comunque scattare qualche bella foto la mattina, ma ho preferito verificare la resa della A700 in condizioni di luce scarsa per toccare con mano la qualità del nuovo sensore alle sensibilità più elevate. I risultati, come già scritto nell'articolo, sono davvero buoni e la A700 è ampiamente sfruttabile sino a 1600 ISO, ma la vera chance in più è data dallo stabilizzatore incorporato nel corpo che permette di lavorare con sensibilità minori e quindi risultati migliori.

Nella foto sottostante ho voluto verificare se la A700, come altri modelli Sony (vedi articolo su Nadir), risultasse meno rumorosa scattando direttamente in bianconero, ma le differenze non sono rilevabili più di tanto e, tutto sommato, ci si può risparmiare il doppio scatto (vedi dettaglio al 100%). ISO 800 a mano libera, zoom 16-80 a 16mm F/3.5.

© Rino Giardiello

Nello scatto sottostante, la verifica della stabilizzazione interna:
il dettaglio è nitidissimo nonostante il tempo di scatto di 1/4 di secondo a mano libera!

© Rino Giardiello

SCHEDA TECNICA
Innesto obiettivo Sony Alpha compatibile con obiettivi Minolta e Konica Minolta con innesto tipo A
Sensore immagini CMOS EXMOR
Dimensioni (mm) 23,5 x 15,6 (dimensioni APS-C)
Pixel totali del sensore (megapixel) 13,03 Pixel effettivi (megapixel) 12,24
Conversione A/D (profondità bit) 12
Bilanciamento del bianco automatico Sì
Bilanciamento del bianco: selezione preimpostata Giorno, Ombra, Nuvoloso, Tungsteno, Fluorescente, Flash Bilanciamento del bianco: impostazione personalizzata
Bilanciamento del bianco: tipi di temperatura del colore 2500 - 9900 K con compensazione magenta/verde in 19 passi Bracketing bilanciamento del bianco 3 fotogrammi, 2 passi selezionabili
Impostazione sensibilità ISO Equivalente ISO 100 - 3200; si possono impostare valori ISO fino a 6400 in qualità di gamma ISO estesa
Super SteadyShot: meccanismo di stabilizzazione CCD-shift incorporato
Scala Super SteadyShot (nel mirino)
Avviso vibrazione della fotocamera (nel mirino)
Funzione Super SteadyShot Circa 2,5 EV - 4 EV di riduzione della velocità di otturazione
Doppio sistema anti-polvere (rivestimento antistatico e meccanismo di stabilizzazione CCD-shift)
Sistema di messa a fuoco automatica
Sistema di rilevazione TTL con sensore a 11 punti con doppia croce centrale
Gamma sensibilità (equivalente ISO 100); EV 0 - 18
Messa a fuoco automatica attivata con lo sguardo (selezionabile ON/OFF)
Area di messa a fuoco automatica: messa a fuoco allargata (automatica con 11 aree)
Area di messa a fuoco automatica: Spot (sensore a doppia croce centrale e sensore tipo F2,8)
Area di messa a fuoco automatica: selezione area di messa a fuoco locale (11 aree locali)
Modalità di messa a fuoco automatica: Continua, scatto singolo, automatica, DMF (messa a fuoco manuale diretta), manuale Controllo messa a fuoco predittiva
Blocco della messa a fuoco (con il pulsante dell'otturatore o dell'AF)
Illuminatore AF (con flash incorporato) Portata illuminatore AF (metri) 7
Sistema di esposizione automatica
Tipo di misurazione luce TTL
Cellula di misurazione luce SPC su schema a nido d'ape da 40 segmenti
Misurazione della luce: multisegmento, spot, a preferenza centrale, automatica, manuale
Blocco AE
Correzione dell'esposizione (+/- 3 EV, con passi da 0,3 o 0,5) Bracketing AE Con incrementi di 0,3 EV / 0,5 EV / 0,7 EV, 3 o 5 fotogrammi (quando è impostata la modalità Drive)
Otturatore: Tipo A controllo elettronico, a traslazione verticale, su piano focale
Velocità tempo di otturazione (sec) 1/8000 - 30 e posa prolungata
Velocità sincronizzazione flash (con Super SteadyShot disattivato); 1/250
Velocità sincronizzazione flash (con Super SteadyShot attivato); 1/200
Flash integrato: Numero di guida per il flash (in metri a ISO 100) 12
Misurazione flash ADI / Pre-flash TTL
Compensazione del flash +/- 3.0 EV (con passi selezionabili da 0,3 EV / 0,5 EV)
Tempo di riciclo (appross. in secondi) 3
Modalità flash Flash automatico, fill-flash, sincronizzazione posteriore, wireless off-camera e sincronizzazione ad alta velocità con flash HVL-F56AM o HVL-F36AM
Modalità flash senza fili Sì (con i flash opzionali HVL-F56AM e HVL-F36AM)
Sincronizzazione lenta Sì (accesso immediato con pulsante AEL)
Riduzione effetto occhi rossi Sì
Flash a scomparsa Manuale Flash automatico Sì (con le modalità Auto, P e selezione scena)
Mirino: Tipo Sistema fisso a livello dell'occhio con pentaprisma a specchio di tipo a tetto
Schermo di messa a fuoco Spherical Acute Matte Campo visivo (%) 95 Ingrandimento (con obiettivo da 50 mm all'infinito) 0,9x
Regolazione diottrie da -3 a +1,0 diottrie
Display LCD: Fine TFT da 3" con tecnologia ibrida
Numero punti totale display a cristalli liquidi 921'600
Luminosità regolabile Sì
Generale
Indicatore di livello batteria rimanente Sì
Indicatore durata residua della batteria (InfoLITHIUM) Sì (in %)
Istogramma Sì
Exif 2.21
Stampa Exif Sì
PictBridge Sì
Menu (lingua) anche in italiano
Anteprima profondità di campo Sì
PRINT Image Matching III Sì
Terminale di scatto a distanza Sì
Telecomando a infrarossi Sì (in dotazione)
Connessioni:
Uscita Video composito Sì (PAL o NTSC)
Uscita HD/HDMI SÌ, mini-jack HDMI tipo C 1920x1080i 59,94/50 Hz; 1280x720p 59,94/50 Hz; 720x480p 59,94 Hz; 720x576p 50Hz
Trasferimento USB 2.0 ad alta velocità Sì
Modalità USB Memoria di massa (connessione PC) / PTP (PictBridge) / in remoto da PC
Alimentazione / Altro:
Sistema batteria NP-FM500H Batteria in dotazione NP-FM500H
Dimensioni:
Larghezza (mm) 141,7 Altezza (mm) 104,8 Profondità (mm) 79,7
Peso solo corpo 690 g senza batteria, 768 g con la batteria

Come sono fatti i test di Nadir