LE OTTICHE DEI DIAPROIETTORI
Rino Giardiello, febbraio 1999

GLI OBIETTIVI DI SERIE
Abbiamo dato un giudizio pratico sul contrasto e sulla resa del colore dei diversi obiettivi dati in dotazione. Come metro di paragone abbiamo usato il mitico Leitz Colorplan 90mm f/2.5 che correda il Pradovit 153. Si tratta quindi di un giudizio relativo formulato osservando le immagini proiettate. Volendo evitare di formulare solo dei giudizi basati su una personale percezione delle immagini (quindi opinabili), abbiamo fatto anche alcune misurazioni strumentali per astigmatismo (determina una minore leggibilità delle immagini proiettate) ed altre aberrazioni. Dalla luminosità e l'omogeneità del fascio di luce dipende in massima parte la leggibilità e la brillantezza dei colori che vedremo in proiezione: l'abbiamo verificata con un buon esposimetro in luce incidente per non ottenere valori falsati dalla riflettenza dello schermo.

Il calo di luminosità ai bordi è normale ma più è limitato meglio è: gli obiettivi dotati di una maggiore luminosità ed uniformità di illuminazione sono quelli in grado di fornire le immagini più brillanti. Risolvenza: inutile scegliere i migliori obiettivi per la nostra reflex se poi proiettiamo le nostre dia con un obiettivo scadente. Abbiamo fotografato delle mire ottiche e le abbiamo proiettate per vedere cosa accadeva e ci siamo trovati davanti ad un altro fatto molto interessante: uno schermo a superficie bianca liscia ha circa il 30% di risolvenza in più rispetto ad uno schermo perlinato.

Non trascurate quindi di scegliere con attenzione anche lo schermo di proiezione anche se, ad onor del vero, c'e' da dire che le differenze più minute possono essere osservate solo da pochi centimetri di distanza e non dalla solita distanza di almeno un paio di metri ed è proprio a questa distanza che la visione di un'immagine scattata da un buon obiettivo attraverso un altro buon obiettivo fornirà un'impressione globalmente migliore grazie al miglior contrasto e l'assenza di altri difetti ottici. Il Pradovit 153 è stato senz'altro il proiettore in grado di fornire le immagini più brillanti grazie alla eccellente resa ottica del suo obiettivo (e non c'era da aspettarci nulla di meno visto il prezzo che è il doppio degli altri). A mio giudizio il miglior rapporto qualità/prezzo lo ha il Reflecta Diamator AF (che tra l'altro è dotato di un ottimo obiettivo se vi capita un modello con il 90/2.5 e non l'85/2.8), molto pratico e funzionale in tutte le sue parti. Non dimentichiamo che è sempre possibile sostituire l'obiettivo di serie con uno migliore: lo Zeiss 90mm T-Star, per esempio, è una favola e lo stesso vale per la maggior parte dei 90/2.5 che sono acquistabili per tutte le marche.

Molti diaproiettori escono dalla fabbrica col solito Maginon Made in Germany, un obiettivo più che dignitoso nonostante il prezzo contenuto. In realtà, grazie all'abbinamento con i condensatori e la lampada, questo obiettivo fornisce risultati abbastanza diversi a seconda del diaproiettore sul quale è montato.

OBIETTIVI "STANDARD" ED OBIETTIVI "EXTRA"
Sostituite l'ottica standard! Fatelo per migliorare le vostre proiezioni o per coprire uno schermo di grandi dimensioni anche proiettando in una stanza piccola. Esistono obiettivi per tutte le esigenze, grandangolari, tele, zoom e con la correzione della bombatura della diapositiva. Queste le ottiche "extra" che abbiamo potuto provare:

Braun 90/2.5 CF - un obiettivo nato per compensare la perdita di messa a fuoco delle diapositive non montate in telaietti di vetro che si curvano sotto effetto del calore della lampada. A parte la compensazione (a volte discutibile) di questo difetto, si tratta di un ottimo obiettivo caratterizzato da una resa ottica molto brillante.

Zeiss Sonnar 90mm f/2,5 T* - davvero eccellente senza tracce di astigmatismo e distorsione. Purtroppo è costosissimo.

Zeiss Super-Talon 90mm f/2,5 - un acquisto interessante perché ha prestazioni simili a quelle del Sonnar, ma ad un prezzo più abbordabile: risolvenza eccellente, assenza di astigmatismo e qualche leggera aberrazione, ma costa quasi la metà.

Zeiss zoom Vario-Talon 70-120mm f/3,5 - Relativamente economico (costa come il Super-Talon), vanta un'ottima risolvenza a tutte le focali ma ha delle aberrazioni non trascurabili (è uno zoom) ed una minore luminosità che diminuisce la brillantezza delle diapositive.

Quasi tutti gli obiettivi per diaproiettori vantano l'intercambiabilità qualunque sia la marca, tranne il Kodak Carousel il cui diametro è diverso ed è compatibile solo con pochi altri diaproiettori professionali, ma - come detto dall'inizio - questo diaproiettore fa storia a sé ed è stato inserito solo per effettuare un confronto. Anche il barilotto dell'obiettivo Leitz è leggermente più largo di quello degli altri obiettivi (seppure di talmente poco da sembrare uguale), e non è possibile adattarlo in altri diaproiettori.

Come si leggono i risultati del test
A punteggio maggiore corrisponde qualità maggiore. La differenza di luminosità tra centro e bordi indica la caduta di luce (vignettatura); "Ris" sta per risolvenza al centro e ai bordi in linee/mm. Gli obiettivi su fondo grigio sono quelli di forniti di serie (il REFLECTA usciva col 90/2.5 nei modelli più recenti), il Kodak Carousel, invece, viene venduto senza obiettivo e lo abbiamo provato con un 85/2.8 della stessa Kodak. Gli obiettivi su fondo blù sono quelli di qualità superiore che si possono acquistare a parte. Per i più curiosi, il numero che esprime la luminosità (per esempio, 250) altro non è che il tempo di esposizione (1/250) a 100 ISO ed F/2, quindi è facile fare dei raffronti ragionando in termini di stop. L'esposimetro digitale (Minolta) è stato in grado di fornire anche i tempi intermedi, ecco perché ci sono dei numeri "strani" come 550, 350 o 600.

prova obiettivi per diaproiezione

Rino Giardiello © 02/1999
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