SONY A7S MARK II
Confronto con le Sony A7 II e A7R II
Rino Giardiello, marzo 2016

La gamma di mirrorless full frame Sony continua a migliorare con la serie Mark II e questa volta tocca alla A7S, la cui vocazione per le riprese video in poca luce con poco rumore è stata chiara sin dall'inizio. Non solo ottimi video con la Sony A7S II, ma anche prestazioni fotografiche eccezionali in pochissima luce grazie al sensore dalla risoluzione molto ridotta (solo 12Mpx) con poco rumore anche alle sensibilità più elevate.

Nadir Magazine © Sony A7S IILa Sony A7S Mark II, come la "vecchia" A7S, continuerà a far parlare di sé in infiniti test comparativi a favore e contro, ed il nostro collaboratore di Taiwan, Li Ashin, ha potuto mettere a confronto la sua Sony A7S II nuova fiammante con le Sony A7 II e A7R II avute a disposizione dall'importatore.

Cosa è nuovo
La Sony A7S II segue l'evoluzione estetica della seconda generazione di tutte le A7 (denominata Mark II dalla Sony), vale a dire che il corpo è un po' più spesso e pesante ma più confortevole e sicuro da tenere in mano, grazie soprattutto alla nuova impugnatura. La vera differenza con la prima serie è nella stabilizzazione a 5 assi sul sensore che rende stabilizzata qualsiasi ottica che non lo sia, anche datata. La prima serie ne era del tutto sprovvista e bisognava affidarsi allo stabilizzatore presente nell'ottica – peraltro non tutte le prime ottiche rilasciate lo erano, a partire dallo Zeiss 35/2.8 pancake. Tutte le mirrorless Sony della serie A7 si sono dimostrate eccellenti strumenti per il recupero di vecchi, ottimi obiettivi tramite anelli adattatori e la stabilizzazione nel corpo della II serie, seppure a "soli" 3 assi con le ottiche molto datate, è la ciliegina sulla torta. Per godere di tutti i vantaggi della stabilizzazione con queste ottiche, bisogna impostare la lunghezza focale dell'obiettivo montato nell'apposito menu. Non manca su tutta la seconda serie una completa serie di funzioni di connettività e le tre fotocamere possono collegarsi a smarphone e tablet di qualsiasi produttore tramite Wi-Fi o NFC. Dai dispositivi mobili è anche possibile gestire foto e video nella scheda di memoria della fotocamera e comandare le funzionalità di scatto.

Nadir Magazine © Sony A7S II

Il confronto
Le tre fotocamere delle serie Mark II sono esteticamente quasi identiche così come lo erano nella prima serie. Le vere differenze sono sempre state nei sensori e nei diversi modi di comportarsi. La Sony A7R II resta il modello di punta per prezzo e prestazioni ma ora, grazie al nuovo sensore, la differenza nella qualità delle foto è più evidente. Le tre fotocamere in breve:

Nadir Magazine © Sony A7S IIIn mano
Anche se più spessa e pesante del vecchio modello, la Sony A7S II si tiene molto bene in mano - meglio di prima - e stanca molto di meno grazie alla impugnatura di generose dimensioni. L'ampio display da 3", già molto nitido e luminoso, ha ora una risoluzione maggiore anche se il passaggio da 921'000 punti a 1,23 milioni non balza all'occhio nell'uso normale. Il display ha ampie possibilità di movimento, ma continua a mancare la possibilità di muoverlo anche lateralmente. Buono il mirino, appena un po' più grande di prima anche se con una risoluzione leggermente inferiore, inavvertibile. Scomoda, come in tutti i modelli anche della serie I, l'inconsueta posizione del pulsante per registrare i video, forse più protetto (difficile premerlo inavvertitamente), ma non a portata di pollice. Viste le ridotte dimensioni del corpo, mancano molti pulsanti di accesso diretto ad alcune funzioni - pulsantini che trovo comodissimi sulla Sony A99 - come, per esempio, il bilanciamento del bianco. La A7 II non è eccellente da questo punto di vista e resta scomoda per chi ha le mani grandi, ma alla fine ci si abitua e persino il mio collega Paolo, dalle mani ben più grandi delle mie (vedi test Sony A7 II), la adopera senza problemi.

Sul campo (fotografico)
Le A7 non sono mai state "fotocamere da corsa" e non sono nate per quello scopo: se le consideriamo come delle "NEX Full Frame", sono fotocamere eccellenti, ma è inutile fare confronti con le reflex, in particolare per l'autofocus. Se la velocità di messa a fuoco è fondamentale e si ha intenzione di utilizzare un qualsiasi modello A7 coi teleobiettivi per fotografare lo sport, è la fotocamera sbagliata. A parte tutto, a livello personale, trovo assurdo comprare fotocamere piccole e compatte come le NEX, le A6000 e le A7 per poi montarci dei cannoni dietro i quali il corpo scompare. L'autofocus della A7S II è con soli 169 punti a rilevamento del contrasto, valori nettamente inferiori non solo alla A7R II (per giunta di tipo ibrido, con 399 punti per la parte di rilevamento di fase e 25 per quella a contrasto) ma anche alla A7 II (sempre di tipo ibrido, 117 + 25) ed alla A6000 - formato APS-C - ed alla maggior parte delle fotocamere (neanche dirette concorrenti) di altri marchi. Un AF che non è certo un fulmine, però sempre preciso. E' particolarmente apprezzabile nei video dove non abbiamo mai avuto problemi o incertezze in nessuna situazione di luce o di ripresa. L'AF mostra i suoi limiti solo alle distanze minime di messa a fuoco, ma questo è avvenuto con gli zoom F/4 e non con le ottiche fisse, sempre più luminose di uno o due stop. In compenso la A7S II è in grado di mettere a fuoco fino a -4EV con un guadagno di 2 stop rispetto alla A7R II e di 3 stop rispetto alla A7 II. Sono numeri significativi anche se devo dire di non essermi mai trovato in difficoltà con la A7 II anche nelle foto notturne. L'esposizione in automatico è sempre molto buona e sono stati pochi i casi in cui siamo dovuti intervenire manualmente o con la ghiera di compensazione. Per fortuna è molto buono anche il bilanciamento del bianco in automatico perché intervenire manualmente è molto macchinoso e manca, come già detto, un comodo pulsantino di accesso rapido.

sony A7S II © Rino Giardiello Nadir Magazine

Ho affiancato nel mio programma di fotoritocco le tre foto del test allo stesso rapporto d'ingrandimento in modo da poter riempire tutto il monitor da 24". Nonostante le generose dimensioni del monitor, la foto con la Sony A7S sembra minuscola, eppure sono pur sempre 12,2Mpx (4240x2832px) che non sono affatto disprezzabili. Chi ha cominciato a fotografare in digitale con reflex da 6Mpx ricorderà bene come il raggiungimento dei 10Mpx sembrasse una risoluzione pazzesca!

Riduzione del rumore e gamma dinamica
Entrambe molto buone, senz'altro superiori alla media, anche se la sensibilità di 102400 ISO difficilmente verrà adoperata. A me, di solito, ne bastano 1600 e raramente sono dovuto arrivare a 6400 ISO, sensibilità alla quale una reflex come la "vecchia" Nikon D800 fornisce immagini ancora eccellenti, ma viene superata senza difficoltà dalla A7S.
Facendo i confronti del rumore con la Nikon D800 e con la Sony A7R II, però scaturisce una considerazione da tener presente: la A7S è sempre meno rumorosa, è vero, ma le immagini della A7S II sono ben più piccole di quelle della A7R II e della Nikon D800. Riducendo le foto di queste ultime alle stesse dimensioni delle foto scattate con la A7S, le differenze di rumore si annullano del tutto o quasi e comunque rendono inutile rinunciare ad una fotocamera dotata di ben maggiore risoluzione e prestazioni a meno che il vostro settore di interesse fotografico non sia esclusivamente in pochissima luce. Per quanto mi riguarda, come dicevo, di solito rientro nei 1600 ISO e molto raramente devo arrivare a 3200 o 6400 ISO (quando 1600 non mi bastano, se non ho portato il treppiedi, di solito cerco un appoggio di fortuna). Del resto, anche se la resa della A7S agli alti ISO è miracolosa, la qualità decade comunque in fretta, non fosse altro che per la mancanza di contrasto in poca luce. Proseguendo il test e salendo di sensibilità oltre i 6400 ISO sino ai valori elevatissimi offerti dalla Sony A7S II, c'è poco da stare a discutere: la A7S vince a mani basse verso qualsiasi altra fotocamera full frame anche se la qualità è sempre modesta e, a mio avviso, utilizzabile solo per situazioni di emergenza quando è indispensabile portare la foto a casa a tutti i costi. Non sono certo le foto che potrei utilizzare per il mio campo professionale - ma probabilmente neanche le foto in vacanza - o che mostrerei volentieri agli amici.

Nadir Magazine © Sony A7S II

Nadir Magazine © Sony A7S II

Un esempio di quanto detto nel test. Al 100% (foto 1), il rumore della A7R e della A7 è visibilmente maggiore di quello della A7S, il cui file, però, è anche molto più piccolo. Riducendo tutte le foto alla stessa dimensione (foto 2), i risultati diventano molto simili, anche se la A7S II continua ad essere la migliore delle tre (cliccare sulle foto per vedere i crop al 100%). Non siate troppo pignoli nel valutare gli esempi di questa pagina perché, sviluppando i RAW con programmi diversi, i risultati possono essere leggermente differenti, anche lasciando le impostazioni a zero (o di default, come ho fatto io). Inoltre bisogna prestare attenzione al trattamento del rumore: ad esempio, lavorando con Photo Ninja abbiamo avuto dei miglioramenti sui file della A7 e della A7R mentre quello della A7S è risultato troppo privo di dettagli.

Sul campo (video)
E' il punto forte della A7S sin dalla nascita: è indiscutibilmente una fotocamera pensata per i videomaker. La Sony A7S II supera le già ottime prestazioni della prima serie e permette di ottenere ottime riprese video in tutte le condizioni e, soprattutto, in pochissima luce. In queste situazioni, la resa della A7S non teme confronti con le più quotate concorrenti. Oltre alle riprese in 4K già citate, abbiamo lo slow-motion, il timecode e altre funzionalità tra cui il "profilo S-Log3" non presente sugli altri due modelli. Questo profilo fa la stessa cosa che facevo in passato coi miei negativi bianconero: erano estremamente compensativi, cioè grigi e piatti a vedersi, ma avevano un sacco di informazioni nelle alte luci e nelle ombre, informazioni che riuscivo a tirar fuori ed a gestire a mio piacimento in fase di stampa. La A7S II fa lo stesso e le riprese video ottenute col profilo S-Log3 sono molto piatte e scialbe ma con una gamma dinamica ampliata. Contrasto e brillantezza vanno poi gestiti in fase di post-produzione. Non mancano tutti gli ingressi e le uscite che possono servire al videomaker.

Batteria
Purtroppo la batteria è la stessa a cui la Sony ci ha abituati dai tempi delle NEX, piccola e con poca capienza, ma sufficiente per scattare oltre 300-350 foto. Le cose cambiano moltissimo effettuando riprese video ed è facile trovarsi con la batteria esaurita dopo neanche mezz'ora, ma il consumo cambia molto a seconda della risoluzione usata. Sony fornisce una sola batteria e nessun caricabatterie (solo il cavo USB per caricare tramite computer) con la A7 II, ma ne fornisce due più il caricabatterie con la A7S II e la A7R II.

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Una bella immagine a 6400 ISO a mano libera con la A7S II. Avrei potuto scattare la stessa foto anche a 1600 ISO senza muovere grazie alla focale grandangolare ed alla stabilizzazione, ma senz'altro si sarebbe mossa la barca!

Nadir Magazine © Sony A7S IIA lato: Taiwan. Un angolo terribilmente buio del lungofiume di Kaohsiung, il famoso "Love River". 8000 ISO erano appena sufficienti per fotografare ed i tempi di scatto erano comunque molto lenti, ma la stabilizzazione e la buona resa alle alte sensibilità hanno permesso di portare a casa una foto di buona qualità (cliccare sulla foto per il crop al 100%).

Conclusioni
La Sony A7S Mark II è una grande, piccola fotocamera, ma metterei da parte i facili entusiasmi se il vostro campo è essenzialmente quello della fotografia. I suoi 12Mpx di risoluzione, condizione grazie alla quale il rumore alle alte sensibilità è così ridotto, oggi sono davvero pochi visto che la sorellina più economica, la A7 II, ne ha il doppio, costa la metà e, anche se fa molto più rumore, in realtà questo diventa più o meno lo stesso riducendo le foto alla risoluzione della A7S. Quindi, senza volerle togliere nulla, non la considererei la scelta migliore per un normale fotografo (a pari prezzo preferirei la A7R II) ma senz'altro per i videomaker. La A7R Mark II è un discorso a parte per risoluzione e prestazioni (incredibilmente elevate) ed è difficile pensare a qualcosa di migliore in un corpo compatto per scattare le foto in formato full frame. Anche la A7R II perde nei video rispetto alla A7S Mark II, ma questo solo se state cercando delle prestazioni video sopra la media e, è obbligatorio ripeterlo, in pochissima luce. In condizioni di luce normale, anche una normale chiesa durante un matrimonio, sia la A7 II che la A7R II non vi faranno rimpiangere nulla ed offrono di più sul versante fotografico o del prezzo. Purtroppo la discriminante principale è nei prezzi: la A7 II si prende con circa 1.500 Euro solo corpo, la A7R II con circa 3.000 (solo corpo), la A7S II con qualcosina in più, ma ovviamente su internet è possibile trovare prezzi molto diversi anche se in proporzione ed ho anche visto la A7S II ad un centinaio di dollari in meno della A7R II. Se non vi interessa la stabilizzazione nel sensore con ottiche adattate e volete prendere un'ottima full frame risparmiando un bel po', la vecchia Sony A7 può essere un ottimo acquisto visto che ormai si trova a meno di 900 Euro (solo corpo, nuova).

Rino Giardiello © 03/2016
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Le stelle di Nadir per la Sony A7S II: 4 per la fotografia e 4,5 per il video

Nadir Magazine © Sony A7S II

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