SIGMA 105 F/2.8 DG DN MACRO
Un tele macro senza compromessi
Rino Giardiello, novembre 2020

Sigma aveva già in catalogo un 105 macro, ma questa è un'ottica del tutto nuova appartenente alla serie DN progettata appositamente per le fotocamere mirrorless con attacco L-Mount e Sony E-Mount. Questo test è disponibile anche come videorecensione su YouTube.

Abbiamo già avuto modo di provare alcuni obiettivi della nuova serie DN di Sigma (vedi il 45/2.8 Contemporary e gli zoom 24-70/2.8 e 14-24/2.8 Art) e la nuova generazione vanta, oltre alla consueta realizzazione molto accurata, dimensioni e peso più contenuti rispetto ai modelli progettati per le reflex e prestazioni superiori.

Sigma 105/2.8 Macro DN Art

La sigla "DG" indica che il Sigma 105 F/2.8 DG DN Macro Art copre il formato Full frame, ma può essere utilizzato anche sul formato APS-C diventando equivalente ad un 157,5mm. La cosa può fare comodo per le foto macro sul campo (permette di stare più lontani dai soggetti che scapperebbero alla nostra presenza), ma trovo la focale di 157,5mm troppo lunga per i ritratti, in particolare all'interno di una sala di posa non troppo grande. In generale, per i ritratti, ho sempre preferito utilizzare obiettivi di lunghezza focale compresa tra 85 e 105mm.

Sigma 105/2.8 Macro DN Art

Il Sigma 105 F/2.8 DG DN Macro Art è compatibile coi moltiplicatori di focale Sigma già in produzione (Sigma teleconverter TC-1411 1.4x e TC-2010 2x al momento, però, entrambi solo con attacco L-Mount) senza visibili cali di qualità (vedi grafici più avanti). Con il TC-2010 si ha un 210mm F/5.6 la cui distanza minima di messa a fuoco resta quella originale di 29,5cm per cui raddoppia il rapporto d'ingrandimento originale di 1:1. Niente male davvero e sorvoliamo sul fatto che, sull'APS-C, sarebbe addirittura un 315mm F/5.6 macro!

Sigma 105/2.8 Macro DN Art

In mano
Il Sigma 105 F/2.8 DG DN Macro Art, come tutti i nuovi obiettivi della serie DN Art, ha una realizzazione impeccabile "vecchia maniera" con dimensioni e peso contenuti. Ogni dettaglio sembra fatto per durare nel tempo, cosa in parte già verificata con tutti gli obiettivi della serie Art da me posseduti che, dopo diversi anni di intenso utilizzo professionale, sono ancora perfetti. Si tiene in mano benissimo, il feeling è di un prodotto di fascia alta e non di un "plasticotto" economico, e non sembra un mostro sui piccoli corpi Sony A7 o Sigma fp. Favolosa, per un fotografo di vecchia generazione come me, la ghiera per la messa a fuoco manuale: è grande e comoda, sembra quella di un obiettivo non AF. Il suono della ghiera dei diaframmi quando la si ruota è quasi commovente.

Sigma 105/2.8 Macro DN Art

Sul barilotto dell'obiettivo sono presenti alcuni tasti:

(1) Commutatore AF/MF.
(2) Limitatore dell'escursione di messa a fuoco.
(3) Pulsante AFL a cui si possono assegnare specifiche funzioni.
(4) Ghiera dei diaframmi.
(5) Disattivazione del click dei diaframmi. La ghiera ruota liberamente.
(6) Blocco del valore di diaframma su A o range compreso tra la massima apertura ed il diaframma bloccato.

Una particolarità: la ghiera dei diaframmi si muove ad intervalli di 1/3 di stop anziché 1/2 come di consueto. Con il tasto "clickless" (click OFF e ON) la ghiera ruota liberamente senza alcun blocco né rumore, perfetta per i video. Il diaframma a 9 lamelle è pressoché circolare e garantisce una migliore qualità dello sfocato.

Il Sigma 105 F/2.8 DG DN Macro Art è tropicalizzato e può essere usato in qualsiasi condizione di ripresa. Il suo barilotto è a prova di polvere, schizzi d'acqua e umidità.

Sigma 105/2.8 Macro DN Art

Sigma 105/2.8 Macro DN Art

Sul campo
La cosa che sorprende subito sin dai primi scatti è la notevole nitidezza anche a tutta apertura e la grande uniformità tra centro e bordi a qualsiasi valore di diaframma, cosa confermata dai grafici MTF forniti dalla stessa Sigma. Le prestazioni massime con il Sigma 105 F/2.8 DG DN Macro Art si raggiungono già a F/5.6 e, nel mondo reale, non si notano differenze chiudendo maggiormente il diaframma se non quando sopraggiungono i problemi legati alla diffrazione, davvero minima anche ad F/22 (sì, avete letto bene, F/22!) che è anche il diaframma più chiuso. Per la macro, non sarebbe stato male poter chiudere di un altro stop.

Sigma 105/2.8 Macro DN Art

La risolvenza è talmente elevata che non raggiunge i limiti neanche con i 61Mpx della Sony A7R IV ed è un peccato non poterlo provare sul Foveon (siamo ancora in attesa della nuova fotocamera Full Frame con baionetta L-Mount) perché sono sicuro che produrrebbe immagini spettacolari: del resto, gli obiettivi Sigma sono testati con il sistema di misurazione MTF A1 che consiste in una particolare "fotocamera" (le virgolette sono d'obbligo visto che è una grossa scatola con l'innesto per gli obiettivi) il cui cuore è un sensore Foveon, anzi, per la precisione, contiene ben 5 sensori Foveon APS-C in modo da coprire tutto il cerchio d'immagine degli obiettivi. Un dettagliato articolo sul modo di misurazione MTF di Sigma e la Sigma A1 è qui.

Sigma 105/2.8 Macro DN Art

I test MTF forniti da Sigma del 105/2.8 Macro Art usato "assoluto" e, a seguire, coi moltiplicatori di focale 1.4X e 2x. Straordinaria la resa a tutti i diaframmi e l'uniformità tra centro e bordi.

Le aberrazioni cromatiche sono virtualmente assenti.

Molto buono il trattamento antiriflessi anche con la fonte luminosa all'interno del campo inquadrato riducendo al minimo ghosting e flare. Sigma mi sta stupendo da diverso tempo al riguardo, superando ottiche blasonate che costano molto di più.

Riflessi Sigma 105 Macro

In alto: il banalissimo "test lampadina" che chiunque può fare e che è in grado di mettere in crisi moltissimi obiettivi.

Si può notare un minimo di vignettatura a tutta apertura solo fotografando una superficie uniforme e scompare del tutto ad F/5.6.

Leggerissima la distorsione a cuscinetto, facilmente eliminabile stesso in camera o in postproduzione nel caso si debbano effettuare riproduzioni di quadri o dettagli architettonici.

Sigma 105/2.8 Macro DN Art

Sigma 105/2.8 Macro DN Art

Il bokeh è sorprendentemente bello per un obiettivo così nitido.

Sigma 105/2.8 Macro DN Art

Da notare la gradualità dello sfocato in questa foto: non è "nervoso" come ci si aspetterebbe da un'ottica macro.

Sigma 105/2.8 Macro DN Art

Sigma 105/2.8 Macro DN Art

Purtroppo, come la maggior parte degli obiettivi Sigma della serie Art, il Sigma 105 F/2.8 DG DN Macro Art non è stabilizzato anche se questo ha consentito di contenere peso e dimensioni. Non è un vero problema in quanto i corpi Sony e Panasonic L-Mount sono dotati di stabilizzazione sul sensore e l'unica fotocamera Sigma dotata di baionetta L-Mount - la Sigma fp - anche se non è dotata di stabilizzazione sul sensore, ha quella elettronica.

Sigma 105/2.8 Macro DN Art

Conclusioni
Il Sigma 105 F/2.8 DG DN Macro Art sembra ed è un prodotto di fascia superiore, costruito in maniera ineccepibile, compatto, dall'autofocus silenzioso e preciso. Ovviamente, se non si inserisce il limitatore del range di messa a fuoco, in macro l'obiettivo rischia di andare avanti ed indietro almeno una volta prima di fermarsi e, visto che si va da 29,5cm all'infinito, non è poco.

Sigma 105/2.8 Macro DN Art

La qualità delle immagini è spettacolare come nitidezza e resa sia in macro che all'infinito. Non ho rilevato cali di risolvenza visibili passando dalla minima distanza di messa a fuoco all'infinito (spesso i macro lavorano meglio alle brevi distanze). Un obiettivo versatile che si colloca ai vertici della categoria, senz'altro non economicissimo (come tutta la serie Art), ma la qualità ha un prezzo e quello del Sigma 105/2.8 Macro DN è ben inferiore a quello di tante ottiche originali che non offrono nulla di più.

Rino Giardiello © 11/2020
Riproduzione Riservata
Questo articolo è anche su YouTube come videorecensione

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