TEST SIGMA 17-40 F/1.8 DC ART
Un ottimo e versatile zoom APS-C di qualità pari a quella delle corrispondenti ottiche fisse
Rino Giardiello, giugno 2025

Leggete bene la sigla. È relativamente piccolo e leggero, ma non è della serie Contemporary: è un Art e di quelli buoni. Vediamo come si comporta sul campo con il consueto test approfondito.

Il SIGMA 17-40/1.8 DC Art è l’erede del glorioso SIGMA 18-35/1.8 DC HSM Art (da me già provato nel 2017, entrambi per il formato APS-C) e lo ricorda molto come forma - è solo un po’ più piccolo - ma la differenza di peso è notevole: si passa da 834g a 562g (coi tappi anteriore e posteriore e lievi differenze a seconda dell’attacco). Quasi trecento grammi in meno (272 per la precisione) si avvertono in mano e nello zaino. Lode a SIGMA perché, nonostante l'alleggerimento, la qualità costruttiva è la stessa e si ha l’impressione di un prodotto buono e ben realizzato. Anche il diametro dei filtri passa da 72mm a 67mm che non sono pochi e, soprattutto, costano decisamente di meno (a parte che è molto probabile che si abbiano già in casa).

Test SIGMA 17-40 Art

Uno zoom 17-40mm sul formato APS-C equivale ad un 25.5-60mm sul pieno formato: niente male, soprattutto tenendo presente che la luminosità massima di F/1.8 resta invariata lungo tutta l’escursione focale. La struttura è a prova di polvere e spruzzi d’acqua e la lente frontale ha un efficace trattamento contro l'unto e le gocce d’acqua.

SIGMA 17-40 Art review

Il SIGMA 17-40/1.8 DC Art sarà disponibile, al momento della presentazione, per L-Mount, Sony E-mount, FUJIFILM X Mount a cui seguirà a breve la baionetta Canon RF.

Sotto: l'escursione focale da 17 a 40mm sembra modesta, ma la differenza di campo inquadrato si nota.

SIGMA 17-40 Art recensione

SIGMA 17-40 Art test approfondito

In mano
Il SIGMA 17-40/1.8 DC Art non è certo uno zoom minuscolo, ma si abbina bene anche coi corpi molto compatti come la SIGMA fp L e la SIGMA BF. Ha le dimensioni giuste per essere tenuto bene in mano e poter utilizzare le ghiere con facilità. Queste sono larghe quanto basta e rivestite in gomma: ghiera per la messa a fuoco manuale, ghiera dello zoom e ghiera dei diaframmi. Di lato il selettore per passare da AF a MF, il selettore click on/off, un piccolo interruttore di blocco del diaframma al valore impostato e, nella versione L-Mount, due pulsanti AFL. Il paraluce è di serie. Sia la messa a fuoco che la zoomata avvengono internamente per cui la lunghezza dell’obiettivo resta invariata. 

Sul campo
Ora arriviamo alla parte più interessante. Avete presente il SIGMA 18-35/1.8 Art? È un ottimo zoom e continuo ad adoperarlo con soddisfazione, ma il nuovo 17-40 riesce a superarlo. La nitidezza al centro - molto elevata per entrambi gli zoom - è quasi identica a tutte le lunghezze focali, ma la resa ai bordi del 17-40 è molto simile a quella del centro (quindi sempre superiore a quella del 18-35).

Sul campo il 17-40 è davvero ottimo e, appunto, non si notano differenze tra centro e bordi alle varie lunghezze focali né alle diverse aperture. Questo zoom non nasce per fare riproduzioni o fotografare architettura e opere d’arte, ma potreste anche farlo tanto che i bordi sono buoni. Questa maggiore nitidezza deriva dall’adozione di lenti asferiche che eliminano aberrazioni cromatiche e coma che “sporcano” le immagini ed abbassano la nitidezza. Davvero ottimi risultati per questa nuova versione del glorioso 18-35 che comunque resta un punto di riferimento per la qualità ottica degli ultimi anni.

SIGMA 17-40 Art review

Il SIGMA 17-40/1.8 Art a 40mm: il senso di tridimensionalità di questa foto è davvero notevole.

Con il SIGMA 17-40 ho ottenuto immagini splendide, nitide e ben corrette a tutte le lunghezze focali ed a tutti i valori di diaframma. Si guadagna qualcosa tra F/5.6 ed F/8, ma nel mondo reale, cioè con soggetti tridimensionali e non le mire ottiche disposte su un muro, è impossibile notarlo. Rilassatevi e concentratevi sulle vostre immagini preoccupandovi del diaframma solo per controllare la profondità di campo e non la qualità.
Già, la profondità di campo e lo sfocato come sono?

In poca luce il SIGMA 17-40 offre il meglio di se stesso

In poca luce, il SIGMA 17-40/1.8 Art offre il meglio di se stesso con atmosfere suggestive e contrasti di luci e ombre. Questa foto è stata scattata alla lunghezza focale di 26mm a mano libera: 100 ISO, F/10, 1/50s.

Bokeh
Contrariamente alle aspettative, il 17-40, grazie alla notevole apertura, riesce ad offrire uno sfocato abbastanza consistente tenendo presente che siamo sul formato APS-C. Niente male come quantità e, soprattutto, come qualità: il bokeh non è certo morbidissimo, ma è molto gradevole per un’ottica APS-C che copre lunghezze focali dal grandangolare al normale. Nella globalità mi ritengo soddisfatto, soprattutto per uno zoom.

Bokeh Sigma 17-40 a 17mm a tutta apertura

Un esempio della progressione dello sfocato alla focale di 17mm a tutta apertura. Niente male!

Trattamento antiriflessi
SIGMA ha ormai dimostrato da anni la bontà del suo trattamento antiriflessi e questo zoom non è da meno: riflessi sotto controllo e bisogna andarseli a cercare in situazioni estreme per metterlo in difficoltà. Nell’uso normale, nessun problema e nessuna velatura o perdita di contrasto.

SIGMA 17-40 Art test

SIGMA 17-40 Art prova sul campo

Il SIGMA 17-40 è adatto anche per foto di architettura visto che, anche grazie alle correzioni via firmware, non ci sono tracce di distorsione. Queste due foto sono state scattate a 17mm senza alcun intervento da parte mia, salvo tenere la fotocamera in bolla.

SIGMA 17-40 Art review

Il SIGMA 17-40/1.8 è un Art e si vede: anche a 17mm le foto sono molto corrette e gradevoli, i colori sempre giusti (la dominante calda è della luce al tramonto).

SIGMA 17-40 Art review

Un momento di luce difficile: il sole era ormai tramontato e la situazione non era ottimale. Uno scatto a 40mm F/10 con la SIGMA BF a 100 ISO.

Macro
Il SIGMA 17-40/1.8 DC DN Art non viene millantato come zoom tuttofare con stupefacenti (ma mediocri) capacità macro: la distanza minima di messa a fuoco è di 28cm ed il massimo rapporto di ingrandimento è di 1:4.8 a 40mm, nulla di stratosferico, ma è un obiettivo per fotografi che desiderano una qualità elevata e costante dall’infinito alla minima distanza di messa a fuoco senza sorprese. Questo è ciò che questo obiettivo promette e mantiene.

SIGMA 17-40 Art prova sul campo

Una fotografia a distanza ravvicinata a 40mm F/4.

Conclusioni
Il SIGMA 17-40/1.8 DC DN Art è un ottimo zoom che ben sostituisce il leggendario SIGMA 18-35/1.8 DC HSM Art. Era difficile fare di meglio, ma SIGMA ci è riuscita migliorando la resa ai bordi, rendendo le prestazioni più costanti risparmiando qualcosa in peso e dimensioni. Le principali aberrazioni e la distorsione sono ben corrette all’origine ed il resto avviene tramite firmware per cui, alla fine, il SIGMA 17-40/1.8 DC DN Art risulta praticamente perfetto. Al di là della perfezione, c’è la gradevolezza delle immagini che fa usare questo obiettivo in ogni situazione di ripresa. La maggiore estensione focale rispetto al vecchio 18-35 lo rende ancora più versatile: se, dal lato grandangolare, un millimetro non cambia la vita, quei 5 millimetri in più lato tele aiutano molto cambiando la prospettiva ed il rapporto tra il primo piano e lo sfondo. Lo zoom è stato progettato anche tenendo presenti le esigenze dei videomaker che necessitano di una qualità ben più elevata di quella dei soliti super zoom ed apprezzeranno la messa a fuoco interna molto graduale, l’assenza di focus breathing e la funzione de-click.

Rino Giardiello © 06/2025
Riproduzione Riservata

SIGMA 17-40 Art review

Bokeh e progressione dei piani a 40mm F/6.1 (ottima anche a valori di diaframma intermedi).

Conclusions
The SIGMA 17-40/1.8 DC DN Art is an excellent zoom that well replaces the legendary SIGMA 18-35/1.8 DC HSM Art. It was difficult to do better, but SIGMA succeeded by improving the performance at the edges and making the lens lighter and more compact. The main aberrations and distortion are well corrected at the source and the rest is done via firmware so, in the end, the SIGMA 17-40/1.8 DC DN Art is practically perfect. Beyond perfection, images are very beautiful and tridimensional in any shooting situation. The greater focal length compared to the old 18-35 makes it even more versatile: if, on the wide-angle side, a millimeter does not change your life, those 5 extra millimeters on the telephoto side help a lot. The zoom has also been designed for video makers who require much higher quality of super zooms and will appreciate the very gradual internal focusing, the absence of focus breathing and the de-click function.