MEDIO FORMATO: QUALE CORREDO PER INIZIARE?
Agostino Maiello, gennaio 2003

Sempre più spesso giungono in Redazione lettere che chiedono consigli su come effettuare il passaggio dal classico corredo 24x36 ad un sistema medio formato. In questo articolo cercheremo di dare qualche consiglio in materia.

Diciamo la verità: è una tappa quasi obbligata. Si inizia con un corpo 35mm, corredato di zoom standard o 50mm luminoso, si amplia il corredo con tele e grandangoli più o meno spinti, mediotele da ritratto, duplicatore, macro… e poi un giorno, varcando la soglia del fotonegoziante di fiducia, l'occhio cade su quella vecchia biottica medioformato che viene venduta per poco più di un centinaio di Euro, per poi spostarsi sulla affascinante, mitica e costosissima Hasselblad usata di turno…

Che fare? Comprare, non comprare, e se sì, quanto spendere? Sono valutazioni sempre molto soggettive e nessuno meglio di noi stessi può sapere quanto vale il denaro che si decide di spendere (o di non spendere).

Ma al di là di questo, è possibile dare dei consigli di natura molto generale, considerando cosa offre il mercato a chi abbia voglia di fare il salto di qualità. Non ci soffermeremo sui singoli modelli ad elencarne prezzi e caratteristiche: per questo esistono i depliant, i siti web dei produttori e dei rivenditori, e le guide mercato in vendita nelle edicole. Affronteremo invece la questione da un punto di vista più astratto, cercando di guidare il lettore a ragionare da solo… anziché avere la presunzione di sapere noi cosa sia meglio per lui.

Per quanto riguarda la scelta del formato, su Nadir c'è un articolo che parla proprio di quanto varia la qualità al crescere del formato della pellicola. Volendo liquidare la questione in due righe, se si possiede già un valido corredo 24x36, probabilmente non vale troppo la pena di passare al 4.5x6, che non ci sembra offrire molto di più (per quanto la differenza di qualità ci sia) considerato l'aumento di costi e di ingombri.

Nel campo del 4.5x6, comunque, le possibilità sono diverse: citiamo la Contax 645, autofocus moderna, costosa, dotata di ottimi obiettivi, e la Pentax 645, pure autofocus e con ottiche molto valide; il prezzo peraltro è meno elevato di quello della Contax. E poi c'è la gamma delle Mamiya, reflex sia autofocus che manuali, tra cui la 645 E, una entry level dal prezzo relativamente accessibile. Un altro marchio storico, diffuso soprattutto nel sud Italia, è Zenza Bronica, di sicuro la marca più economica del gruppo. In casa Zenza esiste anche la RF 645, una telemetro ad ottiche intercambiabili, elettronica ma con messa a fuoco manuale.
Da citare l'ultima arrivata, la Hasselblad H, i cui obiettivi non sono di origine Zeiss come quelli delle Hasselblad 6x6, ma sviluppati in collaborazione con Fuji. Un'ottima fotocamera (presentata alla Photokina 2002), dal prezzo purtroppo molto elevato.

Abbiamo scritto che il formato 4.5x6 ci sembra un po' un compromesso: riteniamo infatti che, una volta deciso di fare il salto in termini di costi, ingombri ed approccio fotografico, valga la pena orientarsi direttamente sul 6x6, dove le differenze di resa rispetto al 35mm cominciano a diventare davvero notevoli.
Sul mitico formato quadrato non c'è molto da dire: la regina è senza dubbio la Hasselblad, con i prezzi che ne conseguono, purtroppo anche sul mercato dell'usato. Molto apprezzate in ambito professionale sono pure le Rollei, che pure non sono regalate. Da segnalare la recente Rollei 6008 AF, che segna l'ingresso del marchio Rollei nel mondo delle medioformato autofocus.
Volendo spendere di meno ci si può affidare a Zenza Bronica con le sue SQ.

La entry level in questo campo, almeno dal punto di vista delle fotocamere, è probabilmente la Kiev 60. Se si vuole semplicemente "iniziare", contenendo al massimo la spesa, una Kiev 60 con buone ottiche è sicuramente il modo più economico per avvicinarsi al medioformato senza sacrificare troppo la qualità: l'investimento è davvero ridotto (poche centinaia di Euro) e si può usare con tante buone ottiche, ovvero le Zeiss Jena. Di certo non è la fotocamera più affidabile del mondo, ma dato il prezzo non c'è da lamentarsi troppo. Un gradino più su come qualità generale c'è la Pentacon Six, che pure non è esente da qualche limite nel campo dell'affidabilità e di cui in effetti la Kiev 60 era solo un… clone russo. Su Nadir si trovano articoli dedicati ad entrambe le fotocamere, così come se ne trovano dedicati alla Exakta 66, una versione "moderna" della Pentacon Six (e quindi anche della Kiev 60… sì, lo sappiamo, la situazione è un po' ingarbugliata, ma le vicissitudini dell'Est europeo sono note a tutti). La Exakta 66 è uscita di produzione nel 2000 ma è ancora reperibile sul mercato dell'usato a prezzi accessibili.
Sempre in ambito 6x6, e sempre parlando di usato, eviteremmo le varie Lubitel e Kiev 88 (quest'ultima in particolare è tristemente famosa per la sua fragilità); quanto alle biottiche con vari decenni sulle spalle (le Rolleiflex e le Yashica Mat sono le più diffuse), non ci sentiamo di considerarle nulla più che un modo simpatico e spesso poco costoso di provare l'ebbrezza del medioformato, senza troppe pretese - ma qui ormai siamo quasi in un ambito collezionistico, che ragiona seguendo logiche differenti.

Il gradino successivo è rappresentato dalla Pentax 67, una eccellente fotocamera che, essendo caratterizzata in maniera molto specifica, di solito viene amata o odiata, senza mezze misure. Nasce per essere usata come una reflex 35mm, e non come una fotocamera a cubo. Le ottiche sono molto buone, sul piano qualitativo se la giocano ai punti con le Zeiss per Hasselblad, potendo anche contare sul centimetro in più, che tra l'altro serve anche a rettangolarizzare l'immagine: non è roba da poco se si pensa che molto spesso il 6x6, soprattutto nel campo della ritrattistica, viene rettangolarizzato, e di fatto diviene un 4.5x6.

In ambito 6x7 citiamo infine le Mamiya, sia della serie RB che RZ: la prima è una fotocamera di impostazione abbastanza tradizionale, mentre la RZ fa un uso più ampio dell'elettronica. Esiste poi la Mamiya 7 a telemetro, di cui pure abbiamo parlato, praticamente unica nel suo genere.
Un discorso a parte merita Fuji: la casa giapponese produce sia una reflex 6x8, dai costi alquanto elevati, che una serie di "compattone" medioformato con mirino galileiano, ottica non intercambiabile (in un caso anche zoom) e talvolta autofocus, con formati che vanno dal 4.5x6 al 6x9 passando per il 6x7. Si tratta di buone fotocamere, ovviamente meno versatili e modulari delle altre citate finora, ma in compenso piuttosto pratiche e maneggevoli.

Due parole sugli obiettivi
Naturalmente la scelta del sistema deve tener conto anche degli obiettivi. Al di là della questione costi, bisogna specificare che le ottiche di scuola tedesca (e ci riferiamo non solo a Zeiss, ma anche a Pentax) hanno una resa diversa, più tridimensionale e plastica, rispetto a quelle di scuola giapponese (come le Mamiya), che puntano decisamente sulla risolvenza, pagando così lo scotto di una certa piattezza. E' chiaro che questi giudizi sono relativi, cioè discendono dalla comparazione diretta dei due sistemi, e nessuno osservando una foto fatta con la Mamiya dirà "E' brutta: buttala via perché piatta", a meno che non la confronti in tempo reale con una foto identica, scattata nelle medesime condizioni con un corredo "tedesco" - il che accade raramente, se non nei test delle riviste specializzate.
Più in generale, è fondamentale non affidarsi ciecamente al maggiore formato, visto che il "sapore", la resa globale di un sistema ottico, è altrettanto importante e può mortificare i miglioramenti ottenuti in altri campi, gamma tonale e grana sopratutto.

Agostino Maiello © 01/2003
Riproduzione Riservata

Nella tabella che segue sono elencate le caratteristiche principali di alcune fotocamere medioformato attualmente disponibili sul mercato. Abbiamo selezionato i vari modelli in modo da coprire quasi ogni tipo di categoria di fotocamere. Da non trascurare, comunque, le ottime occasioni che si possono trovare sull'usato. Non tutti gli ultimi gadget, gli automatismi e l'AF sono indispensabili per togliersi la voglia di medioformato, e si possono trovare alcune dignitosissime 6x6 ben corredate a prezzi davvero convenienti.

Le fotocamere di medio formato per iniziare



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