SIGMA ha sempre avuto in catalogo numerosi obiettivi supergrandangolari sia fissi che zoom e, per passione o necessità professionali, li ho potuti adoperare quasi tutti. Un utile riepilogo con le mie impressioni.
Ho incluso anche i 24mm che non reputo supergrandangolari, ma SIGMA ne ha diversi in catalogo e completano bene il quadro d’insieme. L'ordine, per comodità di consultazione, è puramente numerico e non tiene presente il diverso angolo di campo sui diversi formati.
SIGMA 10-18/2.8 DC DN C
Il primo zoom grandangolare SIGMA che ho avuto è stato il 10-20/3.5 EX DC HSM per fotocamere APS-C. Lo preferii allo zoom 8-16 perché meglio corretto ed aveva la massima apertura di F/3.5 costante su tutta l’escursione focale anziché F/4.5-5.6. Una resa entusiasmante e, sul sensore Foveon (lo adoperai sulla SIGMA SD1 e sulla SD Quattro per dei servizi fotografici di architettura), una buona definizione a tutti i valori di diaframma tranne che ai bordi. Si doveva chiudere ad F/8 per renderli accettabili, ma - salvo fotografare un muro perfettamente piano e ricco di dettagli da riprodurre - non si notava. Contrasto molto bello e distorsione visibile a 10mm, ma ben correggibile con l’apposito profilo. Il recentissimo SIGMA 10-18/2.8 DC DN C per fotocamere mirrorless APS-C è il più piccolo e leggero zoom supergrandangolare al mondo di apertura F/2.8. Il salto di qualità rispetto al vecchio 10-20/3.5 EX è evidente e non perde troppo ai bordi a TA anche se, per avere il massimo, si deve comunque diaframmare ad almeno F/5.6. Resa omogenea da 10 a 18mm, consigliabile per qualsiasi mirrorless APS-C. Il test completo è qui.

SIGMA 12-24/4 DG HSM Art
Fui costretto a sostituire il 10-20 con il 12-24 perché passai dalla Sigma SD Quattro (formato APS-C) alla SD Quattro H, formato APS-H. Il formato APS-H è di una dimensione intermedia tra l’APS-C ed il Full frame, una dimensione non troppo logica e del tutto inutile in quanto non sono mai esistite ottiche APS-H nel catalogo SIGMA e si era costretti ad adoperare quelle per il full frame, ben più grandi, pesanti e costose. Il SIGMA 12-24/4 è per il FF ed ha dimensioni e peso ben superiori a quelli del 10-20 e la resa non è migliore: l’unico guadagno è la resa ai bordi sul sensore APS-H che croppa tutto il peggio di questo zoom, vale a dire la scarsa definizione ai bordi e l’evidente vignettatura. Usato sulla Sigma sd quattro H, quindi croppato, mi ha permesso di realizzare ottimi servizi fotografici di architettura (vedi quello a Napoli pubblicato su ArchiReview). L’ho portato sulla SIGMA fp dotata di sensore Full Frame ed i limiti ai bordi, fotografando architettura, sono troppo visibili. Per esigenze professionali con fotocamere FF non ho dubbi nel consigliarvi di salire ai SIGMA 14mm o 14-24, ben più recenti e di tutt’altro livello.
Il test completo è qui.

SIGMA 12/1.4 DC Contemporary
È un piccolo obiettivo fisso e luminoso per fotocamere mirrorless APS-C. Non è della serie Art, ma va molto bene in tutte le situazioni, anche a distanza ravvicinata alle soglie del macro. La visibile distorsione a barilotto si elimina del tutto in post produzione. Nitidezza elevatissima sia al centro che ai bordi e, sul campo, non è possibile notare differenze ai vari valori di diaframma. Una valida scelta per chi lo deve adoperare anche per le riprese video vista la velocità dell’AF e l’assenza di breathing. Bei colori, contrasto naturale ed assenza di riflessi in condizioni di luce difficili. Il rapporto qualità/prezzo è ottimo.
Il test completo è qui.

SIGMA 14/1.4 DG Art
Merita senz’altro il primo posto: siamo di fronte ad un vero capolavoro perché è un obiettivo molto corretto e dalla resa stupenda. Dovendo scegliere un solo supergrandangolare, questo 14mm - ormai disponibile solo su ordinazione - è quanto di meglio si possa desiderare. Nitidezza eccellente anche a tutta apertura, una vera ottica professionale e questo si paga in termini di dimensioni e peso (quasi 1250g con la staffa per il treppiedi che, però, si può rimuovere). Sorprendente, per un’ottica supergrandangolare, lo sfocato a F/1.4.
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SIGMA 14-24/2.8 DG DN Art
È un eccellente zoom che può diventare il compagno ideale di qualunque piccola fotocamera mirrorless grazie alle ridotte dimensioni e peso per la sua categoria e luminosità. La qualità delle immagini è molto elevata in tutte le condizioni di ripresa e le uniche mancanze che mi sento di rilevare sono quella di un attacco filtri e della stabilizzazione anche se la maggior parte delle mirrorless che possono montarlo - vedi Sony e Panasonic - hanno la stabilizzazione sul sensore (la Sigma fp ha la stabilizzazione elettronica). Le immagini scattate con il Sigma 14-24 F/2.8 DG DN Art possono davvero sbalordire per qualità, brillantezza e correzione delle aberrazioni: l'ho usato a lungo sulla Sigma fp e mi ha soddisfatto in pieno.
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SIGMA 16/1.4 DC DN C
Il Sigma 16/1.4 DC DN Contemporary è senz'altro un valido obiettivo grandangolare per fotocamere mirrorless APS-C caratterizzato da un ottimo rapporto qualità/prezzo. La nitidezza è molto buona sia al centro che ai bordi a partire da F/4 e l'assenza di aberrazioni, unito all'ottimo trattamento antiriflessi, lo rendono molto gradevole da adoperare nella maggior parte delle situazioni. Per il test l'ho provato su un corpo Fuji e mi è venuto spontaneo fare un veloce confronto: il Fuji 16mm costa molto di più e non va meglio. La resa è gradevolissima ed i colori sono molto simili a quelli delle ottiche Fuji originali che sono appena un filino più calde. Disponibile con attacco Sony E-Mount, Fuji e Sigma/Panasonic/Leica L-Mount. L’unica cosa che mi lascia perplesso sono le dimensioni ed il peso, eccessivi per un’ottica APS-C per quanto molto luminosa e di ottima fattura.
Il test completo è qui.

SIGMA 16-28/2.8 DG DN C
È "solo" un obiettivo della serie Contemporary, ma questo piccolo e leggero Sigma 16-28/2.8 per fotocamere FF può sorprendervi ed è diventato rapidamente il mio zoom preferito per il reportage e l'uso di tutti i giorni. Lo zoom Sigma 16-28/2.8 DG DN Contemporary mi ha sorpreso per le prestazioni molto elevate nonostante le dimensioni compatte, il peso ridotto e, non ultimo, il prezzo ragionevole. La luminosità fissa di F/2.8 lo rende molto versatile in tutte le situazioni di ripresa e, grazie alle correzioni in-camera, si ha un obiettivo praticamente perfetto che non costringerà a perdere tempo in postproduzione. Sul campo, non sfigura affatto se confrontato con il fratello Sigma 14-24/2.8 DG DN Art che continua ad essere il punto di riferimento per la minima lunghezza focale e la massima qualità. Consigliabile per tutti i generi fotografici, dal paesaggio alla fotografia di architettura e di Street, può essere il perfetto compagno del 28-70/2.8 DG DN Contemporary o del più costoso 24-70/2.8 DG DN Serie Art. È consigliabile per i videomaker grazie alle dimensioni che restano identiche durante la messa a fuoco o il cambio di lunghezza focale, ma anche per l'autofocus rapido e preciso.
Qui il mio test completo.
Foto al Raduno Harley Davidson con il Sigma 16-28.
Qui la videorecensione su YouTube.

SIGMA 17/4 DG DN C
Attenzione, la luminosità è proprio F/4 - non è un errore di battitura - ed è proprio per fotocamere full frame. Questo obiettivo è talmente piccolo e leggero da sembrare per APS-C, ma è un validissimo supergrandangolare per FF. Paga pegno per le sue piccole dimensioni solo dal punto di vista della luminosità massima di soli F/4 perché le sue prestazioni sono di tutto rispetto e fa quello che promette: ottime foto. Ottima nitidezza al centro, meno ai bordi sino ad F/8. Se non dovete fotografare in poca luce senza salire di sensibilità, se non vi serve un diaframma molto aperto per avere una profondità di campo minima, questo è l’obiettivo fa per voi.
Il mio test completo su Nadir è qui.
La mia videorecensione su YouTube è qui.

SIGMA 20/1.4 DG DN Art
Il Sigma 20mm F/1.4 DG DN Art è un ottimo obiettivo senza rivali e la qualità delle immagini che è in grado di offrire è incredibile a tutti i diaframmi ed in tutte le situazioni, persino in un campo specializzato come la fotografia astronomica per il quale è stato progettato con cura privo di aberrazioni. A parte la perfezione tecnica, insisto sulla qualità delle immagini che sono molto belle oltre che nitide e, cosa difficile da spiegare, sempre molto ariose e tridimensionali. Sigma non ha risparmiato vetri speciali e lenti asferiche per arrivare a questi traguardi, ma il prestigio del nome Art va mantenuto. Il Sigma 20/1.4 DG DN Art è fantastico anche per il reportage, situazione per la quale amo la lunghezza focale di 20mm perché mi permette di "entrare nella scena" senza che si noti la deformazione tipica delle ottiche supergrandangolari. Ottimo anche per le riprese video grazie alla velocità e silenziosità dell’autofocus, per le dimensioni compatte e l’AF interno, questo nuovo 20mm F/1.4 è l’obiettivo per chi non si accontenta.
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SIGMA 20/2 DG DN Serie I
Il Sigma 20mm F/2 DG DN Contemporary Serie I mi è decisamente piaciuto. E' un piccolo obiettivo che mantiene le promesse di qualità Made in Japan sia nella realizzazione che nella resa ottica. Chi ama i supergrandangolari ed ha una mirrorless Full Frame Sony, Sigma, Panasonic o Leica, non potrà farne a meno, ma rende bene anche sul formato APS-C con il relativo fattore di crop diventando equivalente ad un 30mm F/2 dall'elevatissima nitidezza su tutto il campo inquadrato. Incredibile, per la lunghezza focale, la qualità dello sfocato che allarga ulteriormente il campo di utilizzo di questo obiettivo. L'autofocus si è sempre rivelato veloce, preciso e silenzioso, quindi questo 20mm è molto adatto anche alle riprese video.
Il mio test è qui.
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SIGMA dp0 Quattro (14mm su APS-C, 21mm equiv. sul FF)
Non è un obiettivo, ma un’intera fotocamera per giunta dotata di sensore Foveon Quattro per cui vale la pena di segnalarla anche se oggi si può trovare solo di seconda mano. Il migliore obiettivo grandangolare mai provato, perfettamente corretto, privo di distorsione e nitidissimo al centro ed ai bordi a tutti i valori di diaframma. Inutile aggiungere altro se non consigliarvi di leggere l’articolo che racconta anche la particolare storia di questa fotocamera. Una fotocamera unica dotata di un obiettivo straordinario che non necessita correzioni in post produzione.

SIGMA 24/1.4 DG DN Art
Il Sigma 24mm F/1.4 DG DN Art è un ottimo obiettivo e la qualità delle immagini che è in grado di offrire è incredibile a tutti i diaframmi ed in tutte le situazioni, persino in un campo specializzato come la fotografia astronomica verso la quale vanta un’attenzione particolare in fase di progetto. Le immagini sono molto belle oltre che nitide, sempre molto ariose e tridimensionali. Sigma non ha lesinato su vetri speciali e lenti asferiche per arrivare a questi traguardi, ma il prestigio del nome Art va mantenuto e questo obiettivo, insieme al nuovo Sigma 20/1.4 DG DN Art rilasciato contemporaneamente, ha alzato di molto l’asticella per tutti i produttori. Ottimo anche per i videomaker per la velocità e la silenziosità dell’autofocus, per le dimensioni compatte e l’AF interno. È protetto da polvere e spruzzi.
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SIGMA 24/2 DG DN Serie I
Un piccolo grandangolare luminoso per fotocamere mirrorless full frame, un altro gioiellino della Serie I di SIGMA. Va molto bene, è compatto, luminoso e ben corretto, ma la cosa che lo contraddistingue è il bokeh molto gradevole. Avere un grandangolare in grado di sfocare così tanto, apre nuove opportunità (vedi foto sopra). Grazie alle correzioni in-camera, l’obiettivo risulta perfettamente corretto ed è utilizzabile con soddisfazione anche per foto di architettura.

SIGMA 24/3.5 DG DN Serie I
Il Sigma 24/3.5 DG DN "Serie I" non è un obiettivo appariscente e la luminosità F/3.5 può far pensare ad un obiettivo dalle prestazioni modeste, ma è incredibile la qualità che è in grado di fornire. Innanzitutto le foto sono sempre belle e tridimensionali, i colori naturali e la definizione notevole anche osservando le JPG in camera. Poi, andando avanti con le prove, si scopre che l'obiettivo è ben corretto da tutte le aberrazioni già con il profilo incorporato nell'obiettivo e la minima distanza di messa a fuoco è quasi un rapporto macro (ben 1:2) che ne aumenta ulteriormente la versatilità. Ottimo obiettivo che non occupa spazio nella borsa fotografica, altamente consigliato se non serve la massima luminosità.

SIGMA 24-70/2.8 DG DN Art II
Il nuovo SIGMA 24-70mm F2.8 DG DN II Art è il degno erede del modello precedente che ha accompagnato fedelmente sul campo tanti fotografi professionisti e amatori che volevano uno zoom di alta qualità e luminosità. Le prestazioni sono ancora migliori, senz’altro ai vertici per gli zoom di questo range di lunghezze focali e luminosità, con una velocità di messa a fuoco e reattività che può sorprendere. Notevoli le possibilità macro non tanto per il rapporto d’ingrandimento, quanto per la qualità (vedi foto). La messa a fuoco sul corpo SIGMA fp L si è sempre rivelata precisa e silenziosa, ottima anche per le riprese video. Apprezzabile il minor peso che, insieme alla maggiore snellezza del barilotto, rende questo zoom più confortevole da usare a mano libera del precedente modello. Molto elevato il livello di rifinitura. Uno zoom altamente consigliabile per chi vuole tanta qualità e luminosità ad un prezzo ben inferiore a quello degli obiettivi originali che, sul campo, non offrono di più. Da ricordare che, se si vuole uno zoom più piccolo, leggero ed economico, SIGMA ha un 28-70/2.8 della serie Contemporary che va molto bene.
Conclusioni
Il mondo degli obiettivi supergrandangolari è affascinante e nel catalogo SIGMA ce ne sono abbastanza per poter soddisfare tutte le nostre esigenze di ripresa, dimensioni, peso e prezzo. Impossibile non innamorarsi del fuoriclasse SIGMA 14/1.4 DG Art, ormai disponibile solo su ordinazione, ma per l'uso di tutti i giorni porto sempre con me il piccolo e performante SIGMA 16-28/2.8 DG DN della serie Contemporary e mi sono sempre trovato bene: è l'obiettivo che non rimane mai a casa. Credo che questo quadro riassuntivo completo delle mie prove sul campo e delle mie note d'uso possa aiutarvi a scegliere meglio.
Rino Giardiello © 11/2025
Riproduzione Riservata
Nota sui filtri posteriori
Molti dei nuovi obiettivi grandangolari Sigma hanno la comoda soluzione di poter montare piccoli filtri posteriori in gelatina anziché enormi e costosi filtri anteriori.
Anche il nuovissimo SIGMA 14/1.4 DG DN Art, adotta questa soluzione e, nella confezione, c’è anche una dima per poterli realizzare in casa utilizzando qualsiasi materiale trasparente o semitrasparente a nostra disposizione, anche la carta delle caramelle se ci viene lo sghiribizzo di provare soluzioni creative.
Non volendo cimentarsi con gelatine e forbici, c’è una comoda soluzione da parte di HAIDA, azienda cinese attiva nel settore dei filtri fotografici dal 2007, il cui nome significa "All rivers run into the sea, all rivers flow to one".
https://haidaphoto.com/en/index.html
HAIDA ha un vasto assortimento di filtri fotografici di qualità e, tra quelli posteriori, figurano in catalogo anche quelli dedicati al nuovo SIGMA 14mm, ma - leggendo con attenzione - si scopre che ce ne sono anche per altri obiettivi SIGMA tra cui il 12-24, il 14-24 ed il 14/1.8 serie Art.
https://haidaphoto.com/en/product-show/Rear%20Lens%20Filters
I filtri HAIDA non sono troppo cari in rapporto alla qualità e si possono trovare facilmente anche on-line.
Sono orgoglioso di comunicare il riconoscimento che ho ricevuto da Sigma Japan, una Galleria fotografica nel loro sito internazionale. Dopo una selezione di autori e foto dai Sigma Ambassador di tutto il mondo sul tema delle chiese fotografate con il nuovo Sigma 14mm F/1.4 DG DN Art a mano libera, hanno scelto le mie per la pubblicazione, quindi non solo italiane ma abruzzesi e, nello specifico, pescaresi. Sigma è stata molto rigorosa nelle sue richieste, non voleva foto eccessivamente postprodotte ed ha voluto i RAW per controllare gli interventi effettuati. Nelle mie foto, pochissimi interventi, pioggia, vento ed il freddo fuori stagione di un mese fa, del tutto genuini. Dalle foto s'intuisce tutta la grande qualità del Sigma 14/1.4 DG DN Art anche in poca luce, a tutta apertura ed a mano libera. E’ un riconoscimento che mi riempie d’orgoglio perché lo sento come fatto anche alla mia città.
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